RIVISTPAOPOLARE DI .POLITICA LETTERE-ESCIENZE SOCIALID~ttore: D.r NAPOLEONE COLAJANNI (Deputato al Parlamento) Esc'e in Roma il 15 e il 30 d'ogni mese I TAL I A : anno lire 6 ; semestre lire 3,50 - EST ERO : anno lire 8 ; semestre Un nlllllero separa,to Oent. SO lire 4,50. • --& Ammlnlstrulone : Via Oampo Marzio N. 43. ROMA ~ AnnoIX. N.·4 Abbonan1ento postale Roma2, 8 Febbraio t 903 SO:M:~HI01 Noi: Gli avvenimentie gli uomini: (Il discorso del mm1stro della guerra e la nuova legge sul reclutamento ..:__Discussione anti-militare al Reichsrath austriaco. Anche i croati contro le spese militari insopportabili! - Per la bonifica dell'Agro Romano. - L!. teologia di Guglielmo IL Babel und Bibel. - La questione del Vene- · zuela. -=- La colonia inglese del Sud-Africa. - La teoria della violenza e le gesta degli Hapaches a Parigi. - L'educazione alla violenza in Inghilterra). - On. Roberto Mirabelli: Il problema militare nel Parlamento italiano. - E. Vandervelde: Il ritorno ai campi. - Pompeo Volajaooi: L'equità delle eccezioni nella legge per gli infortuni del lavoro. - Dott. A.Vacirca: Rassegna agricola economica tL'assenteismo e i contratti agrari). - Prof. Mario Pilo: Stelloncini letterari. - RivistadelleRiviste: L'Esercito e lo Stato (Die Zeit). - Il Maroc,co, i Mori e le Potenze (Fortbnightly <J(eview). - La questione irlandese (Européen). - La Germania e le sue colonie del SudAme;ica (Tbe North ..American Review). - Pensioni abusive (Econ01nLsla di Firenze). - Pierp:mt Morgann .(P all Mall D.{agaz.ine). - Recensioni Illustrazionni el testo. GLI AVVENIMENTI E GLI .UOMINI Il discorso del n1inistro della-guerra e la nnova l.;g·ge sul reclutamento. - Se il ministro della marina, on. Morin, nell' ultima discussione alla Ca~era sulle spese militari è stato, a dir poco, molto im prudente ... per un Ministro ,degli esteri, per quanto interim, di uno stato, poi, della Triplice: il ministro della Guerra, on. Ottolenghi, ha fatto anche più cattiva pruova, perchè col suo discorso ha dimostrato quale e quanta- sia l'arroganza nonchè l'ignoranza dei militaristi quando devono trattare qualcosa che vada un momento fuori del seminato della caserma e del campo delle manovre. Il ministro della guerra Ottolenghi che era stato annunziato, quando salì al potere, quasi quasi come una rivelazione, o, per lo meno, come un uomo saturo di modernità, al fuoco di una seria discussione ha mostrato di essere lo ste~so preciso cliché di coloro che sinora sono stati comandati al ministero di via Venti Settembre. La Nazione Armata come lo vuole la democrazia italiana, e come precisamente la volevano Cattaneo é Mazzini che con Garibaldi certo non aspiravano a Novara, a Cus'toza, a Lissa, e, dopo quarant'anni di incessante organizazione, ad Abba -Carima,: la Nazione Armata - secondo il Ministro della guerra - non sare bbe che un'accolta di gent~ raccogliticcia, senza· ca po nè coda, una specie• di guardla nazionale, insomma: la · nazione inerme o quasi. Per avere la nazione armata . . . come l'ha la Svizzera, bisognerebbe essere degli svizzeri.. ...... non, come noi italiani, dei selvaggi microcefali del centro dell'Africa; e co~clusione : se si vogliono delle riforme - sempre secondo l' on. Ottole:p.ghi - bisogna invece aumentare il bilancio della gue:nra, magari stabilendo la famosa tassa militare sui gobbi, che l'on. Ottolenghi non ha il...... coraggio di presentare - brutta confessione' quest(t ! - ma che acqoglierebbe a braccia spalancate se qualche eroe di deputato aves§,e quel coraggio per lui. , · Questo pel discorso. · Quanto al nuovo progetto di legge sul recluta.mento dell'esercito presentato dall'on. Ottole~hi, il medèsimo è la ripruova che quanto a idee, diremo così in arretrato,• ' non è stata certo la parola ha preso la mano al ministro nel suo discorso, ma questo è stato propr.io il :riflesso del suo pensiero, che, poco su poco grn, è quello di tutti i ministri della guerra che si sono sue-· ceduti nella cattedrale di Marte. Oltre che col nuovo progetto si restringerebbero ancor più i diritti alle dispense dal servizio militare concessi nel passato, per non turbare troppo l' organi-. smo della famiglia - per cui si è tanto meticolosi dei progetti anodini pel Divorzio, quando torna comodo - in esso viene codificata la militarizzazione dei ferrovieri, dei tramvieri, dei fornai, dei macellai, etc·., e, in conclusione, di tutti gli operai che volessero valersi della libertà di sciopero sanzionata dal Codice Penale. Basta leggere l'art. 31 del progetto per persuadersi che le nostr,e non sono delle esagerazioni. " Art. 31 - I militari in congedo ascritti al servizio " attivo od alla riserva, possono con decreto reale es- ' · " sere chiamati in servizio attivo• in totalità, ovvero in " parte, per classi, per arma di is·crizione o di prove- ·. " nienza, per corpo, per specialità di servizio, p'er di- " stretto militare ed anche per comune o per precetto " personale ; tanto per la istruzione loro, quanto per "rassegne, per ragioni dr ordine pubblico o per even- " tualità, quando il governo lo giudichi opportuno. ,, Non si potrebbe essere più espliciti nel tagliar corto ad ogni questione, più o meno sottile ed elegante, sui richiami di classe. Non soltanto si potrà richiamare per collettività :rp.aanche pe:i. gruppi e gruppetti, e. magari anche individualmente. • · Date un articolo come questo in mano dei _nostri militarizzatori, e vedrete l'Italia trasformata in una caserma tn cui si :finirà col mangiare, col bere, col· dor-
