\ • . . ~IVTSTA POPOLARE lJJ l'OL11"'JCA, · LETTERE E SCIE Nilf. SOCJAL, 153 todossi, che si preoccupa della produzione ~della• ricchezza, senz_acurarsi della distribuzione; Mazzini dimostra Fimpotenza del risparmio e della (ìlantr·opia, e dei rimedi ordinari consigliati dagli economisti contro la miseria dei lavoratori; Mazzini mette a nudo la menzogna e l'ipocriisia della concorrenz:;i,; Mazzini denunzia la tirannia del capitalB; Mazzini vuole nelle stesse mani capitale e la- - voro; Mazzini. sostiene che ai léi.vor"-torivada il prodotto integrale del loro lavoro ; Mazzini 1umeggia la impotenza del salario ; Mazzini auspica contemporanea l'emancipazione della donna e dell'operdio; Mazzini• dice agli operai: foste schiafJi; foste servi; siete salariati. Unitevi e diverrete associati!. E quando si è letto tutto ciò _, e si può leggere nei Doveri detl' Uomo senza rir,orrere agli altri suoi scritti- vien fatto di domandare perchè i socialisti itallani non si unisconb al Renzi nel· proclamare Giuseppe Mazzini: uno dei profeti del 'socialismo in Italia. Come· dimenticare: che sino a Marx•l'idea,collettivista lanciata da Vidal e Pecqueur non avea trovato seguito tra i socialisti pas-. sati, talora anche pazzeschi sotto certi aspetti, come Fourier, e pei quali i soci.alisti, contemporanei serbano ammirazione sincera1 · :Quale movente, ripeto, li trascinò alla. calunnia, alla denigrazione sistematica 1 Due ipotesi sono ·possibili a spiegazione della loro aberrazione intellettuale e morale•: Combattendo il. collettivismo, il grande di Staglien·o potrà avere avuto torto; potrà essere stato ingiusto attaccando la Comune; ma è oltremodo _ri<Ucolo,se non fosse sommamente gesuitico, il dire che si profana Mazzini diffondendone i principi suoi più genuini, e solo·perchè ciò non piace, ad un partito elle crede di avere in pugno l'Italia. • DOTT. NAPOLEONE COLAJANNI Deputato al Parlamento. H~~~~~H~~~~~~~~*HH~~H~ PercolorcQheprocuradneoinuovaibbonati. alla RIV.1STA POPOLARE 1.° Chi proeu1•a uo abl~onato avrà <}.iritto ad uno dei seguenti premi, del tutto gratuiti: a) Signora Sole di Paolo Remer; L'imperialismo inglese di F. S. Nitti. b) L'istru.;ione elementare di C. Vaccaro; La .fisiologia del Genio del prof. Gallerani. • c) 1 conflitti nazionali di Sa velli; La malaria in Ita- · lia di Berteaux. d) Ire e spropositi di Cesare Lombroso _ di N. Colaj anni. e)' Mouvemmts sociaux en ltalie di N. Colajannì. fJ Gli uffici del lavorn di N. Colajanni. g) La grande battaglia del lavoro di\ N. Colajanni. h) Net regno della Mafia di N. Colajanni. 2.° Chi procura due abbonati, avrà diritto a tre premi scelti tra i precedenti gruppi, oppure all't legante volume del Deputato CICCOTTI: Attra,•erso la Svizzera. 3.0 (:hi procura tre abbonati, infine, avrà diritto a quattro premi scelti tra i gruppi del N: 1, oppure ad uno dei seguenti: , Il Socialismo di N. Colajanni. Per ·la Bconmu.la ·ecc, di N, Colajanni, . , ' Riforme o Rivoluzione - 1n. questo momento nel partito sÒcialista si fa un tentativo di un'importanza considerevole. È uno sforzo supremo per bandire la violenza del· regolamento degli affari umani._. Jaurés, con, tutta •l'energia della sti.a eloquenza trascinante, vuole orientare la politica esterq, verso la pace, sostituire alla guerra tra le nazioni, l'arbitrato •~ il disarmo simultaneo. Millerand (1) con tutta ·1a precisione del suo spirito netto, con tutta la fermezza del suo carattere retto, vuole irnprim~re alla politica interna un'andatura calma e'regolare, rimpìazzare le velleità. e le formule rivoluzionarie col propugnare delle riform'e progressive e abilmente coordtnate. Queste due azioni - indipendenti e simmetriche - derivano dalla medesima causa. Esse sono nel pensi~ro dei due uomini di Stato socialisti il • riflesso ~ell'E~voluzionepacifica cJ10s'è svolta~ durante questi ultimi trent'anni; esse si legano alla constatazione del fatto innegabile ché, durante questo periodo,. non v'è stata una guerrà in Europa. Le due azioni che hanno co~ì la medesima origine, che rispondono ad un doppio cambiamento · . . nella situazione del mondo. che ci circonda, si giustificano con argo'menti della stessa natura, 'e sollevano delle obiezio~i dello stesso genere. È. perciò che mi è sembrato giusto e utile di riavvicinarle, benchè io non ne voglia esaminare che una sola, l'ultima. ... . Mil,lerand ha posto il problema, int~rno in un modo tanto leale quanto coraggioso, nella prefazione di un p1ccolo volume, ove non ha temuto di confrontare il suo presente e il suo passato, ristampando i suoi discorsi più importanti dal 1893 fino alla fine del 1902. Si possono, ciò va da sè, discu- .,. • tere le sue opinioni; non sarebbe serio contestarne la continuità; ma non si può negargli il merito di elevare la questio:rre molto al di sopra dei miserabili pettegolezzi personali. , Si tratta di sapere se la Francia dovrà essere condannata sempre alla rivoluzione, a0 queste scoss.e periodiche che l'hanno così spesso e cosi gravèmeilte agitata durante l'ultimo secolo, a questi colpi di (orza eh~ sono venuti volta a volt~ dall'alto e dal basso; ovvero se la democrazia francese, cosciente della sua poténza, sicura d'avere per essa la giùstizia, il numero e l'avvenire, vorrà e saprà camminare con un passo tranguillo, ma. risoluto, verso l'ideale ch'essa ha concepito e seguito attraverso tante vicissitudini. • Il problema è interessante, perchè è portato non • dinanzi' a un g~uppo di pensatori che restino appartati dalla vita pub_blica, ma dinanzi ad un partito ·d'avanguardia in piena attività; e così soprattutto perchè •1\!Iillerand non ripudia niente, (1) Le sociàlisme reformiste Jrançaise - Paris - Société nouvelle de librairie et d' edition - 17, rue' Cujas. • \ .· • I
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