Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 6 - 31 marzo 1903

.. • • RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LE.TTERB ,a séIBNZB $OCIAU 163 • • assegnato a ciascuno, non all'insieme; e a eia- . scuno fu additato il metodo per .raggiungere il fine senza che s'insegnasse per questo la ne~essità dell'unione delle facoltà e delle forze di tutti. Salvarsi malgrado il mondo, non attraverso il ·mondo e lavorando con esso : fu la formo lai su- • prema del cristianesimo t (1) Il Bovio riferma il giudizio di Mazzini scrivendo che coloro i quali non vogliono dentro il cristianesimo vedere l'individualismo, non vanno sino al fondo della dottrina, della quale invece di osservare, l'aspetto giovane e propri'o, guardano ·l'aspetto tradizionale e improprio. ·Essi non possono logicamente spiegare la storia della cristianità, nè il contenuto del medio evo. (2) Il cristianesimo col suo concetto falso e mistico della vita e della missione d'ell'uomo nella società rappresenta la più violenta negazione della libertà - ~ ' del diritto e delle istituzioni politiche e sociali, che l'umanità conquista progressivamente attraverso battaglie e martirii. Esso è incompatibile colla civiltà moderna in cui, per lo appunto, le questioni concernenti la migliore organizzazione sociale hanno acquistato la massima importanza e dalla cui soluzione dipende l'avvenire del mondo moderno. · Emancipare la società contemporanea dall'influenza del cristianesimo, è rendere un serv1gio alla causa del progresso e della libertà. Dovrebbe E\§Ser.eil programma del secolo XX " FRANCESCO MORMINA PENNA. • (1) Scritti, voi. XVI, pag. 61-62. (2) Bovio: Co,·so della Scien::;a del Diritto, lez. Vll 1, pa-_ gina 56 dell'ediz. del 1877. • Le associazioJi tra al' nseananti ùellsecuomleBùie • • e Ja condizione de' professori secondari i • . Ìl miglioramento e la riforma della scuola media in Italia è uno dei problemi più urgenti, e chiede ormai una soluzione che risponda ai nuovi bisogni e ai nuovi atteggiamenti della società. - Oggi le cause migliori e più giuste debbano, per trionfare, non solo i:,enetrare nella coscienza pubblica, ma vogliono la difesa vigorosa e continua di color0 che dirett~mente ne s.ono interessati; insomma nell'organismo dello stato moderno ogni cittadino deve " rappresentare una forza viva come individuo, e più ancora come membro della clas,::e a cui,appartiene: solo così gli uomini di st'lto possono avere esatta conoscenza delle necessità che mer-itan ~oddisfazione, e con maggior sieurezza posson recar in • àtto gli opportuni provvedimenti. Questo sentimento di collettività si è mostrato fin ad ora timido e poco vivo tra di noi, da breve tempo nati alla. vita pubblica, non ancora rinfrancati da un avvilimento secolare; ma ormai un risveglio benefico si manifesta in tutte le classi e le nuove energie, come tutte le energie nascenti erompono rignglìose, quasi ad esuberanza. ~ Se una çl~sse di cittadini pai·eva restia ad accettare questa nuova forma d-i attività era quella dei professori,• i quali nella" loro stessa indipendenza intellettuale, e in una• certa ritrosia a limitare anche di poco la propria libertà d'azione trovavano un ostacolo a seguire il movimento generale/ ora in vece difendere le ragioni_dell::(coltura che vive per loro ed in loro, trarre dalle diuturne fatiche impul:-• so e norma al miglioramento progressivo della scuo-' la è per gl'inse na111enti finalmente c0llegati, più che un diritto, <lovere imprescindibile da tutti quanti riconosciuto. Ecco perché in breve spazio di tempo i professori delle scuole medie, hanno costituito varie associazioni; e quella tra gl'insegnanti classici, e la federazione fra gl'insegnanti delle sèuole medie, e la società pedagogica, che accoglie i professori delle scuole normali; associazioni tutte che hann~ la mede:;ima finalità le medesime funzioni, e differiscono solo nel m~do e nei limiti dell'organizza·zione. Secondo noi queste diverse unioni dovranno col . . tempo raccoglie.rsi in un sol fascio; per ora crediamo, che la loro indfpendente coesistenza sia utile, in quanto crea una nobile gara di attività, avviva le discussioni, permette l'affermarsi di opinioni diver~e, _le qu~li col lungo dibs,ttito• e alla prova dei fatti s1 mod1ncheranno sempre in meglio,, delineando nettamente quella soluzione fla tutti quanti desiderata. :_ Ma come la scuola non si può concepire schiava di nessun partito politico, e deve essere invece· solo intesa alle più alte e alle più nobili idealità e studiosa unicamente di quel vero, che la ragione proclama indefettibile, così pure le associazioni degli insegnanti debbono. secondo noi, agire fuori e sopra gl'in teressi di' parte, pur accettando aiuti se,nza preconcetti politici da quanti amano il diffondersi della .cultura e ne vogliono incessante lo sviluppo, · È bene però intendersi. Tra gl'insegnanti non ·vi sono. nè vi possono essere dei retrivi: chi ha fatto· ad alcuni di essi più o meno esplicitamente questa accusa, o non li conosce, o li conosce hen poco : coloro, che alla vita del pensiero plasmano le novelle generazioni, coloro, che affatican la men te negli studi severi decbono a .forza amare tutte le audacie del pensiero, che trovano sostegno e guida· nella realtà delle co~e. - Non• è qumdi un diverso concetto politico, che distingue fra loro le varie associazioni.ma sibbene una differenza di fnetodo una differenza di organizzazione, che noi crediamo nasconda in fondo in fondo una interpretazione di- . versa data al problema pedagogico della scuola. Ma, ~-idice. e non senza ima punta d'ironia: a parte i dissensi. più di forma che di sostanza unanime è l'accordo dei professori nel chiedere un • miglioramento economico; o non sarebbe più nobile e più beli", che essi dimenticassero se medesimi per discutere altre questioni di ·vitale importanza per la set~ola? Si dimentica, che gl'insegnanti sooo parte viva di parecchie ass0ciazioni d'indole ìetteraria 'è scientifica quali la società fiorentina per gli studi classici, la MatJ10si•s,la-società di Fisica e dei naturalisti: associazioni tutte che dànno nop piccolo impu1so alla. cultura del nostro paese. - Ma poi ·1a dignità .della scuola è strettamente connessa colla dignità <lell'insegnante, e mal si provvede alla prima senza rialzare il prestigio e la s0rte disgraziata di chi educa la gioventù. ))are alla scuola secondaria un ordina.mento conforme alle present.i condi- '

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