RIVISTA. POPOLARE DI· POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALI mire etc. a suon di tamburo, come nel Paraguay, a -tempo dei gesuiti, si faceva a suon di campana. . Quanto ai milioni necessari a provvedere in caso di certe chiamate, la questione la risolverà chi dovrà provvedere anche quelli che.occorreranno per compensare le famiglie dei richiamati in ragione di 40 oppure 50 centesimi al giorno per le mogli e i figli primogeniti orfani di madre, e di 20 oppure 25 centesimi al giorno pei figli inferiori a 12 anni, o di età superiore inabilitati al lavoro. Discussione anti-militare al Reichsrath austriaco. Anche i croati contr·o le spese utilitari in- . soppo1·tabili % -'- Mentre alla Camera italiana si discutevano le spese militari, nel Reichrath austriaco, proprio sulla legge sul reclutamento dell'esercito, avveniva una burrascosissima seduta, durata nientemeno che 15 ore. Il socialista Eldersch che ha parlato contro, non ha avuto peli Sù.lla lingua, e tra le altre ha detto: "Uno degli argomenti messi avanti per giustificare " le esigenze militari è quello della posizione della mo- " narchia come grande potenza. L'Austria però, causa " la meschina politica dei suoi statisti, non occupa più " la posi~ione di grande potenza. Nel concerto europeo " l'Austria è soltanto una comparsa con la trombetta I l " tanto per far rumore ,,. Queste parole hanno provocato un vero successo di ilarità. Entrato poi a parlare della ridicolissima disciplina ferrea militare austriaca, e raccontato che il generale, Golgoscki· aveva persino ricusato al riservista Liebhart il permesso di recarsi a vedere la moglie al letto di morte, è stato interrotto dal socialista Pernerstoffer che sapendone dell'altre sul conto di quel generale non ha potato a meno di grìdare, con quanto fiato aveva jn gola, che il Golgosski era effettivamente un miserabile cane, un mascalzone,una bestia in forma umana, una canaglia infame, un miserabile farabutto. Pernerstoffer è stato richiamato all'ordine dal President~, ma Eldersch non ha fatto che confermare le parole del collega, aggiungendo anzi che quel generale era " uno dei più infami mascalzoni che sieno stati mai " in Austria ,,. E persino il croato Bianchini - sotto un altro punto ·di vista - ha dichiarato " che i croati non possono '" sopportare 1?,lteriori aggravi militari ,,. E questo pro- :prio mentre l'on. Zanardelli affermava alla Camera che negli altri paesi non si erano fatte mai, nemmeno dai -socialisti, proposte di riduzione delle spese militari! Alti-o che socialisti! questa volta sono scesi a tirar -contro lo stesso bersaglio persino i croati! . Per la bonifica dell'Agro Romano. Alla Camera è cominciata la discussione per le modificazioni ed aggiunte alla legge del 1883 relativa alla bonifica dell'Agro Romano. Noi di questa nuova legge non siamo troppo entusiasti perchè sfiora appena il gran problema, perchè rende soltanto un po' più seria la minaccia di espropri, e perchè, per la povertà dei mezzi disponibili, è troppo limitata, e quindi tutto fa prevedere si risolva in una seconda delusione; ma ciò nonostante facciamo gli auguri più vivi che nossa giungere ·'in porto tanto più che l'on. Baccelli hn. dichiarato nel suo discorso 'che questo suo progetto non segna certo le colonne d'Erc.ole nella soluzione del problema. Per quanto piccolo sarebbe sempre un -passo di più verso la soluzione che un giorno o l'altro s'imporrà ai nostri legislatori che dovranno persuadersi della necessità dell'impiego di grandi ca pitali, e quindi di eroiche economie sulle spese improduttive, se davvero vogliono finire di cànzonare il popolo italiano con le promesse mai mantenute, e ottenere, dei resultati positivi e nell'Agro Rò.mano e nel resto d'Italia, a prò dell'e~ conomia nazionale. ... La teologia di G-uglielmo Il. Rabel und Bihel. Il Gennaio scorso il celebre assiriogologo Delitzsch invitato dalla Società orientale tenne una conferenza dal titolo Babel und Bibel nella quale provò che le origini del monoteismo nell'Assiria dovevano ricercarsi,e criticò il mistero della rivel1_1zione, e dimostrò tutta la parte leggendaria dei dieci comandamenti. Alla conferenza assisteva l' imperatore di Germania col suo cancelliere e con i suoi ministri, ed il ca po dell'impero ebbe parole di felicitazione e di entusiasmo per il conferenziere. Nell'esprimere codesto sentimento Guglielmo obbediva essenzialmente alla sua natura impulsiva, ed estetica. Epperò lo scandalo suscitato non tanto dalla lettura sibbene dalla imperiale manifestatione fu enorme nei circoli politici della Prussia. Ad ogni modo l'imperatore si ricordò di essere re di Prussia, e....... tornò indietro, scrivendo in questi giorni una lettera all' ammiraglio Hollmann, nella quale non risparmia un rimprovero al Prof. Delitzsch, che ha voluto con(ondere la storia con · la teologia ed afferma solennemente la fede nella Bibbia così come la ebbero Guglielmo il Grande, Bismarck e Moltke. " Per me; io giungo a queste conclusioni: 1) Io credo " ad un Dio unico 2) gli uomini hanno bisogno di una " forma reale - per predicarla - della divinità 3) " questa forma è il vecchio testamento. " La Religione non è stata mai obbietto della scienza ' " come quella che le sue radici ha nell' anima e nel " cuore umano ! GUGLIELMO L R. In fondo nella vita del Kaiser questo tornare indietro non è. molto raro, data, come ognuno sa, la estrema impulsività del suo terµ.peramento. Infatti non ha egli moderato i.l suo entusiasmo per il pangermanismo? non ha egli avuto due periodi, 'di caldo e di freddo, per la conferenza sulla protezione del lavoro? E nella stessa politica commerciale non ha ora inneggiato agli agrari, per rompere il giorno dopo ogni compromesso? ) Così questa volta Guglielmo si è ricordato di essere il Summus episcopus della Prussia, e qualcuno gli ha ricordato le tradizioni prussiane. Dall'altra parte il sovrano incoraggiamento dato alla propagç1nda del Prof. Delitzsch non poteva non preoccupare gli stessi ministri, che le condizioni del paese governato conosco'no. Quindi la'lettera all'ammfraglio Hollmann costituisce un avvenimento politico e.d è stata forse una necessità di governo_: ma, in ogni modo, con essa l'imperatore di Germania, proclamato spirito libero ed indipendente, si è dich~arato uno stretto conservatore. Quest'ultima manifestazione teologica dell'Imperatore di Germania, quali che abbiano potuto essere i moventi politici che la determinarono, è in armonia con quel suo carattere medioevale, che venne rilevato bellamente in questa Rivista dall'illustre prof. Sergi. -¼- 1,a cpaestione del Venezuela si è risoluta con uno spaventevole insuccesso da parte delle potenze europee, che hanno dovuto contentarsi di qualche promessa '
