188 RIVISTA POPOLARK DI POL/11CA. LETTERE M SCIENZE SOCTALJ Noi constatiamo che un numero sempre più grande di sindacati è rappresentato al Congresso annuale delle 'frade Unions, detto in Inghilterra il Parlamento ·del Lavoro, ove si discutono le questioni riguàrdanti il mondo operaio e ove sono votate le risoluzioni che le Unioni vogliono far trionfare. Luogo INnmero Membri ANNI dei del Congresso i delegati rappresentati 1868 Manchester 34 l 18.637 1895 Cardiff 330 1.000.000 1896 Edimburgo 343 1.076.000 1897 Birmingham 381 1.093.000 1898 Bristol 406 1. t84.000 1899 Plymouth 384 1.200.000 1900 Huddersfield 386 1.250.000 1901 Swansea 407 1.200.000 1902 Londra 485 1.400.000 È facile rendersi conto della potenza delle Trade Unions di cui la maggior parte, costituite da semplici operai, sono ad un tempo sindacati professionali nel senso francese, e delle società di Mutuo Soccorso che raggruppano dal 70 al 99 °1o degli operai di uno stesso mestiere; come gli oper~i delle caldaie e delle macchine (49000 m. == 99 °1 0 effettivo del mestiere e un capitale di sterline 397.174 == 10.000.000 franchi) o la federazione dei minatori (363.000 membri). II Dopo le leggi dette Trade •Unions Act determinanti il loro statuto giuridico, nel 1871-6 dal punto di vista civile e nel 1875 dal punto di vista penale, i tre fatti salienti della storia delle Trade Unions sono fino al 1900: lo sciopero dei doc;irnrs nel 1889, lo sciopero dei minatori del Sud del Paese di Galles nel 1897, e quello dei meccanici nel 1897-8. 11primo finì con la costituzione dei sindacati degli operai " senza mestiere ,, calcati grossonalmente su qnelli degli operai di mestiere. Esso segna il sorgere del movimento socialista operaio in Inghilterra e i primi tentati vi per far trionfare le rivendicazioni del proletariato per le vie legislative in seguito all'entrata in Parlamento di Tom Mann e di Keir Hardie. Lo sciopero dei minatori terminò con una convenzione che regolava automaticamente il salario degli operai e che sembrava aver risolto questo problema. Non fu invece niente e noi ne vedremo adesso le conseguenze. Lo sciopero dei meccanici è il fatto più importante di tutto il periodo che si estende dal 1870 al 1900. Noi abbiamo avuto occasione di dirne qualcosa al principio di questo rapido studio. Noi vogliamo ora precisare certi punti della campagna che i padroni condussero allora contro i sindacati. In una serie di articoli, il giornale il Times tentò provare che i sindacati impedivano lo sviluppo dell'industria, che i loro capi erano degli ambiziosi che lasciavano la loro parte puramente professionale per intervenire in questioni dove non avevano a che fare, pretendenrlo regolare la produzione indi, iduale degli operai, e fissando loro un maximum giornaliero, In una parola il Tl1n'Js accusava i sindacati di favorire la restrizione della produzione: è una accusa che noi ritroveremo. Si rimproverava anche alle Trade Unions la loro arroganza di fronte ai padroni, di voler condurre questi a mettere i loro stabilimenti in stato d'interdizione, causando loro, cotne a loro stesse, delle perdite considerevoli, perchè le Unioni, essendo ricche, possono fare durare lo sciopero lungamente. Infine si accusavan di tir~nnizzare i loro membri in luogo di fare i loro interessi. Il Times aggiungeva, mostrando così il vero fine della sua campagna, fine che non si doveva raggiungere che nel 1901, che tutti questi fatti erano possibili grazie ai Trade-Unions Act: queste leggi avendo dato uno statuto troppo privilegiato ai sindacati che potevano causare dei danni altrui senza temere un'assegnazione in responsa• bilità e in danni, perchè non erano considerate come entità giuridiche. I padroni trova vano la situazione intollerabile. Bisogna va uscirne. • Ma come 1 I padroni hanno un'organizzazione permanente: il Consiglio parlamentare degli intraprenditori incaricato di studiare i progetti di legge operai e sociali che devono essere discussi dal Parlamento. Questo Consiglio aveva già pensato a fare modificare i Trade-Unioris Acts iscrivendovi il principio della responsabilità pecuniaria déi sindacati. Questa proposta di legge sollevò tali obiezioni che si dovette ritirarla (1897). I liberali avanzati e alcuni deputati operai vi si oppose~o,. trovando ch'essa attentava alla libertà sindacale· · e che sopprimeva la maggior parte dei vantaggi penosamente acquistati. I conservatori stessi combatterono questa proposta di legge del Consiglio parlamèntare degli intraprenditori come funesta ai padroni, perchè il fatto di rendere i sindacati pecuniaramente responsabili dei danni che causavano aveva per conseguenza di farne delle entità giuridiche, ciò che non aveva voluto il legislatore del 1871-6 e del 1875, e permetteva loro di assegnare la responsabilità ai padroni se l'occasione si presentasse. Tutta l'abilità dei padroni consisteva nell'arrivare al resultato sperato per un'altra via: non ve n'era che una: far interpretare la legge nel senso augurato dalla più alta giurisdizione del Regno: i La vv Lords. L'occasione non si fece attendere. Nel mese di agosto 1900, uno sciopero scoppiò a Cardiff, sulla rete ferroviaria della Compagnia rii Taff Vale. La Compagnia rifiutò d'ammettere i reclami degli impiegati che avevano rotto i loro contratti, poichè essi avevano abbandonato il loro lavoro, un terzo senza preavviso e un terzo dopo un preavviso insufficiente. Il Sindacato degli impiegati delle strade ferrate (Amalgamated Society of Rail-• . I I .
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