Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 4 - 28 febbraio 1903

• • • 11 } RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALJ 99 tcressi degJi intraprenqitori, permette all'operaio di lavorare il filo, il lino la seta, i metalli, senza_ a,bbanùonare il suo villaggio, e <li accumulare così i.salari dell'.intlustria coi piccoli. profitti dell'agricolturtL, v'è più vantaggio a stare sotto il tetto paterno che :Ldemigrn.- 1·0 verso quelli che noi clL.iamiamo con Ull eu'femismo t centri di popola;::ione, e che non sono che delle vo1·agini in cui la popolazione è inghiottita, (l). Così bisogna u.spett:Ìrsi, sotto il regime della. celerità, del buon merca,to e della garanzia, di cui. le :stnule ferra.te sono· gli energici a.genti, di vedere le popolazioni disseminarsi su tutta l'estensione· ùel territorio, e, per conseguenz;a, l'importanz~ politica clelle città ridursi, a profitto degli abitanti della, campagna. " Che il buon mercato venga, che la, circolazione si n~golariz:li, che la ricostituzione clelhL i:;ocietà si operi, ~he Parigi .... si sguan1iOwen, sulla riconcìlia,zione ùell'indust'ria e dell'agricoltura, e '::mll'interpetrazione della vita urbana e rurale, non abbiano avuto se non il torto di esi:;ere state ~ormulate prernaturam·ente. I. La decantrallzazlone urbana. Una, 'ùelle caratteristiche essenziali dell'epoca mo-· denrn, e, particola1~mente del XIX secolo, è la centralizztLzione: centralizrnzionc politicrt, con la formazione dello sfaLto horghese e la ,;ostituzione delle nazionalità; cciitrali-:-~~adoncc ononiica, 1:011 la centra,lizzazione dei !:a• pitali. e ùelle forze ùel lavoio; i.ç.fine, per consegue1fztL necessari a, ccntrali;:;ra:·ioneiirbana, con la moltiplicazi0ne delle grnnùi città, sedi di ir1dustde e di governi. . Come scrivevano i De G-oncourt in Cl~arlesDemailly, ·' tutto precipita nella centralizza,zione, nella formazione · di grandi e di piccole ~a~ sca, e voi vedrete che ca.lcolo sbagliato hanno fatto col oro che, nel 1842, decretarono quest,1 rete cli strade ferrate, e qual debole pe ·o sarà nel destino del paese la ca.pitale de.Ila Fra,ncia, ,,. Sottoscriz:ioni s11ontanec pitali. La· vita, moderna Vù, da,ll'aria libera della vita agriçola, alla vita conceutra,ta, alla vita a ::;edere, alla vita, a,l gaz, :il carbone,alla vita nutrita con un"alimentazione falsificata, sofistica, inganlÌ.utri.ce, .tnt_to al contrario delle condizioni normali rlell'esser fisico ... ,,. Niente di più raziona1 e certamente che queste previsioni, e, intanto, i fa,tti harjno loro ùato, o ::iJrneno, sembrano, aprima vista, aver loro du.to, I a, _più formale e la. più splcudicla ùelJ:e ::;mentite. E nello stesso tempo che c1uesti inconvenienti della ipertrofia delle città si sviluppanò le nascit 0 , non meno derivate clal-- la centralizzazione. capitalistica che fa il vuoto nelle campague, e dalh~ centralizzazione g·overnat.i va che toglie ogni.iniziativa ai gruppi locali. Infatti, è precisamente uelPepoca in cui Proudhon pubblicav'a il suo li.