,. .. • RJVIS'tA.POPOlARÉ DI Ì'OLITiCA., LJ!f'TERÉ È SCIHNZE SOCIALI 87 nonchè di un giucli'.1.;iOa.Ha Corte dell'Aj:L - riducendo og·ni pretesa, togl ienc1o ogni autorità al blocco. E tutto ciù per u11'intervento piìt o meno larvnto cl.ep;li Stati Uniti. Infatti l'a.rbitro della eoutesa è ::;tu.toil signor Bbwe11, non perchè tale fosse stato liber:uncnte definito dn.lle parti, 1Ua perchè così era necessario per evitare un grave conflitto con la republica ùeJle stelle. La <] u.ale h:t trovato ed. ha saputo sfruttare l'occasione per rafforzare una politica cui, senia eq nivoci, già si è data. Non è Llll mistero che gli Stati Uniti voglipno per mezzo della dottrina di ]\fonroe, ridurre l'America l::itiua alla loro dipendenza politica ed econom.ica. .Ma anche la Germnni1t hn, fondate molte speranze coloniali sull'America meridiouale, e qui ancora una causa dell'antipatht tedesco-n,mericana. (l J 1fa fra gli uni e gli nlt1•i noi, 0l1e n,bbiamo laggilt i veri interessi, dovrern mo hen prepar:tre la difesa. svaa.1, anzi pare che comincino proprio ol'a. È un fatto, . piacevolissimo se vogliamo, ma al quale però il ·governo [nglese si doveva aspettare. Data la condizione di cose Cl'enta al Transvan,l dall'esito della guerra, era inevitabile che venissero nl pettine molti nodi che la gnena aveva impedito si vedessero. L'idea di Chamberlain e della massima parte delli Imperialisti Inglesi era, all'apertura delle ostilità,• il predominio della schiatta Anglo-Sassone su la schiatta Ohmdese; dopo la guerra, il predominio ed il mezzo di esp,tusione della razza bianca. su 1~ nera. La questioue delle miniere d'oro e delle miniere di diamauti era già. acuta prima. della guerra. I Cafri facevano agli Europei una terribile concorrenza limitata soltanto dallo stato d'inferiorità assoluta- in cui le leggi e più le consuetudini delli abitanti dell'Orange e del 'l'ra,usvaal tenevano codesti pericolosi antagonisti. La legge delle due Repubbliche che proibiva l'immigraCosicchè l'insuccesso odierno, se ·per l'Europa è cn.turn cli a1~rnrezza, per noi dovrebbe esser ragione clipreoccupazione Alla Camera. zione Cinese, Indiana e Negra nel territorio era una garanzia di lavoro per li operai bianchi. D'altra parte li Orangisti e i Transvaliani che in origine - per parare alla bancarotta dello Stato - avevano fatto appello ai capitali ed alla emigrazione Europea, avevano imposto tali leggi su li stranieri e tasse e difficoltà alla libera. espansione dei Bianchi non Boeri, che l'emigrazione n'era scoraggiata ed i capitalisti delle miniere salutarono con gioia lo scoppio delle ostilità perchè, loro, volevano dire la liberazione dai freni imposti dai Boeri e la libertà dello sfrenato sfruttamento dei lavoratori. In fondo la Germania tentò la dimostrazione navale per la, sicurezza economica di un grande istituto di credito berlinese, e l'Inghilterra. corse accanto alla sua rivale per ragione eminentemente politica. l danni riportati dei connazionali e non risarciti non erano, dunque, che un formale pretesto. In.fatti la Francia a.veva anche ::;imili rimostranze ùn. fare, e non mandò navi. Qnale fu il criterio che spinse l'Italia ad unirsi con la Germania e l'Inghilterra? Porse, il consiglio disinforessato dell'alleata., ovvero nna leggerezza clel goYerno? Uerto quelli essendo j_ nostri interessi neil'America del Sud, e tali essendo i propositi c1egli Sta,ti Uniti, e le tendenze tedesche un rafforzamento della dottrina di Monroe, come, del resto, è risultato c1alla Ancora una volta i guerrafondai schiacciano col proprio peso la voce del buon senso. · È opportuno notare - per debito d'imparzialità - che la vittoria dell'Ing·hilterra rappresentava per loro, dopo codesto vantaggio, anche una. diminuzione dei loro utili, perchè la tassa su le miniere d'oro e di diamanti che ha vigore nello Stato e Possessioni Inglesi è tripla di quella che esigevano e d'Orange e la ~-epubblica del ( Uomo cli Piè tra di Milano) odierna conclusione del dibattito, una diminuzione di prestigio innanzi a tutte quelle indisciplinate repubbliche (i giornali di vVashington affermano che nessuna altra nazione tenterit, un blocco sulle coste americane) ra.ppresenta per l'Italia un danno inca.lcola.bile, SLll quale dovrebbe e·ssere richiamata l'attenzione dei governanti. Ma ....... Ad ogni modo, prima di_mandare le navi sulle coste del Venezuela, bisognava ben meditare; hen considerare e ben prevedere ........ • I ,a colonia inglese del Sud-Africa. - 1 grattacapi dell'Ing·hilterra per la sistemazione del Sud-Africa non sono terminati con la fine della gL1erra del Tran- (1) I nord-americani si sono gia ingelositi dello sviluppo della colonizzazione e del commercio dei tedeschi nell'America del Sud e specialmente nel Brasile. Contro questa invadenza germani~a in nome della dottrina di Monroe ha gettalo un grido di allarme il Bonsai nell'autorevole Nodh Anie,·iccrn Rivicw di Gennaio. riscuotevano lo Stato Transvaal. La questione neg-ra sarebbe diveutata, ora, una delle più gravi del paese, se i Randlords, come sono chia.ma.ti i milionari possessori delle miniere, non l'avessero convertita, a tutto loro profitto, in una questione Cinese. A chi guarda un po' addentro agli avvenimenti dél Sud-Africa appare lumin'osamente che il viaggio di hamberlain al Capo è stato, nei suoi principali resultati, un bel fiasco. · Molti dei membri influenti dell' Afrikande-rbown,d sono morti sul campo; molti altri vivono all'estero: ma la possente organizzazione separatista e nazionalista ha avuto la forza di impedire che fosse sospesa la Costituzione al Capo, come i fautori dell'Imperialismo voleà vano; i Boeri sono pacificati e si son rassegnati a subil'e la nuova situazione che li fa sti.dditi Inglesi, ma non tutti hanno rinunziato alla spetanza del predominio per la loro nazionali.ti. Sul campo sono stati sfortunati, ma restano a loro altri mezzi di lotta, e questi •· .
