Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 6 - 31 marzo 1903

168 lii VISTA POPULARJf. Di POLJTJCA. 1 LETTERJf. E •SCIENZE SOClA.LJ Nei libri francesi si adoperano tinte troppo scure; in un racconto perfino dieci persone perdono la vita a cagione dell'alcool. Il troppo accentuare su l'eredità del~ l'alcoolismo può avere un resultato scoraggiante per il ' lettore. Se non è possibile resistere, l'eredità finendo sempre per avere il sopravvento, a che prò combattere? Lo stesso si può dire delle illustrazioni le quali sono troppo melodrammatiche ed -esagerate. non raggiungendo lo scopo voluto, di produrre un ragionato odio dell'alcoolis:m:o. Bisogna, perchè la propaganda ~ntialcoolica sia ·efficace, che sia' fatta costantemente e pazientemente. I programmi scolastici sono sopraccarichi di studi scientifici, privi di scopo diretto o di utilità pratica, scientifica, su questa importanti&sima questione. Civogliono anche libri• di testo per i maestri, scientifici, privi, d-i esagerazioni, accurati nelle rfoerche, nelle statistiche e nelle conclusioni; e bisognerebbe che questo • lavoro fosse affida~o a specialisti., In ultimo LuÒgo la campagna anti-alcoolica deve prendere per divisa ,queste parole. " L'alcoolismo è una bevanda di cui la gio- -venta si deve priv~re ,,•. (Die J?adagogische Zeit). • M: Daubresse: L'emancipaziondeel fanciullo. - L'emancipazione morale a. materiale della donna, che sarà domani un fatto compiuto, sarà seguita, a breve scaden-. za, dall'emancipazione ael fanciullo.· L'emancipazjone d~l fanciullo, cl{e pare una proposizione azzardata, è prossima, m~ bisogna preci,sare il ,/ senso di questa parola. Noi non intendiamo di-re che i fanciulli, come le donne, co 0 nvinti' della loro triste sor- 'te, formuleranno conpro la loro famiglia, delle rivendicazioni più o meno giustificate, ma ciò che non faranno loro, altri lo faranno per loro, e s'incaricheranno di proclamare, ad alta voce, i " diritti del fanciullo ,,. 'Già anime ,generos•e hanno dimostrato il diritto del fanciullo a vivere, a essere istruito, soccorso anche ' . malgrado la sua famiglia . .Altri hanno dimandato pel fanciullo il diritto di seegliere lri, religione che preferisce allorquando avrà l'età di esaminare i differenti / sistemi; infine, ultimamente, delle ardite novatrici hanno parlato di diritti politici dei fanciulli, e hanho istituite delle conferenze invitanti i giovani cittadi~i e cittadine a fare i loro primi passi nella carriera ove i loro maggiori non danno sempre un ~uon ese·mpio. Questo secolo ha potuto essere chiamato il " secolo • ~el fanciullo ,,. Mai egli fu cosl incensato, lisciato, adulato, guastato, nel senso 'più preci~o delia parola . .Alle influem:e letterari,e s'aggiunsero Je manìe, della moda : la civetteria, il lusso, ht cui sontuosità ·e varietà raggiunsero un punto sinora sconosciuto. Il fanciullo ebbe i suoi libri, e èhe libri, tutta una biblioteca per distraTsi, _svaga-i;si per venti anni. Ebbe dei giuoch( non semplici, ma complicati, ingegnosi, istruttivi, divertenti, e soprattutto di lusso.· Il fanciullo che era stato tenuto sempre lontano deHe i:c.quietezze e dalle vil~anie quotidiane, vi fu .tutto ad . un tratto it1ziato. Sotto pretesto di mai separarsene, d'averlo sempre sotto ,gli occhi, lo &i fece partecipare alle menzogne della vita sociale e gli si fecero conoscere le piccolezze d.egli autori dei suoi giorni, i quali oggi dinanzi a lui a tayola parlano di tutto con parole appena appena coperte. Per i,ggravare il male si · aggiunge anche la lettura dei giornali. . Che posizione bisogna prendere g_inanzi all'ém~nciFazione del fanciullo ~ Bisogna rassegnarsi ad accettarla? Bisogna opporle una vigorbsa resistenza ? Per quanto si faccia la resistenza