• • • i?Jt 1'iSTA P0POLA'hÉ bi PottrlCA, LETTERE È SCIENZE SOCiAL} I . i 91 parte t1:1.l.cileJieenze Gite l'::i,rchbet·o ano:;::;ire il Più Ora ziano dei latini; e que:-;to :-;cuoprirc certe parti (le.I (.'c)rpo. per farsele ba::;tonn.rc 11011. hn, il <::1.rn.ttcrc ,·crg-og-n,lso eh.e nvrehhe cl:1.11oi. Di. quì tutto 1111'in::;cg1uLn1ent.o cli. vioh~n,rn,, tuttH, 11nn. e<Lncazio11c <li. brutalHH coutro la ritrnle nè :-;i.os,L comhn,tteee. nè, faci.lmente, ::;i potn~hh<·. 1t storico J'amrn.utirnnncnto <lcgli scol.L1·i. èli Ultnrterhouse clte si. ribellarono pcrchè si ~·olevn :-;oi,;tituire la ammenda, alle Yerghe: ecl. è 11oto n,1wlto il plC'bi::;c·ito che LUI.a, cliecinfL ,l'anni fa, fecern·• gli 11-ff.ìci.ali ingl<'si contro l'abolizi.one doli e verghe a reg-gimènto. ll 1·rLgiona,mento cl.i ci t1e::;ti.uflì.ci.rt,li.e cli. quelli ::;tade11ti era, i<l.entico: le verghe perchè :tmmiui.:-;trate cl.a.egaali non a,v,7 iJ.i.scono, e come punizione i::iono la migli.orc percltè è b1·eve; l:Li::iCireLlci ric,!rcli. ta,ngibili: C'cl abitn:1 a, :,;opport[Lre h so.ITereHZiL :-;enza l::LmeDt~Lr::;i. J.l che è logico, guardrLto però tLlb ::;tregua cl.ella mentalità., rleUa morale e <l.ell.a dviltiL cl.ei selvaggi. (~LLe::;ti. infatti hanno La·memori.tL breve e quindi è necefi::;ario che possano vedere, ::;entire e toccare per ric.:onl.are: sono insofferenti. di stabiJità e q~1indi. la cosa pi.ù brPve per loro è la, migliore; e èli.nanzi al nemico, o pre,;i prigionieri. si. feriscono cantando l'inno d.i guerra,, e i,;i. lasciano straziare a morte sopporta.iulo ('◊Il stoli,h insensibilità il dolore. ' Noi però ci. vantiamo d'e-ssere ·uperiori ai selvaggi e daremmo prova, di esserlo veramente, se roncla.uua,ndo gli in<l.ivi.dni. che praticano la violenza, e ln, brntali.tà., condanna::;::;imo anche il sistema che le permette e che edncando per la forza e la prepotenza, co1t le idee imperialiste, 111.ilita,riste e Cli. precl.omi.aio dell'uomo sull'uomo iucorng-gia, la vi.o1eur.a e la brutalitiL e le perpetna èL detrimento dei. sentimenti. cl.i. mitezz:-L e cl.i. tolleranza, che cl.ovrehbero essere, e non so11n. Jn, ha::;e di ogni civiltà. Noi IlproblemmilaitanreePl arlamento Italiano Il Parlamento italiano, o meglio uno de' due rami del Parlamento, ha detto - col suo voto del 19 f~bbraio - che le spese militari non sono sproporzionate, o non devono essere proporzionate,· alla potenza economica del Paese: e che non si deve iniziare una graduale trasfoemazione delle armi stanziali in un ordinamento militare più consentaneo allo spirito nuovo de' tempi ed a' cloveri indeclinabili della difesa nazionale - o sia in _una milizia nazionale o nazione armata. Io•- che del Gruppo parlamentare republicano ebbi il mandato di svolgere, dinanzi alla Camera ' la mozione milltare - ho seguito, scrupolosamente, il dibattito sollevato da questa mozione: e elevo riconoscere, d'accordo col presidente Biancheri, che il dibattito è stato sereno, alto e _dignito. o. Sento - personalmente - l'obblig,o di ringraziare i colleghi della Camera, anclle avversari, e i ministri Morin, Ottolenghi, e il Presidente del Consiglio, dellà ·cortesia dimostrata nel confutare la mozione: ringl'azio coloro che, come l'on. Guicciardini, ne hanno riconosciL1ta la gravità ed u ti.- lità: ,e duolmi di non aver potuto - per la iperestesia dell'ultim'ora, che non lascerebbe parlare I • nem 111enoDemo ·tene, se risorgesse nè adempiere pubblicamente a quest'obbligo: nè .esercitare, prima che il di battito Cosse chiuso, il diritto di replica, elle a me, come proponente la· mozio.µe, so1·geva dal codi.ce nostro interno e dalle consuetudini parlamentari. Qui, ora - per sommi. capi - ricorderò i punti sostanziali del dibattito: illustrandone, brevemente, la sig·nifi.cazione politica e confutando le maggiori obiezioni, elle alla mozione sono state mosse. Contro la mozione. il primo che scese nell'agon~, fu il deputato Fazio: e .di lui ricorderò, soltanto 1 l'inno intonato alla guerrn. Per lui la g'-uerra è istrumento di civiltà - ed è logico che così sia L'organo no_nprescinde dalla fum;ione ! Ma egli ha conl'uso due momenti della storia: quello - nel quale la guerra ha secondato l'evoluzione civile dell'umanità, e nelle finalità primitive per la select'ion dell'umanità fu una forma della lotta biologica nel miglior senso scientifico, desl).nto dal principio darwiniano; e l'altro - nel quale 1-aguerra ci appare come il flagello dell'umanità. Oramai chi vive' oggi - intellettualmente - non può essere di avviso contrario .. Anche il ministro della guerra André, nel Parlamento f'ran~ese, la' giudicava i.I 23 gennaio un flagello - soggiungendo, d'accordo col deputato Dejeante, che nessuno vuol galvanizzare la teoria di Giuseppe De Maistre (Je constate que, meme en tenant compte rle celte égalisatio,i cles charges, M. DeJeante et ses amis politiques n:en considér,ent pas ·moins la guerre camme un /léau. Je crois que, sur ce point, nous sommes tous d'accord. Personne ne veut rèprendre la tfléorie lle M Joseph de Maistre. Oni, la guerre est un .tl.éau !) * * * Il deputato Rosano, gittando un'ombra di scet: ticismo su la statistica -· senza la quale io non so davvero r1uale possa essere l'orientazione sua e di qualunque studioso nel mondo delle scienze morali e politiche: se la statistica è, come ben dice il Gabelli, l'inventario di tutte le forze e la misura di tutte le possibilità, quell'esperienza senza la quale l'uomo di Stato è ridotto a vagare nel cielo delle idee e a far leggi col metodo, con cui scrive un trattato di metafisica - ha detto che io ho il mal della cifra e mi ha augurato di guarirne. Al suo caffè - senza ò con la cicoria del collega Ferri - risponde il socratico nasce te ipsum ! Ma io osservo che la cifra si è vendicata di lui: e, mentre egli conte'stava i miei dati statistici, la cifra faceva come il flstolo di Boileau-Despreaux: rideva! · · Rideva - perchè mentre' io avevo parlato del conto consuntivo 1900-01, il co'llega Rosano, su la scorta fallace del Popolo Romr:tno, mi èontrappo. neva, ed anche erroneamente, i dati del conto consuntivo postet'i.ore 1900-01 - al quale mi. sono l'iferito, pel' spiegal'e il battibecco parlamen- *
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