Rl,VlSTA. POPOLAlUJ. Dl POLl'tlCA, LE'MER/i 2 S,CIENZESOCJAJ.,J t sono loro offerti da quei milionari stessi che urbrono Eureka 1-1,lldaichiltra,zione di. guerra, e cn,nta,rono l'Osan- • nah ai vincitori. Chamberlain voleva. con trarre cou questi. milionari un pres~ito a beneficio del Transvaal; essi non hann~ concordato altro che per m.eno della metà di quello che egli chiedeva. Chamberlain aveva invitato codesti milionari a servirsi della mano d'o1)er1-1,Europen. e scartare C(!mpleta,mente la mano d'opera Negra. Nel pensie.to del ministro Inglese il •rransvaal era diventato una colonia come -l'Austra.lia, la Nuovn. Zelanda, il Oanridà ~te., aperto 0:lla emigrazione hin.nca ed offrente alla madre patria uno sbocco d' nom.ini e di prodotti ed un me,1zo di proficui traffici. Alla 'seconda richiesta di OJw.mberlain i randlords non ·hanno detto di no; soltA.nto alla, ma.no d'opera Negrn, hanno sostitt1ito quella .... Cinese. ' .Per chi non· ignora H sistema di vita dei Cinesi ed i contratti che essi sogliono fare quando nssumono la,- vori in grande, è chiaro che Chamberln.in è stato n.trocemente canzonato. I Cinesi lavorano in grandi squadre sotto l' immediato comando, la dfrezione e la sorvcgliitnza. di capi del loro paese e di. loro fìdi1cia. Questì capi s'incaricano del vitto e del vestito dei loro sottoposti i quali, a loro volta, esigono solta,nto tre cose: 1·iso e the tre volte)t.1 giorno, un bagno tutti i giorni, ed il trasporto del loro cadavere in Oinn. se muoiono n.ll'estero. La seconda condizione, per esempio, parve grave agli Americanj quando fu costruita la Pacific railroarls perchè in molti punti. del paese l'acqua mancava, e perchè, costruendo la linea, li operai a.vanzavano di più in _più; è inyece di facilissima concessione e di nessun costo nel Sud-Africa . dove il Vaal e l'Orange offrono acqua corrente n.l lavoro delle miniere ed ai Cinesi 'che voglion pigliare il oàgno. 11 Cinese non si. preoccupa molto d.el <love e come abita. Egli sa che dov'è non 1·imarri1 mai per tutta la, vita. Anzi, genemlmente 1 s'ingaggia per la durata di soli cinque anni e non porta rrfai seco In, m.oglie e la famiglià. Il suo bagaglio, una beli.a collezione cli scatole ln.ccn.te, assai grn,ziose A.nche per i più poveri, occupa poco posto, e lo incomoda poco i donne su una. stu.oia che porta sempre sempre seco e g~i basta una. capanna· che, all'occorrenza, sa costruirsi da sè con fango secco e paglia. I rifiuti degli Enrop'ei forma:10 1n, delizia dei suoi pasti; le UOVAm. are~, la carne più che passata, son per lui piatti succolentissimi; è sobrio, non beve, per natura è fortissimo e straordinariamente resistente alla, fatica. Si capisce che la.ddove all' Eur.opeo non bastano, per vivere alla meglio, nove franchi (1) dove al Negro ne sono necessari tre, i.l Cinese con nuo e mezzo fa fortuna, ci vive e dopo,morto ha il gaudio cli farsi riportare a casa sua. I randlorcls, dunq ne, hanno lasciato fare a Chamberlaj.n tutti i be' discorsi che gH è parso e piaciuto di fii.re; ma in quanto a denaro hanno fatto a modo loro, e per lo sfruttamento hanno p.ensato che i Cinesi so11,0 il' popolo più adatto di 9.uesto mondo, per produrre e non guadagnare milioni. , Ma, ora, s'affaccia a tutti li studiosi di cose del SudAfrica ;una questione gravida di brutte sorprese per l'avvenire. Questa. I Boeri vivono nelle fattorie e coltivano la terra. (1) I commiss~ri Italiani per l'Emigrazione al Transvaal faranno bene ad informarsi accuratamente ed accertarsi del costo della vita nel Sud-Africa prima di dichiararsi favorevoli alla emigrazione. (N. d. R.) _Enrno e son rim,tsti agricoltori; ma le grandi città de, Transvaal e dell'Or::mge, Kimherly, .Johannsbour.g e le piccole cittii. del lVitu:atei·~rancl son piene di Europei che lavorrtvano alle rninicì:e, (;he JJon sono e non. po::;::;ono cs::;er:eagricoltori, che non po;:;:,;onodarsi u,<l.altr~ inùn- :-;trie percl1è 110.uce n.e so110 e che si troveranno pre- :-;tosenza lavoro i 11 n11 paese che t1011offre ri,:;orse, cleVfl,Stato ùn, lllHL guerra, lunga e spietata,· i.nclebolito e per n-wtù. di::;trntto. Questi Enropei cosa faranno ? Ecl a que::;ta si coHcga un'altra questione. , Le Jeg-gJ. Inglesi. riconoscono ed im11ongor10 parità di tratta.mento ai lavoratori. Negri ed. ,1gli Europei. I Negri. che fìn'oht la.vorarouo alle 1niui.ere, Cafri in maggior numero, s'adatteranno ,1, vedersi. supplantati dai Ci.uesi e quasi costretti a ritornare ai loro boschi nativi.? Non bi.sogn.a di men tic are che le popolazioni ùi. razza nera r-hc vivono intorno al Transvaal - dal qun.le i Boeri Je cacciarono - vedono di 1nalocclho gli Europei, sono arma.te di. fucili. e numerose. Quale sarà l'avvenire, con quella questione dei disoccupati che si complica, di questa, dei Negri? I randlords s' i.11teressm10 sol.tanto d'aumentare i loro capitnJi; Cham.berlai.n ha fatto ùei lunghi discorsi a base d'idealismo violento; nou è esagerato affermare che per l'Iug·hilterra, le difficoltà Sud-Africane cominciano proprio ora e promettono d'essere più increscio::;c e d.nraturc della guerra Auglo-Boera. La teoria <.leila dolenza e le gesta deg·li Apaehe!ii a Parig·i..- Di tanto in tanto appare nei giornali. un:t notizia h1:nttn, e brevissima,, che rimane senza commento o se lo lrn è nno dei soliti su la insufficenza della poli,dn, a reprimere le gesta dGi birbaccioni. 