Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 7 - 15 aprile 1903

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 181 riale sopra i fabbricati., fino a lire 4 d'imposta. L'ho detto sin dal primo giorno in cui si preprincipale e relativi decimi, e della corrispondente ·1 ~sentò il progetto degli sgravi: bisogna votarla, sovrimposta comunale e provinciale, non per i .benefici materiali che ne risentiranno i Lo Stato rimborserà alle Provincie ed ai Comuni consumatori, ma per motivi psicologici e politici. la diminuzione effettiva di entrata fino all'aro- Nel Settentrione è invocata insistentemente da an montare dei ruoli vigenti al 1 ° marzo 1903. ni ed anni la riduzione del dazio sul sale; e nessun La esenzione di cui al presente articolo non µoverno serio poteva iniziare una politica di sgravi compete a coloro che suno soggetti ad una impo- senza tener conto del desiderio di tanta parte sta principale per terreni superiore a lire 10, o ad della nazione, ch'è poi la più colta e la più ricca, una imposta principale per i fabbricati superiore ed esercita nel paese una indiretta egemohia. I a lire 10, o quando il coacervo delle imposte prin- motivi psicologici della riforma, poi, non sono da cipali per terreni, fabbricati, e per redditi di rie- disprezzare: una ·soddisfazione morale si traduce r,hezza mobile, per il singolo contribuente dia un in energia produttiva, più e meglio, di una alicarico superiore a lire 20. mentazione adatta che dà un dato numero di caLo sgravio annuale per effetto del presente articolo non dovrà eccedere i 3,850,000 lire. La quota di lire 4 sarà aumentata o ridotta entro l'indicato limite di lire 3,850,000. Nelle provincie dei comparti~enti catastali napolitano, sardo e siciliano, fino a quando non abbia effetto il catasto nuovo, i fabbricati esistenti al 1 ° gennaio 1903, quando servano di abitazione dei lavoratori dei terreni appartenenti ai p.roprietari dei fabbricati stessi, saranno esonerati dalla imposta., La~presente disposizione avrà effetto dal 1 ° gennaio 1904. Ehtro un anno dalla data della presente legge, il Governo presenterà al Parlamento un disegno di legge per la riforma dei tributi locali, specialmente per quanto riguarda le piccole quote delle tasse di valore locativo, di fuocatico, di famiglia e delle tasse sul bt·stiame agriçolo e sulle bestie da tiro, da· sella e da soma. Per i terreni coltivati a vite, dichiarati invasi dalla filossera, saranno accordate moderazioni di imposta per gli anni nei quali, a causa della fi.. lossera, sia petduto almeno la metà del prodotto del fondo. Per i terreni coltivati a viti dichiarati invasi dalla filossera e che vengono ripiantati con viti resistenti ·alla infezione fillosserica, la superficie occupata da questa nuova piantagione godrà la esenzione dell'imposta durante quattro anni dall'impianto. Con decreto reale, sentito il Consiglio superiore di agricoltura ed il Consiglio di Stato, saranno date le norme per la esecuzione delle disposizioni contenute nel presente articolo. · Il dazio consumo sugli agrumi è abolito. Dal 1 ° gennaio 1904 le tariffe ora vigenti per i trasporti ferroviari per le provincie del Mezzogiorno e della Sicilia, saranno ridotte per le voei e nella misura di cui all'allegato. Come chiarimento a quest'ultima deliberazione, diciamo che l'allegato di cui si parla dovrà essere fornito dal ministro dei lavori pubblici, e dovrà contenere una riduzione di tariffe, il cui discarico totale non deve eccedere i sette milioni. Da questo discarico è escluso il vino. Ed ora pochi commenti. Nessuna obbiezione contro la riduzione del sale, lorie. E qui non esit_o ad aggiungere ch'è stato grave errore dell'on. Sonnino quello di avere posto il problema in questi termini: o riduzione det dazio sul sale; o riduzione a ·metà dell'imposta fondiaria nel Mezzogiorno e nelle isole. Posto in tali termini il problema, presentava una debolezza ed un pericolo. Una debolezza: lo si denunziava come informato dal criterio politico antiministeriale; lo si calunniava, se si vuole, come suggerito dal desiderio di dare il gambetto al ministero, e non da sincero interessamento per le sorti del Mezzogiorno. Con ciò si allontanavano i timidi, per non dire i vili, che abbondano nella deputazione meridionale, e che costituiscono quella massa di kruniiri· o di ministeriali professionali, i quali tra l'interesse degli elettori e la volontà del governo, o imitano l'asino di Buridano, astenendosi - e l'astensione è l'atto più col'aggioso di cui sono capaci - , o si gettano dalla parte del governo, che può di più degli elettori nel giorno che dovrebbe essere q_ueìlo del redde r·ationeni. Un pericolo. Non c'è dubbio: nell'Italia Settentrionale sarebbe stato un talle generale se al Mezzogiorno si fossero accordati venti milioni di sgravi, e non un centesimo ad esso, come proponeva il Sonnino. Vero è elle il Settentrione coll'accele ... ramento del catasto avrà i suoi venti milioni di sgravi. Ma ·su questi non c'è da tornar su, perchè i settentrionali credono che siano loro dovuti in forza di una legge votata diciassette anni or sono per correggere una pretesa ingiustizia a loro danno. Il progetto Sonnino, quindi, presentavasi come un pericolo ministeriale e nazionale. Come uoraini. i ministri era naturale che si preoccupassero del primo; come italiani, era doveroso che si preoccupassero del secondo. E dell'uno e dell'altro pericolo era tanto più necessario che il ministero si preoccupasse in quanto che non si poteva essere sicuri che il malcontento profondo che si sarebbe crei:\,to nel Settentrione passando il progetto, sarebbe stato compensato dalla soddisfazione del Mezzogiorno. Qui c'era e c'è una parte della falange socialista che si sarebbe servita del trionfo del progetto Sonnino per aizzar,e maggiormente le masse contro il G-overno, perchè lo avrebbero denunziato come una vittoria di classe ed in favore esclusivo dell' odiato ed odi0s0 latifon- - , , .

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