Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 6 - 31 marzo 1903

\. 152 RIVISTA POPOL.4.RE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCIALJ pensava della origine e sulla legittimità della proprietà e su tutta la questione economica di cui mi sono occupato~in un discorso pronunziato a Forlì nel 1891 e in un altro a Messina nel 191.11; ma non posso ,lasciare questo tasto senza far menzione di un altro disonesto tentativo dei socialisti. Non bastando a loro il tentati;vo d'infamare. Mazzini I • dichiarandolo nemico della classe proletaria. hanno tentato di calunniare i lavoratori che si mantengono mazzin~ani. ' « Il mazzinianismo dove è penetrato fra _gli « operai è sfato sempre inteso a rovescio, e glf « operai l'han sempre adattato alle loro condizioni « e ai loro bisogni. Il Mazzini degli artigiani maz- « ziniani romagnoli non ha niente da vedere col « Mazzini dei Doveri degli uomini; le Leghe di « resistenza dei contadini forlivesi e ravennati . , . « sono il fallimento dell'associazionismo mazzi- « niano." Così Tre stelle nell'Avanti! Ora in verità come c'entra con ciò che avviene , ìn Romagna il fallimento dell'associazionismo mazziniano io non lo comprendo. So che in Romagna ci sono collettivisti e mazziniani; e so pure che i mazziniani sono in maggioranza. Che i mazziniani intendano al vovescio la dottrina del loro Maestro non pare; tanto che combattono aspramente e talora violentemente i collettivisti. Non si è dato il caso sinora di lavoratori che invochino la proprietà collettiva in nome di Mazzini; invece si è dato quello di socialisti che hanno ,domandato la quota individuale della terra in nome di Marx, che non conoscevano e non comprendevano. Quanto lo conoscano i lavoratori delle altre parti d'Italia, Trestelle lo chieda· a Filippo Turati che,·mise in burletta spietatamente il collettivismo del Congresso ·déi contadini di Bologna. Data la dottrina mazziniana ci è vol.uta tutta la logica buffa cli un S. N. dell'Avanti ! per potere scorgere una profanazione di Mazzini nel tenta-· tivo borghese di farlo servire a combattere il collettivismo. Ma Mazzini non consacrò gli ultimi anni della vita sua nel combatterlo con tutte le sue forze 1 Se ne alterano, ciò facendo, le idee, i sentimenti, le intenzioni, come infatti si sono alterati sopprimendo dal suo libro ogni accenno alla repubblica 1 Si pu9 supporre che essi t1.bbriacati del successo credano di avere già scacciato Dio dalla coscienza umana e che perciò si siamo , ribellati contro il tentativo di farvelo rientrare per mezzo del libricdno di Mazzini, che consid'erano l'ultimo prete al servizio di Dio, ~ome proclamar·ono nel 1893 Imbriani e Cavallotti gli ultimi gendarmi della proprietà privata; · · · Si 'può anche supporre che l'ira scatenatasi contro Mazzini sia stata il prodotto della paura che l doveri dell'uomo, anche mutilati, possano gio- . vare all~ propaganda dell'idea repubblicana. Il precedent(;} del 1893 in uomini che credono di possedere unl:l, forza ~rodigiosa di creare le coscienze con una rapidità _ultra-elettrica non esclude la prima ipotesi. . L'avversione profonda e non mai celata,- quando il tornaconto non ha imposto di ricorrere alla menzogna, - verso il partito repubblican~, rende.assai probabile la seconda. . Tra le ùue ipotesi, però, non c'è contraddizione; e quindi possi~ile che i due moventi abbia agito simultaneamente. D'onde la virulenza dell'attacco · • dei socialisti, che ha r:iscontro soltanto, nel momento presente, nella violenza dell' attacco dei pretL · Pervenuto a questo punto torno a domandare: si può affermare sul serio che Mazzini è sorpassato quando non è realizzato il suo programma di libertà; quando nessuna delle idealità economiche sue è passata nel campo dei fatti; quando non c'è la repubblica che Engels .e i migliori socialisti te deschi, francesi, e belgi proclamano essere .il migliore mezzo per avviarsi verso il socialismo1 . E diéono sorpassato Mazzini quei socialisti italiani, che tutta la efficacia della loro propaganda la devono a quel programma minimo rubacchiato nel suo si:>irito e nella maggior parte delle sue esplicazioni alle dottrine e all'.intervenzionismo di Mazzini! Ma la dottrina mazziniana può essere sata 1 Tanto vale il domandarsi se vi miti e colonne d'Ercole al progresso I sorpassano li- • Ma è proprio Mazzini che afferma ripetutamente progressiva la morale; 'ed egli crede alla impotenza di ogni ostacolo al progresso: « il pro- « gresso si compie per legge che nessuna po,ten- « za umana può rompere, grado a grado, collo « sviluppo, colla modificazione pel,'petua degli ele- « menti, che manifestano l'attività della vita. » VII. Alla risposta che ho dato ai socialisti o ignoranti o di malafede vorrei aggiungere ora alcune pagine stupende dei Doveri dell'uomo sulla educa.zione; sul fallimento dell'istruzione scompagnata dall'educazione e che hanno trovato ora conferma negli insegnamenti della statistica; sulla solidarietà nazionale e intP.rnazionale; sulla cooperazione; sull'orera nefasta degli uomini dai volgari appetiti che vogliono staccare la quistione economica della quistione politica; sul fondo nazionale inalienabile ecc. ecc. - Ma non posso riprodurre tutto il libriccin'o, che resta sempre un mnnumento superbo di bontà, d'Intelligenza, di profonda intuizione, anche colle turpi mutilazioni della Commissione Editrice. Ma per dare ai lavoratori un'idea lontanissima . di c1 uello che furono le aspirazioni di Mazzini darò un semplice sommario della parte dei Doveri dell'uomo che più direttamente li interessa, e giudicheranno essi se egli sia stato ancora sorpassato e se può essere considerato come un nemico della classe protelaria. Mazzini flagella a sangue l'econ9mia degli or-

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