1.n realtìt il fenomeno procede da tale un'origine che la polizirt, per q nanto possa metterci. di zcl o e di buona volontà, 11011riLrncirt1 a sraélic::u:lo. .Jerj ernuo lt~ gesta c.legli Hooli_qans a Londra. Quest;i 11talviveuti, in seguito alla liberazione di Ladysmith e alla vittoria inglese cli JVIafeking, usc.irono in massa dal '\•Vapping, sce. ero come una band.a di. predoni in m.ezzo n.Ua folJn. e cla predoni. e da vn.nda.li agirono. Le donne furono oltraggiate, gli. t1omini feriti e clern):mti; q rLalche bottegn. fo sacchegg'iata. La gioi.a-del pubblico per le battaglie vinte, si converti.va in codesti esseri i11 m1à effervescenza di delinquenza. . Oggi sono gli .A.paches, a Parigi, che escono dai Joro quaÙieri. della Vi.11e.tte e ~di 1Vfe11ifmoutant e scendono a carnevalizzare la folla a fu.ria di bastonate, di coltellate e cli fnrti. Di tanto in ta,nto _per il possesso d.'una qllalunque Casque rl'or, ·o d'una Betsy abile a ubbriacare e svaligiare il cliente accadono tanto fra gli. Hooligans quanto fra gli Apaches. delle ferocJ. bottiglie. La polizia arriva, sempre a cose fatte; raccoglie i morti e porta in prigione i feriti. Poi tutto ritorìia al suÒ stato normale ~ È normale? - Il fenomeno.perdura. A bre- vi intervn.lli le scene si succedono e si ripetono, identiche. Ora codesti Hooligans, codesti Apaches non sono i delinquenti pe' quali la società deve escogitare mezzi. di liberazione, a.i repressione e prevenzione meno ferod della 11ena di morte, dell'ergastolo o della clau-. strazio ne. Essi non sono, a.lmeno nella generalità, il delinquente nato, e neppure i.l delinq aente occasionale e passionale, 1wn sono neppure il delinquente abituale, recidivo e per il quale c'è o ci dovrebbe essere sem- ••
• • RIVISTA. POPOLAith DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALJ 89 pre l' attenuante- grandissima del v1z10 e del difetto organico; essi sono un. prodotto naturale, schietto, genuino della nostra educazione e della n;stra orga.n.izzazio1te sociale; ed è pur qnesto clte la. polizia non riesce a reprimerli. Codesti malfattori son.o il resùltato della educazione di violenza che è instillata uella nostra società, dalle teoriche e dai fatti attuali. . Il dominio, - l'esempio lo prova e la fìlosofi.,L individualista, che è in fondo la :filosofi.a,della 80cietà at-: tuale, lo afferma - il élominio spetta ai più forti. I più forti sono i più violenti. Questi 8O:n.Orappresentati, in alto cla tre tipi. Dal milionario, che con i trusts, il Monopolid, e la Borsa impone la propriajvolontn, e la propria legge; dal propaganù.ista èlell' imperialismo, pel quale sola ragione è hL•forza, ed è diritto ciò che h forza afferma, confermtL e mantiene; e dal militarista, che possiede fa scuola meglio organizzata per praticare ed insegnare la, violenza. In basso un tipo'~solo rappresenta i forti, gli aventi diritto al dominio, l'Hooligan, l'Apache. Le mostruose agglomerazioni umane delle grandi città, :favoreggiano lo. sviluppo di qhesti cancri della popolazione: . . dominio, alla vita quelli soltanto che sànno e possonp essere forti. I violenti. La nostra civiltà a bas~ di prepotenza e di violenza la ·nostra educazione volta tutta ad esaltare la forza non possono dare altri frutti, in meZiZOalla nostra società, che le associazioni di banditi pe' quali è ragione la forza e diritto la preda: gli Hoolingan.s e gli Apaches. E .finchè tutta la no~tra educazione non sarà basata su. principii diversi le polizie, ane.he le più zelanti,' nulla potranno contro i prodotti della educazione e della società attuale. L'educazione alla violenza in Inghiltei:•ra. - I nostri lettori conoscono certamente - tutti i giornali quotidiani ne hanno parlato - lo scandalo che fa ora • le spese di tutte le conversazioni' inglesi., - Un ufficiale del I regg. Graru1tieri della Guardia fu fustigato dai rropri colleghi, se ne ù.olse ai superiori;. la cosa fece rumore. Il colonnello, interrogato in proposito, dichiarò che ignorava completamente il'fat_to, ed in conseguenza _di questa sua dichiarazione è stato ora esonerato dal co- . mando. Questo il fatto ed in se stesso non molto interes- • ::;ante se non si prestasse a,d una serie di consideraz.ioni delle quali non vogliamo ;pl'ivare i nost:rì .lettori. La vita intensa del nostro tempo, l'industrialismo violen~o, la. sete sfrenata di g11adagno favoreggia.no l'incrudimento della lott:i. per la vita. J\filiona,ri in alto e Apac.hes in ba,s.·o souo due lati d'un medesimo prisma. Il desiderio di la,uti guadagni ammassati con poco lavoro, di vita comoda .sping:ono codeste ùue classi di uomini a cerca.re , ognuno nelhL propria . cerchia., com pagni e complici per lottare nella società e, con tutti i mezzi, riuscire i T gigli dell'innocenza che sono statigpiantati sulla tomba cli Kl'upp, sono inaffiati con molta cura, ma essi appassiscono sempre più. (I cltte oasi Nipr,resentano, l'uno il discorso cli Essen fcitto da Bulow, l'altro ·il discorso cli Breslavia fatto cla Ballcnstren. Sullci lombci è -cruto: Qw: ri,1osci Alj'eedo {(rupp). .Lascian;10 (la parte la singola,rità. di quel colonnelloKinloch il quale non sapeva che diavolo facessero i suoi subordinati nel reggimento. Egli è stato surrogato da l!'rancis Lloyd, uno degli ufficiali che coadiuvarono lord Kitchner alla pres<l 'il.i Kartoum nel 1898. E vincitori. E hL teoria e lu, pratica della violenza ril.:evono in codesta lotta., hL più solenne conferma. Come a.p_[)arelogico, al pensiero ~le'll'Europeo, inva.- clere un paese negro, massn,crarne gli abitanti e stabilicisi in ,luogo d.i questi; come appare logico acl un popolo più forte soggiogarlie uno .più debole; come appare logico cLndare in Cina e' rubare ai cinesi, le loro biblioteche, i loro strumenti. a8tronomici, i loro oggetti d'arte; come appare logico ai cc1pi dei tnists coalizza,rsi per rovinare i loro concorrenti più deboli; così ap~are logico_ al pens~cro degli A:paches - e i.Il base al. medesimo ragionamento degli. Europei: hçt J?iÙ cliritto chi ha ' . . più forza - discendere d:.ti loro quartieri nei boulevards pieni di folla, impadronirsi di ciò che possono, agire insomma' come il. conquistatore europeo agisce sul più debole, sul negro e ·sul cinese. Codeste agglomera:doni di :predoni sono un popolo che ha costumi, idee, ling~1a, morale diver8a. da, quelle clel popolo in mezzo al quale vivono: partono per.ò dal medesimo ragionamento che è base del reggimento .di tutti i popoli europei. - I-fanno diritto al benessère, al r ( Whare focob di Stuttgar<la). si dice che questo colonnello, educato alla scuola del Kitchner, ia molto ~Lvveduto e severo. La scuola del lord cli Kartoum meriterebbe da sola uno studio per conto suo. Infatti lGtchuP.r è noto nell'armata inglese per i sistemi cli violenza, i metodi brutali e i modi villani tutti suoi particolari, e, forse, un'altra volta ci capiterà l'occasione di trattarne a lungo . .Ma quello che non può essere negletto è lo studio del sistema in se. stesso. Se la baston~tura dell'ufficiale fosse stato un caso isolato, potrebbe passa.Te senza commenti; sarebbe uno di più frn i t,anti vergognosi casi della· vita, ma non indicherebbe altro che una manifestazione di bestialità e brut::dità ricorre;nte in. certi individui, a certi mo-. men.ti. La bastonatura, invece, ~ un uso radicato dà lunghissimo tempo ne' costumi. inglesi, e non nell'esercito soltanto. La verga incomincia a fare la sua apparizione nella scuola e segue il cittadino inglese al collegio, nella, università, all'aÌ·mata, in prig·ione: dovunque. Questo è il lato grave della cosa. Nel 1872 Enrico Taine, pubblicando un suo libro di studi ed impres_sioni su l'Inghilterra, faceva notare co-
