102 RIVISTA. POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI nerà l'abrogazione rlel periodo di carenza per tutti i casi con invalidit,ì tempOL:anea di oltre ù giorni; e siccome a no,tro avvi o tale dispo izione sar,i, d'incitamento, a certificare almeno nn giorno più della effettiva durata per tutti i casi entro i cinq ne giorni, deve essere lecito di prevedere che scomparirà quella percentuale di casi in carenza const'ita.ta tlurante l'applicazione del la · legge vigente, ciò c~e eleverà per lo meno di altro 15 o,o l'onere relativo alla invalidità temporanea. e i si è obiettato elle tale presunzione sia mal fondata. inquantochè allo sfato attuale dell'applicazione della legge, essendo in franchigia 5 giorni, per neutralizzare l'effetto di questa restrizione di beneficio, i medici avrebbero potuto benissimo elevare cl i uguale periodo la durata per tutti i casi d'invalidità temporanea. Questo è vero, e noi per le zolfare della Sicilia abbiamo affermato elle la (1·odemrJno disonesta sia appunto quella per mezzo dell,a quale i signori medici tendono ad anticipare gli effetti della modificazione della leg.O'e aumen• o ' tando nei loro certificati almeno di cinque giorni la effettiva durata' della .invalidità. Ma. noi osserviamo: se finora si è potuto constatare che .una parte degli infortuni denuncia.ti' rimane in franchigia. (per le zolfare circa il 12 OtO), deve .-tmmettersi, che questa parte riguardi i cast osservali da medici scrupolosi e quelli dipenrlenti da oµerai che essendo interessati a riprendere il lavoro nella stessa industria dove vennero colµiti da infortuni lievi, non trovano conYenienza a procurarsi lavoro altrove durante il breve periodo di prevista o pretesa invalidità. In vece. con·1a disposizione dell'articolo 6 ùel disegno di legge sotto esame del Senato, i medici, per i ca i. dei quali ci. occu- . pia mo, non sarebbero costretti ad elevare di cinque giorni il periodo di reale durata d'invalidità al lavoro, perchè basterebbe la generosità di un giorno o due per farne indennizzare sei. Dunque, data la maggiore facilità del compito (o della frode) devesi calcolare un aumento anche per tali e.asi, se vuolsi stabilire una pre~unzione che non debba presto smentirsi dai fatti; e noi resteremo vicinissimi alla realtà prevedendo fin da ora che le modificazioni dell'art. 9 della legge vigente, aumenteranno complessivamente del 20 OrO l'onere attuale dell'assicurazione, anzichè del 00, come ha calcolato il Sote e dE.l 19 come ha calcolato l'ufficio che ci ha favorito le notizie sopra cennate. Or è certo che l'industria zoHifera siciliana è quella maggiormente interessata nel previ tì aumento di onere: perchè verrebbe a ostenere da sola circa la decima parte cl i tutti i. ·premi da pagarsi in It,alia per l'assicurazione degli opel'ai delle indìlstrie. Pertanto gli indust1·iali siciliani hanno più che diritto, quasi obbligo di avv~rtire, men:re st è ancora in tempo, nello interes:se degli stessi , operai. che. la loro indu tria è minacciata seriamente dalle conseguenze finanziat·ie della legµ:e sor,iale, e che.se ne pregiudiclwrebbero le sort: future se fosse.ro attendibili i calcoli del giornale mi- ,, htn<' 'e. Le ragioni della gravità àel danno pi<evi to, elle viene a· tabilire uno stridente contrasto col beneficio elle si vuole arrecare aµ-li operai, per le zolfare sic i liane sono varie, ed è qui necessario esamina1·ne le principali. I. Il rischio relativo al lavoro delle miniere di zolfo, è dei più alti, in rapporto a tutte le altre industrie italiane; e per giudicarne basterà sapere che comincia a non bastare la misura del premio cli assicurazione al ,13 pe1· mille dei salari, per COJ:Jrire le indennità e le spese di amministrazione dell'Istituto assicuratorè. Infatti, prendendo la statistica dell'ultimo anno per il quale si abbiano dati qua i completi, c·ioè quella del 1901. troviamo: che furono 1'16 gli operai lesi con 3,6ù morti sopra 1000 operai occupati nell'industria; clrn i casi seguiti da morte costarono di sole indennità il 24,81 per mille .-ni salari, quelli seguiti da inabilità permanente il 7,43, quelli con sola invaliditA temporanea il 5,H; complessivamente. (salvo aumenti per revisioni di giudizio e pe~ i casi dei 1 1 nali manca ancora l'esito definitivo o '1 • ' che sono in contestazione giudiziaria) per sole indennità L. 87 Jj8 pm· ogni mille lire rli salari, contro ole l2,3o che e ne calcolano in rapporto ai. 10'.)~l oper~ti-tipo sulle medie di tutte le industrie. 'on l'anment0 previ ~to nel 25 per cent.o dell' attuale SJ!èSa, citlcolato al -13 per mille. si a,ndrebbe all'enorme mi ura del 5,t per mille, cui è da . aggiungere per lo meno altro due ver mille di altre spese: medico, medicine e tenuta dei libri presc~itti dalla legge. -U. Nel!' industria zolfHera (esclusa la grande industria di recente-incremento nella quale preYale eccezionalmente il capitale d'impianto finchè non sia ammortizr.ato) il capitale di esercizio rapp1·esenta in rned ia il q uar;to dell' ammontare annua lo della in ano d'opera ; cosicchè le spese ine - renti all' assicurazione fra bre,·e rappresenteranno "il 22, ,1() per cento (di.co meglio lire ventidue e cente ·imi quaranta per ogni cento lire di capitale di e ercizio) cioè L. :?I.GO per premi e_ L. 0,80 centesimi- altre sp<'SP. Infatti, dafa una zolfara nella quale si paghino lirn 100,0011 di mercedi, i premi per assicurazione e per altre spese ammonterebbero a lire 22400; e queste starc::bbcro in rapporto a sole 100 mila lire di. capitale necessario pei· sviluppare le anzidette .j.QQ mi.la di mano d'oper:1. Occorre qui chiarire qnesta condizione speciale per farci bene comprendere. r ella inrlustl'ia zolfìfera il lavoro princiQale è c1uel10 del la estirpazione del minerale e del tn1.sporto cl allo interno alli> esterno: 1na questo lavorn non è illi111itato. non si puù ra1~lo dipendere dalle b1·accia, dispo1ùbili, dai mez,,i di rraspo1·to e dal capitale 1wr pagare tal i :pes8: in vecé quasi dapertutto l'estirpazione vienP proporzionata ai mezzi di fusione, (C:alcheroni, forni <i il l, apparecclti rl i L'usione a vapore) i qtrnli alla loro volta sono li111itati rlalla superficie me.c,sa a dispo Ldone del l'inrl ustriale per lo svi-
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