r • . / RIVISTA POPOLARE .DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCIA.li 129 . ,si trovino in contrasto con quelli sostenuti dal Pubblico Ministero. f L'inconveniente assume proporzioni acute nei rapporti tra Pubblico Ministero· e gli Uffici d'istruzi~ne. 1· giudici istruttori non solo rivestono la qualità di ufficiali di polizia giudiziaria, i cui capi sono il procuratore del Re e il procuratore generale, ma vengono designati, prevalentemente, in base alla fiducia di que_sti. La scelta e ll:l-possibilità della re- • guire la vita giud_iziaria in· tutte le sue più fuggevoli manifestazioni mediante l'azi01le continua del Pubblico Ministero, organo permanente, che da e~so dipende è che vive rigogliosamente sul ceppo della I . magistratura. · · • mozione, colla conseguenza della ·perdita della speciale indennità annessa all'ufficio, determinano la docilità degli istruttori, che vedono quasi sempre colla lente del· P. M. e armonizzano i loro pronunziati e le procedure ai punti di vista tutti propri di esso. Egli ha poteri estesissimi" ed é, può dirsi, l'arbitro assoluto nella carriera: conferisce le nomine, le onorificenze, le promozioni, dà o togfie le sedi arhbite, punisce. Dispone dunque della vita economic:t e civile del· magistrato. Avere in mano il personale, significa avere in mano la giustizia. Data alle cose uria sistemazione simile, l'indipendenza diventa una chimera. Il governo rimane sempre un partito politico al potere, e, anche supponendo che un Guardasigilli voglia e possa rimanere del tutto inerte e passivo di fronte ad un·azione pregiudiziale agli interessi degli uomini e della ·ra·zione dominante, la, libertà del giudizio, come benissimo osservava il peof. Impallomeni, sarebbe dovuta alla volizione di up uomo, non all'autorità ,della legge. Ma i bÙoni propositi, in mezzo alle tentazioni, sono difficili, e la storia più recente., a preferire quella remota, non difetta di precedenti noti,· che dimostrano come il governo non sappia e non possa disinteressarsi, :o.ei casi gravi, dell'andamento della giustizia. In tal modo però potranno ottenersi .successi immediati di effimero valore, ma. il danno residuale e permanente' è senza calcolo ben maggiore. • L'istruttore, che contraddica e resista troppo spesso e nei casi.gravi, non solo non può mantenersi in ufficio, rrra corre il pericolo di uscirne con qualche detrimento, che si riverbera sulla futura carriera. I Presidenti delle Assise, specie quando esercitano le proprie mansroni fut>ri della sede con un, discreto assegno, i Vice-Presidenti di Tribunali, prossimi alla promozione, hanno anch'essi il bisogno della benevolenza del P. M., e la soggezione del giudice all'accusatore' rivela facilmente perchè nei pubblici dibattimenti essi si polarizzin,o quasi costantemente contro la difesa, e la direzione di questi dibattimenti lasci a desiderare dal lato della imparzialità. In generale la sua influenza si spiega con maggiore o minore intensità su tutti i magistrati, e gli garantisce, nel contrasto ad armi disuguali colla difesa, maggiori probabilità di vittoria. La magistratura è dunque insidiata anche da quésto pericolo, che sarebbe esigenza elementare di giusti~iia rimuovere di base, togliendo rigorosamente al P. M. _qualsiasi ingerenza sul personale .del ramo giudicante. Ma la compressione maggiore, che inacerbisce tutti i mali proviene dai rapporti fra la magistratura e il potere esecutivo centrale, emanazione di partito nel suo organo culminante e direttivo: il Ministro. Siano buone quanto si voglia le intenzioni del Ministro, la dipendenza da lui dell'au tori ta giudiziaria è l'anello che mette questa in comunicazione colla politica militante. Siffatto aspetto del problema è molto 1nteressante. Il Ministro ha un primo e potente mezzo di seLa Commissione, nominata dal Guardasigilli Calenda per l'accertamento delle responsabilità dei magistrati nel famoso processo. della Banca Romana, constatò e riconobbe che l'istruttoria ebbe il suo primo impulso a Palazzo Braschi., ove convennero Procuratore Generale, Procuratore del Re e Giudice Istruttore e ove furono rilasciati i mandati di cattura, disposte le perquisizioni e delegate alla Pubblica Sicurezza. - Chi ignora poi la parte che ebbe· il Ministro Costa nel processo contro Francesco Crispi a Bologna, il suo carteggio, in parte noto, con quelle autorità giudiziarie,e le critiche; cui fu fatta segno all'azione di un "giudice istrutto:r;e, inviato appo- . sitamente da Roma per quella procedura'? Chi ha dimenticato· le in'genue ·e disoneste dichiarazioni del Ministro Calenda dei Tavani sulla creazione del- , l'ambiente giudiziario opportuno, di cui si sc;:i,ndalizzò la stessa maggioranza crispina nella Camera dei Deputati? Chi ha dimenticato che, in occasione D'imminente pubblicFl,zione' LATÌNI E AN-GLO=SASSONI DEL • · PRoF. NAPOLEONCEOLAJAN.NI con prefazione di G. N0VICO"'VV Prezzo .L. 3,50. Un volume in elegantissima· edizione. Per gli abbonai.i della Rivista Popolare il prezzo viene ridotto a L. 1,50 . •
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