90 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI • me l'uso della bastonatùra fosse comune nei collegi e fra scolari inglesi. Il faggùig, cioè la sottomissione dei. pit't giovani ai pilt · anziani fra i collegiali, e l'abitudine di quc::;ti ultimi di trattare come schiavi i loro compag,1i delle cl:1ssi inferiori, era ammesso da tutti gli 8tudenti e tollerato dn, tutti i preposti. all'educazione. Essendo un'abitmline illegale, le infrauzioni erano anche giudicate e punite con forme e metodi non contemplati da nessnn regola.mento universitario. E questo ::rn,rebbe stato il ca o meno censurabile della cosa, a,tto illegale poteva,, q nando che fosse, esser punito; invece, accanto alla bastonatura illegale, sentenziata da scobri su scolari c'exa, e soltanto da qualche anno è stata - uffi.cialmeute - abolit,L, la bastonatura legale, amministrata, dal Rettore dellrt Public School, dal Provveditore del Collegio, comandata da un consiglio cli professori, esegt1ita alla presenza, di tutti. Gli ufficiali del I reggimento <lelle Gt1ard.ie no1t hanno fatto altro che continuare la tradiz.ione imparftta n.d. Eton, a Cambridge, a Oxford., a Rugby, nelle scuole e collegi del regno. Uno di loro ha mancitto non alh tlisdplina, ma :tl regolamento dei rapporti fra ufficiali. e ufficiali. etl i suoi colleghi si sono riuniti a {;onsiglio, lo hanno giudicato, condannato e.... bastonato; proprio come quan<lo da giovani nelle università erano sta,ti giudicati, condannati e bastonati dai loro pttri. Ora tutti i giornali inglesi si oceupano della fa{;l:C1uh e citano moltissimi fatti cli consim,il-i brntaliti.L accadute in. questi ultimi tempi al I reggimento Granatieri clella Guardia, e se la pigliano tutti con quel povero Kinloclt il quale, in fondo, è l'innocentissimo capro espiatorio cli tutto un siste.µia. E, in verità,, Kinloch. ttou poteva fare ,tltro che quello che faceva; cioè chiudere un occhio e spesso tntti e due. E certo che egli pLu- n.on sapendo. - lo ha dichiarato e ci crederemo - <leH'nltimo cttso accaduto, ei·a però cognito di altri simili avvcnnti precedentemente, e se non aveva cercato ùi impedire che ~i ripetessero è perchè, anche '.se ave:sse voluto, n.on a;~eebbc potuto. 'Non si spezza, clall'oggi all'indomani una tl.'aclizionc, uun, consuetudine, e tanto meuo si può farlo 11nando è un vizio o una qualità inel'ente ad lUJ. sistema. B quest,t :tbitudine del brntalizzare uno dei membri c1ella comu- . . nità, quando quest'uno trasgredisce agli ordini, alle regole, alle consuetudini clella comnni.tà. stes.,;a, è pa1·ticolare a tntte q nelle agglomerazioni umane <love vigono insieme lo spirito cli casta e il culto deUa forza. E ltt resistenza non è facile. Pietro Kropotkine nel Sll0 reee11te libro l\!Iemorie d'un rivolu:ionario, racconta i castighi che a,lla 8cuola clei Paggi erano inflitti dagli anziani e adt1lti ai più giovttni e novizi nella scuola. Erano i. medesimi metodi forte in uso in Inghilterra; bastonate, cinghiate, ceffoni e sempre in segnito :t regolare giudizio e couùanua pronunciata da stude11ti, all'infuori d'ogni regolamento delht scuola. Fu necessaria una mezza rivoluzione perchè il sistema fosse modificato, e Kropotkine non dil;e se, ora, sia cessato del tutto. Anche in Francia l'uso del castigo brutale inrritto cl·,' pari era in onore e c+eorge Darien in un ::mo libro, ·e la memoria non ci inganna intitolato .,.1 Biribi, svelò e portò iu pnb blico la infamia della couverti~re che un tempo fn in u ·o anche nei nostri reggimeuti. Noi ricor<liamo eh.e molti anni fa in Inghilterra, irt seguito a.d un fatto sirntle a, q nello d'oggi, Paolo Vaera sct·isse uu impre sionn,11,ti;:;::;imoopuscolo ove cou la ua verve ::i.bitun,le, e la mordacit:'1 solita alla sua penna stigmatizzò l'uso vergognoso della, verga. Contempornnea,mente "\V. Steacl della Reviews of' Reviews, e Labouchèl'e nella 'l'rHlh in Ol'Sero essi pure cont,1·0 r ùSO brutale. J\:fa pare che le lol'O pa,rolc la,sciassero il tempo e gli nsi che trovarono. Infatti la brutalità, delle maniere è ,md.a,ta vieppiù crescenclo. Herbert Spe11cer nel suo ultimo libro'' Facts and comments ., che in gnLndissimn, parte è nna abiura delle idee cln, lui primitivameute espresse, afferma alto e forte che lo sport e specialmente l',1tleti::;mo, la boxe ed. il fool balt 1·appresenta1to un ritorno alla barbarie. Egli consiclcr1L - ecl a ra,gi.ono - che la, gl'a,nde importfutza data allo sviluppo muscolare è il risult:1to di un ge11erale i1tclebolimento delle no::;tre rlu:tlittL etiche sociali ed. avverte le giovani generazioni che, ove non ablrnndonino codesta mal.intesa teori;:i, della forza esse d.ecadmnno di più in piì.1 mornlmeute ed. intellettualmente. ~el nt11m:1·0 S\:orso <lelln, nostr:t H,ivista notttnwio un articolo cli Lruly Guenélolen .Romsden eh.e segnalavfL la brutrLlit~L di maniere come nn l'isult;:i,to diretto degli sports; come un pt·od.otto genuino di quella adoraz.ionc della forza e della violenza che è messa i11 ouore da ogni forma dell'atletismo. UntL l.ettera che il mn,n;hese <li Qucensberry diresse ,tlcuni giorni or sono ,ti direttore del giorn,Lle inglese· 1'/w Star fa capire che a,whe l'uso del.la, " coperb ,. furoreggia, 11P-ireggimenti