Rl VISTA POPOLARE Di POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIA Ll 179 sui fatti di Candela, di Putignano e di Giarratana; l'altra era imprevedibile: l'arresto di Gotz. E le due occasioni sono passate producendo questi risult1:1.ti:una vittoria dell'on. Giolitti ed una sconfitta dell'Estrema sinistra. Per noi uno degli indici miguratori della serietà degli uomini e dei partiti politici. sta nella sincerità delle constatazioni; ora si mancherebbe assolutamente di sincerità se non si riconoscesse che l'ultimo discorso del Ministro dell'Interno fu un vero successo; successo tanto più significante in quanto che il suo compìto era difficilissimo: sia per la natura dei fatti e per le circostanze che li avevano accompagnati; sia pel vigore dell'attacco logico, serrato, brillante che si ebbe col discorso di Comandini. Ed è bene intendersi sui mezzi adoperati dall'on. Giolitti per ottenere il successo. • È vero che egli conta spesso sull'abilità, che non è cosa da aro.mirare sempre; è vero che egli, non poche vol ce, quando si ~ente debole, scantona come gli fu osservato dai banchi della Montagna. Ma questa volta l'abilità e lo scantonamento trovarono piena giustificazione in un criterio comparativo elevato, che torna ad onore del Ministro dell'Interno e del Ministero Zanardelli. Tutto sommato, infatti, la difesa dell'on. Giolitti sta in questo: nell'aver messo in un piatto della bilancia i dolorosi ratti di Candela ecc; e nell'altro tutto ciò che _ha fatto sul terreno della libertà, contrapponendo così i singoli incidenti ai criteri sistematici di governo adottati e seguiti. Ora checchè si possa dire ed osservare contro l'on. Giolitti sarebbe ingiustizia somma il negare che egF abbia resi servizi eminenti alle 1rnbbliche libertà, sviluppando ed applicando ampiamente i germi che furono posti - non dobbiamo <limenticarlo - dall'on. Saracco È doveroso confes- $are che senza i criteri seguiti dall'attuale ministro dell'Interno: n non sarebbe stato possibile il colossale movimento delle classi lavoratrici nel 1902; o si sarebbe avuta: la ripetizione degli avvenimenti di Sicilia nel 1893-94 e del 1898, da Bari attraverso a gran parte della penisola, sino a Milano. L'ultimo episodio -· l'ocr:upazione dei tratturi da parte dei contadini di Cerignola: e in questo caso il t0rto dei contadini era evidente - senza la prudenza e la longanimità dei governanti attuali con· certezza sarebbe terminato con un er..cidio E badiamo, l'opera dell'on. Giolitti sul terreno dell'esercizio dei diritti supremi di riunione, di associazione e di coalizione non va misurata soltanto dalle conseguenze immediate e che sono tutte a benefizio delle classi lavoratrici e della causa delle pubblich'e libertà; ma da quelle più lontane e più elevate. Gli avvenimenti del 19,H-902 hanno permesso l'affermazione dei diritti dei lavoratori e ne hanno - benchè in minori prop·orzioni di quel r..he si dica - migliorate le condizioni materiali; banno rassicurato i conservatori sinceri sulla innocenza della libertà; hanno reso impossibile o almeno difficilissimo il ritorno dei sogni reazionari alla Pelloux; hanno convinto anche i più maligni denigratori noRtri, che il popolo italiano può e sa usare della libertà, come i popoli contemporanei , più civili. Messi, quindi, nei due piatti della bilancia il bene ed il male fatto dall'on. Giolitti sul terreno delle pubbliche libertà, è naturale che essa abbia traboccato in suo favore. Sta dunque nei fatti rt-Jali, e non nell'abilità e nello scantonamento, almeno per questa volta, la ragione vera del successo del discorso del Ministro dell'Interno constatato da tutta la stampa italiana - non esclusa quella socialista e di opposizione costituzionale. E noi accordiamo scarsa importanza ai fattori di indole diversa e talvolta contraria, cui ricorse per abilità volgare l'oratore per assicurarselo; ad esempio: alle frecciate inutili e inconcludenti contro i repubblicani e contro la repubblica, alle intimazion-i più che consigli ai conservatori ed ai latifondisti di usar·e più equo trattamento ai lavoratori. C'era il punto debole nella politica dell'on. Giolitti: la medaglia, cioè d'incoraggiamento ad imitarlo, al Centanni. E :::u questo gli oratori repubblicani e socialisti giustamente insistettero. Ma nemmeno questo incidente deplorevolissimo poteva distruggere l'attiuo della politka interna dall'attµ.ale ministero; poteva semplicemente attenuarlo, tanto più che l'on. Giolitti quasi quasi se ne scusò: scuse e circostanze attenuanti che dai suoi avversari potevano essere frantumate ricordandogli la difesa, r..he dell'atto impolitico e crudele aveva fatto in Senato. Lèì realtà s'impose agli stessi interpellanti ; di uno dei quali, il Comandini, non è nemmeno sospettabile la tiepidezza dell'opposizione. Questi, ad esempio, per non dichiararsi soddisfatto - e i1 Congresso di Ancona anticipatamente glielo aveva proibito - dovette trovare nelle dichiarazioni del Ministro _qualche contraddizione, che non c'era; doveva trovarle abili, ma non esaurienti; doveva mostrarsi scettico sul regime di libertà vantato dal ministro, ma non negarlo addirittura. Infine doveva trovare il motivo finale giusto ed opportuno nello insipiente ritornello di tutti i monarr..hici : il ·partito repubblicano in Italia· non ha ragione di essere ! Non parliamo della risposta del Turati. Contiene delle sante verità sulla situazione dei sor..ialisti riformisti, che con maggiore evidenza e laconicità non potevano essere rese. « Ma non vedete - disse il deputato del V collegio di Milano - che noi dobbiamo fare azioni contraddittorie ma necessarie; destare i proletari dal sonuo ser,olare e trattenerli perchè non vadano a rompersi la testa e rovinare il loro avvenire. E voi vedete a c 1uali diffidenze questa funzione ci espone, al pericolo cioè di essere sospettati di tradimentì, ma è la sola che la nostra coscienza ci suggerisct-l buona, e noi la continueremo senza
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