Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 6 - 31 marzo 1903

. . I. RIVISTA POPOLA.HE DI POLITICA, LE'{TERE E SCIENZE SOCIALI 151 parvenza di giustificazione . a tale sospetto~ . La storia degli Stati Uniti e dell' r"nghilterra smentisce brutalmente la balorda illazione dei sociali:-;ti italiani. Ciò che pensasse della libertà il Mazzini lasciamolo dire ai suoi Doveri dell'uomo. Nella edi~ione purgata a pag. 60 e 61 si legge: « Voi operai dovete avere libertà in tutto ciò ch'è « indispensahilè a:d alimentare, moralme~te e ma- « terialmente, la vita ». « Libertà pérsonale: liberta di locomozione: li- << bertà di credenza religiosa: libertà di , pinioni « in tutte cose: libertà di esprimere colla· stampa « o in ogni altro modo pacifico il vostro pensiero: « libertà di associazione per poterla fecondare col « contatto nel pensiero altrui: li~ertà di lavoro': « libertà di traffico pei suoi prodotti - son tutte « cose che nessun<?può togliervi, salvo alcune rare cc eccezioni cll'or non importa il dire, senza grave « ingiustizia, senza che sorga in voi il dovere di « protestare~». • » Nessuno ha diritto, in nome della società, di « imprigionarvi o d_i sottomett~rvi a restrizioni « personali o invigilamento, senza dirvi il perchè, e senza dirvelo col minore indugio possibile, senza « condurvi sollecitamente davanti 3:l potere giu « diziario del paese ». « Nessuno ha diritto d'inceppare con restrizioni « di passaporti od altre il vostro trasferirvi di « parte in parte della terra che ~ vostra Patria ». « Nessuno ha diritto di persecuzione, d'in tolle- « ranza, di legislazione esclusiva sulle vostre opi- « nioni religiose: nessuno, fuorchè la grande pa- « cifica voce dell'Umanità, ha diritto. di frapporsi « tra Dio e la vostra coscienza ». « Dio vi ha dato il Pensiero : nessuno ha di- « ritto• di vincolarlo o sopprimerne l'espressione, < ch'è la comunione dell'anima vostra coll'anima e dei vostri fratelli e l'unica via cliprogresso che « abbiamo. La stampa dev'essere illimitatamente e li_bera; i diritti dell'intelletto sono inviolabili, « ed ogni censura preventioa è tirannide : la Soe cietà può, come tutte le altre colpé, punire sole tanto le colpe di stampa, la predicazione del e defitto, l'insegnamento dichiaratamente immo- « rale: la punizione in virtu d'un giudizio solenne e è conseguenza della responsabilità uman~, men- -« 1tre ogni intervento anteriore è 1).egazione della « libertà >. • Oh! 9ome mai: il mistico, la cui predicazione dovrebbe essere generatr~ce dell'autoritarismo, del dispotismo; lo strumento della Santa Alleanza ecc. ecc. ha potuto formulare il più ampio, il più logico, il più completo programma di libertà~ E Dio non appose il suo veto! E quel programma non· è anpora realizzato; ma i filosofastri del socialismo italiano lo dicono già sorpassato, .... E Mazzini non scriveva s·olamente così: gli· atti uniformava agli scritti e alle parole. In Italia c'è stato un momento solo in cui il progr_amma della libertà divenne cosa concreta e reale: nel 1849, a Roma, nel breve tempo in cui ci fu la repubblica di •Mazzini! Non bastava derivare l'autoritarismo, l'assolutismo, la C.ina, l'identità col principio della Santa Alleanza dal ~Diodi Mazzini; tutto questo forse potrebbe lasciare indifferenti i lavoratori che vanno a Messa pur dichiarandosi socialisti." Per aizzarli si arrivò alla maggiore infamia dichiarando Mazzini nemico della classe proleta1ia.t Mazzini, il primo in Italia,parlò della quistione sociale verso ill840; Maz~ini della questione economica si preoccupò in -tutti i suoi scritti; Mazzini nei Doveri dell'uomo ha consacrato pagine bellissime v co~vincenti alla ·medesima; Mazzini da Triumviro della repubblica romana, tra le cure e le preoccupazioni della guerra strenuamente combattuta contro la reazione cattolica, non dimentica un istante i provvedimenti, che potevano servire a migliorare la sorte dei proletari. Oh! per potere denunziare Mazzini come nemico della classe proletaria bisogna possedere la voluttà della calunnia all'ennessìma potenza. La ignobile calunnia in un sol modo si può spiegare : considerando come nemici della classe prole- • taria tutti coloro che non giurano nel rlogma della proprietà colletti va. E allora la calunnia' perde ogni significato morale e si trasforma in una aberrazione intelleitual~ che può ispirare compassione, come la ispirano quanti prendano la via del manicomio. I socialisti, poi, si servono sempre della difesa della proprietà privata fatta da Mazzini, con evidente malafede o con superlativa ignoranza, tacendo sempre che le origini della proprietà difesa da Mazzini non sono quelle della proprietà di Rotschild : sulle origini, e su tutte le modalità della proprietà. Tacciono che non solo alcuni Congressi socialisti francesi, ma anche Kautsky, il più autorevole interpetre del marxismo, non esclusero la legittimità della proprietà privata colle origini e colle modalità di quella voluta da Mazzini, e non la ritennero incumpatibile col socialismo collettivista.(1) Oh! dove sono più i collettivisti totali1· Il contenuto economico del pensiero di Mazzini, del resto è tale che in un giornale socialista, .Il grido del popolo di Torino, forse in up lucido intervallo del socialismo italiano, si confessò: « La re- « pubblica mazziniana è antiborghese, è cioè re- « pubblica sociale, e la sua scuola può dirsi una « delle tante scuole socialiste con carattere ~chiet- « tamente italiano. Il socialismo italiano non è demolitore, ma costruttore, non considera soltanto « l'organismo sociale attuale, ma prende di mira « e contempla l'organismo attuale.» Tale contenuto e la costanza di Mazzini nel predicarlo, finalmente, indussero un marxistc:1.italiano dei più eletti e dei più studiosi a considerarlq nella Critica sociale di Turati come .uno dei Profeti dell'idea socialista in Italia) . · I limiti ùi un articolo, ch'è di già troppo lungo, non mi consentono d'insistere su ciò' che Mazzini (1) Ripubblicando subito in opuscol9 questo articolo aggiungerò qualche brano del libro di ·Kautsky: !La politique agraria cla parte socialiste·

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