inglesi e, pul' mostrandosi cloleute del cn,::;oultim() e cla,nclo il con::;iglio di ' sban- (lare il reggimento , non 1utscou<le che poichè questo è l'uso, bisogna stl'ingcr::;i nelle spalle e lasci:tr 1mssare. !.!;cl infatti il vero rimedio non può 1:onsisterc nello sciogliere un reggimento. o punire un colonnello; il male è nel siste111.a steso; a,n;,,i ò il. sistemn dte è il rru.tle.' Il milit,iri::;mo è, per ec{;ellenza, la, scuohL <lelht violenzrt e d.ellfL brutalità.; quanto più trn uonw è violento, e nn atto è brut.tic ta.1Lto più sono atti :t prosperare 11el milital'ismo e iL farlo prospera,re. Le idee imperialiste, per le <ilrnli gli Hool ig-ans (J) sono diventati i model1i delle folle inglesi, han.no port,tto al massimo grndo l'aùorazione 1lell:1,bJ·ut:tlità. in Lngltil.terra._ L'uso clell.L violeuz.a è ornrni clive1tt.:1,tounrt · delle 11eces::;ità della, vit:1, lnglcsc. O~ni gcnel'C di sport, mn, soprattutto il f'ool batl, la boxe, il .r;olf' e le cor::;e hanno da,to abi.tadini tli violeuza ad un popolo cli.e, gfa per cttrattere mtzionale e per essere ancora moralmente molto primitivo, ern inclino alla alta stima clel.ln, forzrt, ·e a ella brutalità.. ~ei Collegi e nelle Univer ·ità In~le::;i ha. più merito il giovine foro ~to cli solidi muscoli che q Llcllo clotato di sottile cervello; va.l più un buon rematore, un abile e forte battitore di f'oot ball che· un'arguto commentatore d'Omero o un vrnfonclo conoscitore tli. 8hakcspcare. Dttti <t .:testi :sentimenti è nfLtunde eh.e tutto ciò che dipende dalht fon:fL, tutto ciò che ha carnttere di violenza e cli brutalità. :sia altamente pregù1to, e la bastonatnrn come tutto il re:sto. Naturalmente, coma1ufata. cd iuflitt;;t dct eguali la bastonatura, 11011.a,.,;st1me pili nel pensiero degli inglesi, il c,trattere degradante che h,1 pl'esso altri popoli ed è utile notare che e ltt pudicizia inglese impeclisce di nornin:tre la, cn,rnicitt, le c:alui e le mutande, lut cl'n,ltra (1) I malfattori del \Vaping che per la liberazione di I ,adys1uitlt uniti in massa dal loro quartiere si diedero ag-li eccessi più brutali per le vie di Loµdra, . 1 I t
• • • i?Jt 1'iSTA P0POLA'hÉ bi PottrlCA, LETTERE È SCIENZE SOCiAL} I . i 91 parte t1:1.l.cileJieenze Gite l'::i,rchbet·o ano:;::;ire il Più Ora ziano dei latini; e que:-;to :-;cuoprirc certe parti (le.I (.'c)rpo. per farsele ba::;tonn.rc 11011. hn, il <::1.rn.ttcrc ,·crg-og-n,lso eh.e nvrehhe cl:1.11oi. Di. quì tutto 1111'in::;cg1uLn1ent.o cli. vioh~n,rn,, tuttH, 11nn. e<Lncazio11c <li. brutalHH coutro la ritrnle nè :-;i.os,L comhn,tteee. nè, faci.lmente, ::;i potn~hh<·. 1t storico J'amrn.utirnnncnto <lcgli scol.L1·i. èli Ultnrterhouse clte si. ribellarono pcrchè si ~·olevn :-;oi,;tituire la ammenda, alle Yerghe: ecl. è 11oto n,1wlto il plC'bi::;c·ito che LUI.a, cliecinfL ,l'anni fa, fecern·• gli 11-ff.ìci.ali ingl<'si contro l'abolizi.one doli e verghe a reg-gimènto. ll 1·rLgiona,mento cl.i ci t1e::;ti.uflì.ci.rt,li.e cli. quelli ::;tade11ti era, i<l.entico: le verghe perchè :tmmiui.:-;trate cl.a.egaali non a,v,7 iJ.i.scono, e come punizione i::iono la migli.orc percltè è b1·eve; l:Li::iCireLlci ric,!rcli. ta,ngibili: C'cl abitn:1 a, :,;opport[Lre h so.ITereHZiL :-;enza l::LmeDt~Lr::;i. J.l che è logico, guardrLto però tLlb ::;tregua cl.ella mentalità., rleUa morale e <l.ell.a dviltiL cl.ei selvaggi. (~LLe::;ti. infatti hanno La·memori.tL breve e quindi è necefi::;ario che possano vedere, ::;entire e toccare per ric.:onl.are: sono insofferenti. di stabiJità e q~1indi. la cosa pi.ù brPve per loro è la, migliore; e èli.nanzi al nemico, o pre,;i prigionieri. si. feriscono cantando l'inno d.i guerra,, e i,;i. lasciano straziare a morte sopporta.iulo ('◊Il stoli,h insensibilità il dolore. ' Noi però ci. vantiamo d'e-ssere ·uperiori ai selvaggi e daremmo prova, di esserlo veramente, se roncla.uua,ndo gli in<l.ivi.dni. che praticano la violenza, e ln, brntali.tà., condanna::;::;imo anche il sistema che le permette e che edncando per la forza e la prepotenza, co1t le idee imperialiste, 111.ilita,riste e Cli. precl.omi.aio dell'uomo sull'uomo iucorng-gia, la vi.o1eur.a e la brutalitiL e le perpetna èL detrimento dei. sentimenti. cl.i. mitezz:-L e cl.i. tolleranza, che cl.ovrehbero essere, e non so11n. Jn, ha::;e di ogni civiltà. Noi IlproblemmilaitanreePl arlamento Italiano Il Parlamento italiano, o meglio uno de' due rami del Parlamento, ha detto - col suo voto del 19 f~bbraio - che le spese militari non sono sproporzionate, o non devono essere proporzionate,· alla potenza economica del Paese: e che non si deve iniziare una graduale trasfoemazione delle armi stanziali in un ordinamento militare più consentaneo allo spirito nuovo de' tempi ed a' cloveri indeclinabili della difesa nazionale - o sia in _una milizia nazionale o nazione armata. Io•- che del Gruppo parlamentare republicano ebbi il mandato di svolgere, dinanzi alla Camera ' la mozione milltare - ho seguito, scrupolosamente, il dibattito sollevato da questa mozione: e elevo riconoscere, d'accordo col presidente Biancheri, che il dibattito è stato sereno, alto e _dignito. o. Sento - personalmente - l'obblig,o di ringraziare i colleghi della Camera, anclle avversari, e i ministri Morin, Ottolenghi, e il Presidente del Consiglio, dellà ·cortesia dimostrata nel confutare la mozione: ringl'azio coloro che, come l'on. Guicciardini, ne hanno riconosciL1ta la gravità ed u ti.- lità: ,e duolmi di non aver potuto - per la iperestesia dell'ultim'ora, che non lascerebbe parlare I • nem 111enoDemo ·tene, se risorgesse nè adempiere pubblicamente a quest'obbligo: nè .esercitare, prima che il di battito Cosse chiuso, il diritto di replica, elle a me, come proponente la· mozio.