RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LEITERE E SCIENZ-E SOCIALJ 111 . Pensioniabusive. - I controlli del ministro del Tesoro ,e della Corte dei Conti pei collocamenti a riposo ·non possono dare buoni resultati se non si aggiunge ad essi ·.un(attiva vigilanza. !Un impiegato, poniamo, che ha i suoi 40 anni d(ser- -vizio, e da 10 anni non ha avuto promozioni, viene mantenuto al suo posto: se egli riesce a fare altri due :anni di servizio acquisterà il diritto di aver aumentata ,di un quinto la sua pensione, e poi per tutta la vita ,dell'im_piegato e quella della vedova, nonchè pei figli ,fino .a .21 anno, l'Erario sborsa una pensione maggiore, ponendolo così in una situazione privilegiata, facendo- _gli un vero e proprio regalo._ E questi cas~ son· molti, _perchè abbracciano la categoria più numerosa degli impiegati, quella provvista di 400J lire di stipendio o meno. E .c'è di peggio. Si sa che i vecchi impiegati, quando_ .manca loro poco più di due anni al raggiungimento ,dei limiti d'età e di servizio, cercano di assicurarsi a .spese dello Stato l'assisten~a necessaria pei tardi anni -Sposando la loro Perpetua. A certe donne di buona volontà il matrimonio dà una posizione onorevole come wedova del Colonnello X o a el Commendatore Y, e col .nome una pensione non dispregevole che può facilitare .un secondo matrimonio .... soltanto religioso, però. In tali casi, e sono molti, è una vera colpa dell'Amministrazione il permettere a questi impiegati di compiere quel biennio di servizio dopo il matrimonio che assicura la pensione per tutta la vita alla vedova spo- .sata in extremis. ,E una colpa eguale a quella di cui si ·rende reo un pubblico funzionario, il quale per negli- :genza lascia prescrivere un diritto di terzi a carico dello .Stato. Ma quale Ministro si preoccupa di ciò? Se ne preoc- •cupa forse il .Ministro del Tesoro? (Economista di Firenze - 15 febbraio) i( B. E. Maffat: PierpontMorgan - La maggior parte degli .americani considerano Morgan, quasi come la maggioranza dei francesi consid"erano Napoleone. L'istinto po- _polare riconosce in lui un lavoratore, un creatore, uno ,che maneggia milioni per la costruzione di potenti e benefiche fabbriche; per conseguenza non prov_a contro ,di lui quel risentimento che generalmente è spiegato -contro coloro le cui ricchezze servono soltanto alla so- ,disfazione del loro proprio lusso. · Nel settembre del 1902 per le mani di Morgan pas- .savano gli interessi di 55555 miglia ameàcane di linee ferroviarie, cioè di una estensione maggiore delle linee .messe insieme della Grande Brèttagna, Irlanda e Germania. Il capitale di queste linee era· di 600 milioni di .sterline. · Direttamente poi Morgan ha interessi in una poten- .tissima compagnia di navigazione, in tr<t compagnie di ,telegrafi e cavi, in sette grandi compagh.ie d'assicurazione, ed innumerevoli piccole cooperazioni e società ,di varii generi i cui capitali ammontano complessivamente a 700 milioni di sterline. Lanciando il Trust dell'~ciaio Morgan guadagnò più di 2 milioni di sterline. Tù.ttavia egli non si cura molto del denaro. Disse una volta ad una signora " Non mi piace il denaro, per se .stesso. Mi piace l'eccitazione ed il divertimento della battaglia per guadagnarlo. Inoltre io ho creato un movimento che per essere sviluppato e sostenuto doman- -da tutto il mio tempo e la mia attenzione e non ho mai potuto liberarmi dalla fatica, nè la potrò mai, cre- •do, finchè la senilità o la morte non vengano a esigel'e il loro tributo ,,. ~organ è ora diventato uno dei pesi della bilancia nazionale; ma non è una macchina d'affari e d'interessi. Egli è pieno di forza e d'energia, tanto ricco di qualità personali quanto di dollari. Ciò che ama di più, fra le tante cose che gli piacciono, sono i cani da pastore (calie dog) e la persona cui, dai canili di Cragston, fa regalare uno di questi animi~li può vantarsi d'essere bene addentro nell'amicizia del miliardario. Egli è un collezionistalinfaticabile di libri rari e di oggetti d'arte; e adopera per acquistarne i medesimi mezzi in onore a Wall Street (La Borsa di N. Y.). Egli non è un conoscitore. Compra in blocco servendosi dei mezzi che gli offre la sua enorme fortuna. Egli considera se ed il pubblico come soci nelle sue acquisizioni artistiche. Spende una fortuna per an Ùbro, un quadro, una collezione di gemme o di ceramiche; per tappezzerie e bronzi. Egli mette queste rarità nella sua galleria a New York o a Londra e le offre a qualche museo nazionale od estero secondo gli dice la fantasia o la volontà del momento. La sola cosa che egli non fa con gli oggetti· d'arte, per quanto sieno rari, e .di tirarne interesse. A nessun prezzo ne vende mentre volentieri e facilmente li dona • (Pall Mall Magazine). "rjFziKil=ifi=fiia-~iiJm=~~~~' RECENSIONI G. Beloch: La popolazione di Venezia nei secoli XVI e XVII, Venezia, Visentini, 1902. L'A., benemerito degli studi demografici, non è nuovo all'argomento, poichè nel 1888 scrisse della popolazione veneta nel Buletin cle l'Istitut I nternàtional de statistique, e nel 1899 se ne occupò largamente nel Sahrllurche fur N ationalok8nomie und Statistick (3 serie, vol. XVIII) Questo secondo ed accurato la,voro diede occasione al prof. Contento di pubblicare nel 1900 un interessante studio statistico sulla Repubblica Veneta: monogra:6.1:1, manchevole di nuovi dati demografici. Due descrizioni, contenute in un codice della Marciana, .e del tutto ignorate, mossero il Beloch a· scrivere per la terza volta della popolazione di Ven·ezia. - Il· presente lavoro, condotto con metodo rigoroso, porta i risultati di tutti i censimenti, discuté con migliori, vedute e ampiamente alcune questioni, e rettifica qualche osservaz:ione del Contento. - Veramente singolare è l'esame critico delle descrfrioni, che sono in buona parte còpie trascritte per uso privato. Le anagrà:fi, 'ri- :•,· petute in generale a brevi intervalli, vennero fatte sotto diversi ~spetti: la popolazione infatti vi è divisa secondo la condizione sociale, il sesso, l'età, la•circoscrizione topografica. - I risultati sono approssimativa.- mente esatti. Il Beloch, quantunque occupatissimo nell'insegnamento universitario e in magistrali lavori di storia e geografia antica non abbandonerà di certo i dilettevoli studi statistici, egli che ha il vanto di aveyli, pel primo, messi in voga in Italia. - E, poichè possiede un materiale ricchissimo, raccolto per molti" anni con spese, pazienza inaudita e fatiche enormi, auguriamoci che egli in tempo nop. lontano dia alla luce un'opera poderosa sulla popolazione di tutti gli Stati europei attraverso i secoli. F. C. Dott. NapoleoneColaìannlp, roprietariod, irettore-responsabile. Roma - Tipografia, Piazza S. Apollinare; 46 ..,
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