Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 5 - 15 marzo 1903

RIVISTA POPOLARE DÌ POLITICA, LÈTTERÉ E SCIENZE SOCIALI i37 . .... Il motivo iniziale è tra il boccaccesco e il mussetiano (si ricordino il Co,~baccio e le Confessioni). Il poeta, affiitto dell'infedeltà ,dell'amant_e, ha deliberato di darsi morte: quando, alla su a vista meravigliata, il ritratto giottesco di ,Dante che lo fissa dalla pafete si rianima, si tramuta in fantasma, e rampognatolo di sua fiacchezza gli si-offre guida in una peregrinazione nova nel secondo cerchio infernale, da sé visitato sei secoli_ avanti, ov' egli constaterà 4.uale scempio fece d' illu ·tri anime la lussuria ed ove Crebbé in cotanta stagi:on la schiera. Ed ecco che il quinto canto dell'Inferno si partisce in diciannove, che sono altrettante suddivisioni del peccato e appropriazioni della relaHva pena. Prime le Lusingatrici, travolte dalla bufera come festuche; indi in perpetuo tenebrore gli Scribi, i rei cioè di scritture oscene, nominati con foscoleggianti perifrasi; le Triste Amiche petrificate in statue di contiii.uo mutilate con violenz~; i So• linghi conversi in vegetali squallidi e stremi, ove l'incontro col Leopardi, come piu tardi tra i Fatali quello con Rodolfo d'Absburgo, è occasione a un'inspirata invettiva civile; le Venali tra perenne illusione d;ori, e i Mercenarii, effeminata canaglia spettegolante su la riYa acherontea; l& Sacrileghe salmeggianti bestemmie; i Seduttori, in forma di ragni mostruosi entro giganteschi ragnateli: Ardean le aracn1 n1 un color di rame, Piu che polipi ingenti ed aragoste, Quai difeso da punte, e quai da squame; E con le antenne e con le branche op poste Salian veloci per gli attorti fili, Facendo crepitar lor dure croste. Poi le Infanticide tra rimonlenti richiami di voci.puerili; i Favoriti, «· fantasmi accidiosi e lerci Sovra giacigli di maligne foglie »; le Adultere, larve in fumida caligine, « morte alla lure e pur vive al desio ~; gl'Incestuosi, dalle carni fiam-. ·meggianti in perpetuo; le Fuggitive, nel fiume tardo ristagnante come il vano rimorso; e in cruenta luce i Micidiali iteranti il gesto del delitto (notevole qui l'allegoria della Gelosia) ; i Ma ' Compagni, ignudi corpi avvinti a due a due, l'uno sano l'altro putrefatto, e questo contagia quello; i Vecchiardi, recidivi del vizio, scavantisi tra sé la fossa senza mai ristare; i Verginei ; i Suicidi tramutati in incessante neyicata; i Fatali. Dante in fine sparisce; e con l'imagine della propria madre e con un ·alato risveglio su la sua riviera dalmatica il poeta giunge all'ultima pagina: Sempre. e da per tutto: ma segnatamente nel XIX canto, dei Verginei, l'ala poetica del Colautti spazia con inaudito volo. Quel supplizio di coloro che, già restii al fecondo foco d'amore, stan · disseminati a mezzo il verde crepuscolo per alture rocciose che abbracciano spasimanti affisando in ciascuna un'ingannevole imagine muliebre, è potentemente originale e plastico e granJioso .. E il canto si c.ltiude con questi. terzetti incomparabili: ... Perch'io, non so se piu veggente o cieco, Mille Alcine mirava e mille Armide Stender le braccia per indurmi seco. E già, rapito alle prestanze infide, Barcollando com'ebro a colma cena, Al fascino cedea delle d~sfide; :Yientre dell'alme supplici la pien&, Ciascuna stretta al suo dirupo amaro. Risospirava:« Io t'amo! >> in alta pena. Ma ben più ratto fu 'l Cantor preclaro; E, poi che mi leggea tra velo e vello, ProvYidamente escogitò 'l riparo; E, inarcando il vermiglio ampio mante] lo, Che in re gal guisa gli scendea dal dosso, Cinserni '1 capo, e me ne fe' cappello; Si che il verde vid'io mutarsi in rosso. Co' quali chi.udo anch'io. FRANCESCO GAETA. RIVISTA DELLE RIVISTE Hugh. H. Lush: Tbefirst Parliamentof Austra·lia. - Il pri• mo parlamento della Confederazione Australiana ha chiuso la sua· prima legislatura dopo una sessione che ha durato 17 mesi, con soltanto due o tre brevi ~tggiornamenti. La prima grande difficoltà. che dovette appianare fo la questione della responsabilità federale per i debiti contratti dai vari St;tti durante la loro vita indipendente. Era impossibile che il Governo Federale se ne rendesse responsabile; gli Stati più ricchi non volevano indossare il fardello delle stravaganze dei loro più poveri vicini. Finalmente fu deciso che il Governo Federale, almeno fino che i de biti rim'angono a carico dei singoli Stati, dovrà trovare per mezzo di tari-ffe doganah ed imposte dirette, un reddito sufficente per po. ter rifondere ad ogni Stato una somma eguale a quella che, con simili mezzi, otteneva dalla Fe<=l:erazione, meno le spese dipartimentali ed il contributo proporzionato che ogni Stato dà. per il mant.enimento del Governo Federale. Questa decisione obbliga alla c_reaziòno di una tassa doganale di 10 dollari a testa sugli a bitanti del Commonwealth, per questo anno. E la riscos- _sione_di questa tassa è un non facile problema da rì~ sol vere. , Un'altra questione spinosissima è stata quella del protezionismo o del libero scambio. Da quasì trenta anni questa questione ha diviso la politica dei due più potenti Stati dell'Au~tralia. Victoria protezionista e, fino a poco tempo fa, la più ricca colonia per popolazione, denaro e industria, era l'unico Stato che aveva sviluppato industrie Nazionali; e New Sòiith lVales fervente discepolo del libero scambio, diventato negli ultimi dieci anni, prima l'eguale, poi il fortunato rivale di Vit- · - toria. Victoria s'è mostrata favorevolissima alla Federazione sperando di ottenere così delle condizioni di favore negli altri Stati per i suoi prodo"tti; New South vVales è ~tato invece il più restio al progetto unitario. Dei 72 deputati, ven,ticinque appartengono a,l vVales, 23 a Victoria; -gli altri 23 sono divisi fra gli altri quattro . ,

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