.. 92 RIVISTA POPOl,ARJ! DI POLITICA, LETTERE 1! SCIENZE SOCIALI tare del 1900 tra i colleghi Bissolati e Marazzi. Il deputato Rosano, il Presidente del Consiglio ed ·altri - tra cui autorevolmente anche l'on. Rubini - hanno affermato che nell'ultimo decennio le spese militari non sono cresciute. Qui potrei subito rispondere, come già il collega Fortunato, nel suo discorso eloquentissimo e coraggioso· del 190l: -- Sì; da quando, cioè, eravamo soliti di barattare allegramente 500 o 600 milioni per anno. Ma non è vero che dal 1892-93 le spese militari sieno diminuite. E in quest'errore sono caduti an- ·che i deputati Ciccotti e Fortunato. Vada a vedere il collega Rosano nel Bilancio Italiano - pubblicato dalla Ragioneria dello Stato a pagina 155 e 175 : e si convincerà che nel 1892-93 si spesero L. 348 005.783 - ed ora, secondo il consuntivo del 1901-02, si sono spese L. 373.821.978: senza le pensioni! E senza le magagne da me significate. (1) Intorno alle quali l'on. Rosano erra, se crede che io abbia calcolato gli interessi della somma, compresa ne' bilanci militari, - per indurne che~di altrettanto si accresce la cifra consolidata. No:·i 100 milioni. di cui ho parlato, sono attinenti a' 2 miliardi e mezzo di capitale infr.µttifero -· che non figurano punto ne' bilanci militari. Erl altro - ben altro - si può:aggiugnere, per sfatare la }eggenda che le spese militari siano da un decennio scemate. Il bilancio militare - disse un egregio Relatore della Giunta del Bilancio·, l'on. Pompili, è stato consolidato per modo di dire: e questo - ben osservò l'on. Fortunato - è,cc,me le staffe di lana e cotone, una inv,mzione esclusivamente italiana! .. " .. La statistica del collega Rosano è comune a quella del Popolo Romano - perchè la fonte, da cui scaturisce, è com-qne. E la fonte è una monografia anonima - da cui sorge che l'Italia ha una ricchezza di 79 miliardi, contro i calcoli migliori e più ottimisti, che la fanno salire a 70: e accresce anche la ricchezza dell' Austria-Ungheria da 84 miliardi a 103, della Francia da 41.4 miliardi a 447; etc. Invece di attingere a cotesta fonte, l'on. Rosano, il Ministro della guerra, lo stesso Presidente del Consiglio ed altri, dovevano volgere uno sguard·o a' bilanci ed annuari statistici· stranieri: e avreb- (1) L'on. Rosano ha detto che l'Italia ha diminuito le sue spese militari. « Infatti - soggiunge - nel 1891 spendeva 248milioni; mentre nel 1902 ne spende 239. » No. Nel 1891 spese li· re 366.456.2i7,50. L'on. Rosano s'è formato al bilancio della guerra. Ma le spese militari comprendono la guerra e la marina, la parte ordinaria e straordinaria. E nel '91 furono: Guerra (parte ord. e straord.) L. ~61.317.155.79 . Marina id. id. » 105.139.061,71 Totale L. 366.456.217,50 Ma il conto consuntivo del 1901-1902 ascende a L. 373.821.978: senza le pensioni! Le spese militari, dunque, sono diminuite o cresciute~ La statistica dev'essere statistica. E, se diventa gioculatoria di cifre, non é a stupire (direbbe l'on_. Colajanni) che screditi - come ha affermato l'on. Zanardelli - se stessa. Ma il torto non è della statistica! bero visto che - essendo l'entrata rlella Germania· di lire 6 miliardi e 972 milioni. con un fondo libero di 6 miliar(li e 26 milioni, e spendendo nell'esercizio 1902-03 L. 1.089.109.476.25 - la percentuale esatta, rispetto al bilancio totale, è del 15,62, e rispetto al bilancio disponibile del 18,07. Come - essendo l'entrata dell'Austria-Ungheria di 3 miliardi e. 14 milioni, e del fondo libero 2 miliardi e 108 milioni - la percentuale rispetti va è del 14,98 e del 21,41. E così erronea è anche la percentuale_ de' militaristi rispetto alla ricchezza! Non è per l'Italia di 0,44; ma di 0,79 - superiore a quella della Germania, che è di 0,54, non di 0,51; del1' Austria-Ungheria, che è di 0,53, non di 0,46; e della Francia, che è di 0,47, non d.J 0>39. .... Il ministro Morin ha avuto la cortesia di riconoscere che soltanto per le spese della marina sono incorso in qualche inesattezza. Ho confuso, puta caso, la ·marina militare con la marina mercantile. - ed ho incluso le spese prettamente fi gurative, come le partite di giro, ecc. No: se guarda bene il ministro Morin, non ho incluso le partite di giro - e, se ho conglobato nella spesa della marina militare anche quella della ·marina mercantile, è il bilancio - che mi autorizza. All'on. Morin potrei rispondere con l'autorità non sospetta dell'on. Giolitti, rammentata dal collega Del Balzo - e vada, del resto, il ministro a vedere nell'allegato n. 3 dell'Esposizione finanziaria Rubini del 1900, quanto abbiamo speso noi per la marina militare, dal 1885-86 al 1899-900 (poichè la statistica dev'essere la scienza delle grandi cifre se vuol essere il biometro delle nazioni) e quanto hanno speso la Germania e l'Austria.L'Austria ha speso, , nel . quindicennio, L. 464,997,180: la Germania, L. 1,474,289,939:l'Italia, L. 1,501,925,425.Onde lame- _dia del quindicennio è stata per l'AustriadilL,30 milioni, 999,812: per la Germania, di L. 98,285,996e per l'Italia di L. 100,128,361! Ciò non ostante, I . l'on. Pais ha detto e non è stata contraddetto: - « Io che sono stato relatore di bilanci militari ed ho potuto conoscere in quali condizioni versi l'esercito ed in quali l'armata, posso dire che stiamo male in terra e peggio in mare ». - Dopo circa 13 o 14 miliardi spesi per l'esercito e la marina! Ma vuole altri milioni l'on. Pais 1 Egli è peccatore ostinato - anche dopo le· trionfali confutazioni dell'on. Marazzi, nel 1894: allora e poi dagli on. Colombo e Rubini. Il quale oggi ha dimenticato un pò il Rubini del 1894 ! Nè l'on. Pais invochi l'autorità di Garibald_i. Nel 1876- quando le spese militari, ordinarie e straordinarie. non eccedevano le L. 224,124,226.84- Garibaldi voleva all'esercito permanente sostituito l'esercito nazione: con 2 milioni e più di militi, -istruiti nel proprio Comune, e proàuttivi· da rendere il Paese non più tributario dello straniero, massime per i cereali. Un'accusa a me è stata fatta dal Presidente del Consiglio, da' deputati Rosano e Portis - ed è . ' . . ij
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