sarà insuffioiente· le in- ' . fluenze perturbatrici ,,sono troppo forti e continueranno ad esercitarsi accentuandosi. Ciò che si potrà, tenw.re· è di portare al male qualche palliativo e di fortificare. contro di esso, gl'interessati stessi, vale a dire i fanciulli, elevandone l'educazione, la volonti!, é il carattere. (Rewe Bleue. - 21 marzo). ♦ Archibalcl Colquhoun: La sacra città di Lhassa. - È ge-- nerale l'idea ·che nessun Europeo abbia visitato la capitale del Tibet, la città santa di Lhassa; ma qµesto è un'err~re. Un .Inglese che viveva nell'India c'è stato, ed il racconto di questa sua visita, fatto 'alcuni anni fa al governo Indiano, sarà fra poco pubblicato dalla Società Geografica Inglese. Dall& sue descrizioni e da quelle dell'abate Huc è facile dipingersi qual'è la misteriosa città. Sopra la citt~, dòminando da una collina i dintorni c'è Potala ii palazz_o- del Dalai Lama; di nove piani, al-- to circa 300 piedi. T:utt'intorno sono erette cappelle, torri, padiglioni d,ai tetti e 'dalle cupole dorate. In basso giace la città alla· quale si arriva per 1111 viale di alberi giganteschi. In m~zzo alla· città c'è il. grande duomo dal quale partono tutte le strade; intorno si trova- ---- _no anche tutti gli uffici governativi. Le case sono costruite d'argilla e di mattoni CQtti al sole; queije dei ricchi sono di pietra o mattoni a massi quadrati aggiustati insieme. Da tutte le :finestre sventolano banderuole o cenci colorati. Le mura esterne delle case sono tutte imbiancate e il legname è dipinto in rosso. Nell'interno sono sporche quantunque la ricchezza non manchi. I soffitti sono sovente parati di broccato, e le mura ricoperte di raso e seta. , L'abbate Huc descrive così la vita del Dalai Lama . ' il fanciullo che è supposto una- riincarnazione di Buddha. '' La sala all'ultimo piano del palazzo, dov'era se-- duto il povero piccino, era piena di Lamas silenziosi, solenni e immobili, intenti ~ :fissarsi la punta del naso. . - In mezzo a questa grave a_ssemblea sedeva il capo della religione Buddistica, un ragazzq dal colorito chia-- ro, dai grandi occhi lucenti, dal tipo .Ariano. Era magro ed estenuato dai digiuni e dalle preghiere, ~ non 'Si può a menq di compiangere il povero bambino, un mero simbolo rivestito di tanta santità, escluso, senza sua colpa, da tutti i piaceri convenienti alla sua età, destinato probabilmente ad una morte violenta nella sua gioventù perchè i preti preferiscono un Dalai Lama giovine ed inesperto, ad u~o che potrebbe avere dalla volontà· ed essere d'età e di forza da usarne ,,. La scelta· del Dalai Lama si fa così. Quando muore un Dalai Lama si fanno ricerche, _in certe famiglie, di un ragazzo nel quale lo spirito di Buddha deve essersi 'incarnato_. Gli auguri limitan.o la scelta a tre ragazzi i quali sono condotti al tempio. Il Dalai'è sorteo-o-ia- • Ob ta fra i tre. I rifiutati sono compe:risati con una somma di denaro; il disgraziato prescelto è condotto a vivere a Potala. Egli è q grande Lama, il Dalai. (Cornhill Magazine) ~ _Biamo lieti di poter annunziare che sulla lista dei libri che diamo ai nostri lettori comè premi semi-gratuiti, questi altri il cui prezzo è stato .ridotto all'incirca- del 66 .010. · CESARE LoMBROSO: 'N.,uoi•i studi sul uenio - V l L • b O, I. • I.20 " ,, • ,, ,, ,, ,, Val. 2. DE FELICE: Sociologia Criminale . • • • p ATESI: 'R_icordi Veneziani • • . . . . HA.MON: Psicologia del militare di professione TURIELLO: Il Secolo XIX • . . , . . . V ENTUl<I: La paz.z.t'adell'uomo Soclale . ,, I.20 " 0.55 " 0.35 ,, I .20 ,, o. 75 " 1.15 Dott. NapoleoneColajannlp, ropri~tariod,irettore-responsabile. Roma Tipografia, Piazza S. Apollinare, 46 .-1 I I j I ~ . i l ~ I 1 I ' I

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