Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 4 - 28 febbraio 1903

,. .. • RJVIS'tA.POPOlARÉ DI Ì'OLITiCA., LJ!f'TERÉ È SCIHNZE SOCIALI 87 nonchè di un giucli'.1.;iOa.Ha Corte dell'Aj:L - riducendo og·ni pretesa, togl ienc1o ogni autorità al blocco. E tutto ciù per u11'intervento piìt o meno larvnto cl.ep;li Stati Uniti. Infatti l'a.rbitro della eoutesa è ::;tu.toil signor Bbwe11, non perchè tale fosse stato liber:uncnte definito dn.lle parti, 1Ua perchè così era necessario per evitare un grave conflitto con la republica ùeJle stelle. La <] u.ale h:t trovato ed. ha saputo sfruttare l'occasione per rafforzare una politica cui, senia eq nivoci, già si è data. Non è Llll mistero che gli Stati Uniti voglipno per mezzo della dottrina di ]\fonroe, ridurre l'America l::itiua alla loro dipendenza politica ed econom.ica. .Ma anche la Germnni1t hn, fondate molte speranze coloniali sull'America meridiouale, e qui ancora una causa dell'antipatht tedesco-n,mericana. (l J 1fa fra gli uni e gli nlt1•i noi, 0l1e n,bbiamo laggilt i veri interessi, dovrern mo hen prepar:tre la difesa. svaa.1, anzi pare che comincino proprio ol'a. È un fatto, . piacevolissimo se vogliamo, ma al quale però il ·governo [nglese si doveva aspettare. Data la condizione di cose Cl'enta al Transvan,l dall'esito della guerra, era inevitabile che venissero nl pettine molti nodi che la gnena aveva impedito si vedessero. L'idea di Chamberlain e della massima parte delli Imperialisti Inglesi era, all'apertura delle ostilità,• il predominio della schiatta Anglo-Sassone su la schiatta Ohmdese; dopo la guerra, il predominio ed il mezzo di esp,tusione della razza bianca. su 1~ nera. La questioue delle miniere d'oro e delle miniere di diamauti era già. acuta prima. della guerra. I Cafri facevano agli Europei una terribile concorrenza limitata soltanto dallo stato d'inferiorità assoluta- in cui le leggi e più le consuetudini delli abitanti dell'Orange e del 'l'ra,usvaal tenevano codesti pericolosi antagonisti. La legge delle due Repubbliche che proibiva l'immigraCosicchè l'insuccesso odierno, se ·per l'Europa è cn.turn cli a1~rnrezza, per noi dovrebbe esser ragione clipreoccupazione Alla Camera. zione Cinese, Indiana e Negra nel territorio era una garanzia di lavoro per li operai bianchi. D'altra parte li Orangisti e i Transvaliani che in origine - per parare alla bancarotta dello Stato - avevano fatto appello ai capitali ed alla emigrazione Europea, avevano imposto tali leggi su li stranieri e tasse e difficoltà alla libera. espansione dei Bianchi non Boeri, che l'emigrazione n'era scoraggiata ed i capitalisti delle miniere salutarono con gioia lo scoppio delle ostilità perchè, loro, volevano dire la liberazione dai freni imposti dai Boeri e la libertà dello sfrenato sfruttamento dei lavoratori. In fondo la Germania tentò la dimostrazione navale per la, sicurezza economica di un grande istituto di credito berlinese, e l'Inghilterra. corse accanto alla sua rivale per ragione eminentemente politica. l danni riportati dei connazionali e non risarciti non erano, dunque, che un formale pretesto. In.fatti la Francia a.veva anche ::;imili rimostranze ùn. fare, e non mandò navi. Qnale fu il criterio che spinse l'Italia ad unirsi con la Germania e l'Inghilterra? Porse, il consiglio disinforessato dell'alleata., ovvero nna leggerezza clel goYerno? Uerto quelli essendo j_ nostri interessi neil'America del Sud, e tali essendo i propositi c1egli Sta,ti Uniti, e le tendenze tedesche un rafforzamento della dottrina di Monroe, come, del resto, è risultato c1alla Ancora una volta i guerrafondai schiacciano col proprio peso la voce del buon senso. · È opportuno notare - per debito d'imparzialità - che la vittoria dell'Ing·hilterra rappresentava per loro, dopo codesto vantaggio, anche una. diminuzione dei loro utili, perchè la tassa su le miniere d'oro e di diamanti che ha vigore nello Stato e Possessioni Inglesi è tripla di quella che esigevano e d'Orange e la ~-epubblica del ( Uomo cli Piè tra di Milano) odierna conclusione del dibattito, una diminuzione di prestigio innanzi a tutte quelle indisciplinate repubbliche (i giornali di vVashington affermano che nessuna altra nazione tenterit, un blocco sulle coste americane) ra.ppresenta per l'Italia un danno inca.lcola.bile, SLll quale dovrebbe e·ssere richiamata l'attenzione dei governanti. Ma ....... Ad ogni modo, prima di_mandare le navi sulle coste del Venezuela, bisognava ben meditare; hen considerare e ben prevedere ........ • I ,a colonia inglese del Sud-Africa. - 1 grattacapi dell'Ing·hilterra per la sistemazione del Sud-Africa non sono terminati con la fine della gL1erra del Tran- (1) I nord-americani si sono gia ingelositi dello sviluppo della colonizzazione e del commercio dei tedeschi nell'America del Sud e specialmente nel Brasile. Contro questa invadenza germani~a in nome della dottrina di Monroe ha gettalo un grido di allarme il Bonsai nell'autorevole Nodh Anie,·iccrn Rivicw di Gennaio. riscuotevano lo Stato Transvaal. La questione neg-ra sarebbe diveutata, ora, una delle più gravi del paese, se i Randlords, come sono chia.ma.ti i milionari possessori delle miniere, non l'avessero convertita, a tutto loro profitto, in una questione Cinese. A chi guarda un po' addentro agli avvenimenti dél Sud-Africa appare lumin'osamente che il viaggio di hamberlain al Capo è stato, nei suoi principali resultati, un bel fiasco. · Molti dei membri influenti dell' Afrikande-rbown,d sono morti sul campo; molti altri vivono all'estero: ma la possente organizzazione separatista e nazionalista ha avuto la forza di impedire che fosse sospesa la Costituzione al Capo, come i fautori dell'Imperialismo voleà vano; i Boeri sono pacificati e si son rassegnati a subil'e la nuova situazione che li fa sti.dditi Inglesi, ma non tutti hanno rinunziato alla spetanza del predominio per la loro nazionali.ti. Sul campo sono stati sfortunati, ma restano a loro altri mezzi di lotta, e questi •· .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==