- hro, che la creaziouedelle i:;trade ferrate nei pa.esi nuovi o arretra.ti. lo sviluppo dei trasporti. per mare, la concorrenza dei grani russi, indiani. e :-tmericani, determinava- '110 la crisi agri.cola, e che, i.11 conseguenza clell'ab-_ l11d11stria.lc : Cari miei.')-lo qui da firmare uu iudiriy;zo di devozione a Sua Maestà l'Jmperatore a nome vostro: ma no1nbisogna che diciate che siete stati costretti a firwarlo percl1è voi siete pienamente liberi di Rcegliere tra la firma e il licenziamento. Così si vede, in tutti i paesi, delle] contro corr~ti; che si .manifesta~o nell'opinione delle per.: :,;oue, come:'-nella pratibassarsi dei prezzi e dei sa.lari: !:i po_polaz;io11e delle campagne si trovava più che mai costretta a emigrare veYso le città e a,d ingross:tre J'n,nnata cli riservn, (lei lavoro industriale. Cosi, durante il periodo ùi nrùa.ui.:1.z~L:t.io1e1ecli <.:011tralizzazione crescente, che seg11rLla :6.ne de] XIX. ::;0colo, i socialisti o i riforrn:ttori ::;ol'.i:1i1che continun,no :t predi.care il ritorno a,i catnpi. - come 'l:olstoi, Ruskin William Morri.::; (2) - :t_ppaiono come dei puì-i utopii:;ti, ·che non tengono alcurt conto delle realfa e ehe vanno ùirettameute incoutro alle tenùen:1.e pit\ evillenti delb· evoluzione sociale. . . Noi ci proponia,mo perta,ito ùi ricercare ::;e noH \"i ha un principio di verità. in tLueste profezie e ::;e le vedute di Proudhon, di Pecquem·, th :Fourier, ùi Rol>ert (i) Proudhon; Rej'ormc i,. opél'er rlans t' cxpl oitation ,/es r>hemins de fer. Oeuvres complètes T. XII pag. 293. P~rig-i. Librairie internationale 1868. (2) Vedere specialmente Tolstoi: (Ju,e Fairc t Traù. fr. Polon- &ky e Debarre. Paris. Saveue 1887. - Ruskin. Generat stcite1tient.s explaining the nature and poar'J)oscs qf St- Ceorge,._ Gaild, G. Allerr, 1882 - Morri1<. .\'elr., .(1·0111 Nn1i1/wrcnr ((f), R[io<·I!of Rest. [1 ondoq. I90t, (Nene &luhlichte,· di Vieuna) CfLc' legli nomini d'azion~. '.Pur conservando i va,nta,ggi <l.elln. centralizzazione politica, si preconizza e si sviluppr1 l'autonomia dei c:e1t1ri secondari. Pur riconoscendo la necessità, <lella c.;e.ntralizzazione per certe industrie, numerosi sociologhi, e, per esempi o, Kropotkine, in F-ielcls ]?actores.ancl Vorshhops; citano una quantità di fatti in ~1ppoggio cli questa opinione che ìLltre branche potrebbero essere decenkalizzate e ~tssoc-ia,te, o riassociate' :Ll lavoro agricolo. [n:fine. pur avendo la convinzione che l'esodo rurale, l'emigrazione delle cam}lagne verso le città risponda, itttualmellte, a delle uecessittL ineluttabili, e che c:reanclo lol'o artifi.cia.lmente degli intralci, sarebbe condannare po_polazi.oni inti.ere alla pit'1 miser}1bile delle esi- :-;tenze, è :permesso ùi. clorna11dare se l1uesto movimento cli. centrn,lizzazione J1011 si avvicini al"suo termine, e se J"(Lccresei.mento delle po_polazioni urb~ne, nei. P*1esi più ,,va11r.rr1-i.n,on· g;iung-_er~Lpresto al punto di saturar.ione. Certo. t; tiff1nrn·p pel'il'oJo:so fai' <1elle prNli.zioni i 11 •1uesta materia. Al p~·i11.<p:io del XIX ::;e<;olo. ·Hu.me, nel ,mu ::;aggi() On the Pnpulo,isness of' Ancient Natinn.c;; valutavi la popo- }a,71ionenii11ilna cli C:1,rtn.g-ine 1 Pechi1~01 Costantinopoli,

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