Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 5 - 15 marzo 1903

\ 132 'RIVISTA. POPOLA.RE bi POLITICA, LETTERE E SCJENZb' SOCL~_LJ fronto del Nord e che occorresse ri.mediare ad·, una ingiustizia flagrante a danno della proprietà settentrionale, sembra ·-- per lo. acceleramento delle ·operazioni del catasto nelle provincie originariamente più tassate e per il progresso tanto di.verso dell'agricoltura· nelle varie regioni d'Italia - essere arr·i-vata ad una ingiustizia maggiore à clanno del Sud, tanto che molti, i quali ·furono fautori della ·cosidetta perequazione fondiaria del - .1886, sostengono adesso la necessità di una nuova .. perequazione in senso contrario ». Ecc.o degli uomini che giovano all'unità meglio di certi monopolisti dal patriottismo! N. C. -P.ecrolorèoheprocurdaeninouovaibbonati. ( alla RIVISTA POPOLARE 1.° Chi procura no abbonato avrà diritto ad uno dei seguenti premi, de'l tutto gratuiti: a) Signora Snle di Paolo Remer; L'imperialismo inglese di F. S. Nitti. b) L'istruzione elementare di C. Vaccaro; La fisiologia del Genio del prof. Gallerani. c) I conflitti nazionali di Savelli; La malaria in Italia di Berteaux. d) Ire e spropositi di, Cesare Lombroso di N. Colajanni. · •· ~) Mouvements sociaux en ltalie di N. Colajannì. f) Gli uffici del lavoro di N. Colajanni. · ,q) La grande battaglia del lavoro di N. Colajanni. h) Nel regno della Mafia dì N. Colajanni. 2.° Chi procura due abbonati, avrà diritto a tre premi scelti tra i precedenti gruppi, oppure all'elegante volume del Deputato CICCOTTI: Attt>avei:·s.o la Svizzera. 3.0 {~hi procura tre abbonati, infine, avrà diritto a quattro premi scelti tra i gruppi del N. 1, oppure ad uno dei seguenti: Il Socialismo di N. Colajanni. Per la ~con.,nnla ecc. di N. Colajimni. Imperialismo e col nizzazione .,,, Nel Num. del 15 Febbraio abbiamo fatto un cenno fugace del discorso pronunziato dall'Illustre Prof. Achille Loria inaugurando il corso ,di economia nella , scu.ola Diplomatica-coloniale. · L'importanza del tema trattato non lasciò soddisfatto il hostro Direttore del magro sunto lettone nei gtornali. Egli perciò, per averne uno più ampio e più esatto, si rivolse al Loria che glielo favorì. Lo pubblichiamo oggi a causa della grave malattia del Direttore, cui era diretta la risposta e .che solo ora è stato in condizione di prendenre conoscenza. « La prima cosa, ch'è necessaria di fare per isgombrare il terreno dai malintesi così frequenti _nel nostro tell}a, è di distinguere accuratamente l'imperialismo dalla colonizzazione, ,)he troppi amano confondere insieme, mentre sonq fenome:q.i, più che diversi, antagonisti. La .colonizzazione importa il correlativo della emigrazione, o ne è preceduta, ed ha carattere essenzialmente pacifico; mentre l'fmperialismo di consueto esclude l'emigrazione, quanto che si l'ivolge a paesi· inabitabili dall'uomo bianco,ecl ha carattere essenzialmente vio- • I lento. La prima è mì fenomeno industriale, il secondo uh fenomeno militare. Piuttosto l'imperiali-; smo ha qualche analogia colla conquista ·romana, o c0lla crocir1t.a medioevale, ùa cui però differisce, quanto elle si rivolge a paesi nuovi, mentre quelle a regioni vecchie e già popolate. La causa dell'imperialismo non è nei perfezionati metodi di comunicazione, benchè q_uestiabbiano accentrato l'imperialismo, rendendo possibile la dipendenza diretta della colonia dal paese conquistatore, ed escludendo la necessità di affidare quella al governo di onnipotenti proconsoli. Nè l'imparialismo è il prodotto delle scoperte geografiche, che lo p~ecedono di più secoli·; - nè della forma di governo, dacchè v' ha un imperialismo •monarchico, come un imperialismo repubblicano; ma è esclusivamente il prodotto del declivio nel saggio dei pro1itti. 11 quale, se è legge generale . a tutte le età, si è reso negli ultimi tempi straordinariàmente sensibile grazie alle enormi ·accumulazioni capitaliste, alla depressione industriale ed al movimento operaio, che impone elevazione di salari, riduzione nella durata del lavoro, ecc. - Il capitale europeo, ridotto da questo assieme di cause ad un profitto tenuissimo, incalza i governi ad annettersi violentemente i paesi n-uovi, affine~ di potervi conseguire più lauti profitti ; e poichè il capitale è onnipossente in tutti gli Stati, così ecco spiegato perchè i regni e le repubbliche corrano oggi pazzamente la ridda delle conquiste impe-• riali. - Che se al nuovo sistema, così inaugurato a vantaggio del capitale, inneggiano le classi proletarie, ciò avviene per un fenomeno di mimetismo sociàle, e per }a. speranza di conquistare nel nuovo mondo un lembo di quella fortuna, che, è loro negata nell'antico. L'imperialismo trionfa dapprima .nel paese; clie è alla testa della accumulazione capitalista, l'Inghilterra; ma di là si diffonde alla Francia, alla Germania e perfino agli Stati Uniti, appena qui pure. il" profitto declina. La conquista romana, la crociata medioevale, i prestiti arrischiati dei banchieri fiorentini ai re d'Inghilterra, le speculazioni ·olandesi sui tulipani, sono fenomeni analoghi all'imperialismo, in quanto che figliano dalla riduzione del saggio del profitto; ma non ne hanno la vastità e permanenza, correlativa alla gravità del disagio ed alla .ampiezza inesausta dell'obbiettivo, che si affaccia ai nuovi conquistatori. L'imperialismo assicura un impiego lucroso al capitale disponibile del paese conquistatote; ma nuoce al suo capitale esportatore, a cui le industrie create n~lle regioni conquistate contendono il mercato internazionale e nazionale; non crea . uno sbocco ai disoccupati della madre patria, cui le regioni tropicali sono inabitabili, ma anzi ne ac- , cresce il numero, poichè l'aggravio delle imposte, • conseguenza degli armamenti •imperialisti, scema r

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