µe, so1·geva dal codi.ce nostro interno e dalle consuetudini parlamentari. Qui, ora - per sommi. capi - ricorderò i punti sostanziali del dibattito: illustrandone, brevemente, la sig·nifi.cazione politica e confutando le maggiori obiezioni, elle alla mozione sono state mosse. Contro la mozione. il primo che scese nell'agon~, fu il deputato Fazio: e .di lui ricorderò, soltanto 1 l'inno intonato alla guerrn. Per lui la g'-uerra è istrumento di civiltà - ed è logico che così sia L'organo no_nprescinde dalla fum;ione ! Ma egli ha conl'uso due momenti della storia: quello - nel quale la guerra ha secondato l'evoluzione civile dell'umanità, e nelle finalità primitive per la select'ion dell'umanità fu una forma della lotta biologica nel miglior senso scientifico, desl).nto dal principio darwiniano; e l'altro - nel quale 1-aguerra ci appare come il flagello dell'umanità. Oramai chi vive' oggi - intellettualmente - non può essere di avviso contrario .. Anche il ministro della guerra André, nel Parlamento f'ran~ese, la' giudicava i.I 23 gennaio un flagello - soggiungendo, d'accordo col deputato Dejeante, che nessuno vuol galvanizzare la teoria di Giuseppe De Maistre (Je constate que, meme en tenant compte rle celte égalisatio,i cles charges, M. DeJeante et ses amis politiques n:en considér,ent pas ·moins la guerre camme un /léau. Je crois que, sur ce point, nous sommes tous d'accord. Personne ne veut rèprendre la tfléorie lle M Joseph de Maistre. Oni, la guerre est un .tl.éau !) * * * Il deputato Rosano, gittando un'ombra di scet: ticismo su la statistica -· senza la quale io non so davvero r1uale possa essere l'orientazione sua e di qualunque studioso nel mondo delle scienze morali e politiche: se la statistica è, come ben dice il Gabelli, l'inventario di tutte le forze e la misura di tutte le possibilità, quell'esperienza senza la quale l'uomo di Stato è ridotto a vagare nel cielo delle idee e a far leggi col metodo, con cui scrive un trattato di metafisica - ha detto che io ho il mal della cifra e mi ha augurato di guarirne. Al suo caffè - senza ò con la cicoria del collega Ferri - risponde il socratico nasce te ipsum ! Ma io osservo che la cifra si è vendicata di lui: e, mentre egli conte'stava i miei dati statistici, la cifra faceva come il flstolo di Boileau-Despreaux: rideva! · · Rideva - perchè mentre' io avevo parlato del conto consuntivo 1900-01, il co'llega Rosano, su la scorta fallace del Popolo Romr:tno, mi èontrappo. neva, ed anche erroneamente, i dati del conto consuntivo postet'i.ore 1900-01 - al quale mi. sono l'iferito, pel' spiegal'e il battibecco parlamen- *
.. 92 RIVISTA POPOl,ARJ! DI POLITICA, LETTERE 1! SCIENZE SOCIALI tare del 1900 tra i colleghi Bissolati e Marazzi. Il deputato Rosano, il Presidente del Consiglio ed ·altri - tra cui autorevolmente anche l'on. Rubini - hanno affermato che nell'ultimo decennio le spese militari non sono cresciute. Qui potrei subito rispondere, come già il collega Fortunato, nel suo discorso eloquentissimo e coraggioso· del 190l: -- Sì; da quando, cioè, eravamo soliti di barattare allegramente 500 o 600 milioni per anno. Ma non è vero che dal 1892-93 le spese militari sieno diminuite. E in quest'errore sono caduti an- ·che i deputati Ciccotti e Fortunato. Vada a vedere il collega Rosano nel Bilancio Italiano - pubblicato dalla Ragioneria dello Stato a pagina 155 e 175 : e si convincerà che nel 1892-93 si spesero L. 348 005.783 - ed ora, secondo il consuntivo del 1901-02, si sono spese L. 373.821.978: senza le pensioni! E senza le magagne da me significate. (1) Intorno alle quali l'on. Rosano erra, se crede che io abbia calcolato gli interessi della somma, compresa ne' bilanci militari, - per indurne che~di altrettanto si accresce la cifra consolidata. No:·i 100 milioni. di cui ho parlato, sono attinenti a' 2 miliardi e mezzo di capitale infr.µttifero -· che non figurano punto ne' bilanci militari. Erl altro - ben altro - si può:aggiugnere, per sfatare la }eggenda che le spese militari siano da un decennio scemate. Il bilancio militare - disse un egregio Relatore della Giunta del Bilancio·, l'on. Pompili, è stato consolidato per modo di dire: e questo - ben osservò l'on. Fortunato - è,cc,me le staffe di lana e cotone, una inv,mzione esclusivamente italiana! .. " .. La statistica del collega Rosano è comune a quella del Popolo Romano - perchè la fonte, da cui scaturisce, è com-qne. E la fonte è una monografia anonima - da cui sorge che l'Italia ha una ricchezza di 79 miliardi, contro i calcoli migliori e più ottimisti, che la fanno salire a 70: e accresce anche la ricchezza dell' Austria-Ungheria da 84 miliardi a 103, della Francia da 41.4 miliardi a 447; etc. Invece di attingere a cotesta fonte, l'on. Rosano, il Ministro della guerra, lo stesso Presidente del Consiglio ed altri, dovevano volgere uno sguard·o a' bilanci ed annuari statistici· stranieri: e avreb- (1) L'on. Rosano ha detto che l'Italia ha diminuito le sue spese militari. « Infatti - soggiunge - nel 1891 spendeva 248milioni; mentre nel 1902 ne spende 239. » No. Nel 1891 spese li· re 366.456.2i7,50. L'on. Rosano s'è formato al bilancio della guerra. Ma le spese militari comprendono la guerra e la marina, la parte ordinaria e straordinaria. E nel '91 furono: Guerra (parte ord. e straord.) L. ~61.317.155.79 . Marina id. id. » 105.139.061,71 Totale L. 366.456.217,50 Ma il conto consuntivo del 1901-1902 ascende a L. 373.821.978: senza le pensioni! Le spese militari, dunque, sono diminuite o cresciute~ La statistica dev'essere statistica. E, se diventa gioculatoria di cifre, non é a stupire (direbbe l'on_. Colajanni) che screditi - come ha affermato l'on. Zanardelli - se stessa. Ma il torto non è della statistica! bero visto che - essendo l'entrata rlella Germania· di lire 6 miliardi e 972 milioni. con un fondo libero di 6 miliar(li e 26 milioni, e spendendo nell'esercizio 1902-03 L. 1.089.109.476.25 - la percentuale esatta, rispetto al bilancio totale, è del 15,62, e rispetto al bilancio disponibile del 18,07. Come - essendo l'entrata dell'Austria-Ungheria di 3 miliardi e. 14 milioni, e del fondo libero 2 miliardi e 108 milioni - la percentuale rispetti va è del 14,98 e del 21,41. E così erronea è anche la percentuale_ de' militaristi rispetto alla ricchezza! Non è per l'Italia di 0,44; ma di 0,79 - superiore a quella della Germania, che è di 0,54, non di 0,51; del1' Austria-Ungheria, che è di 0,53, non di 0,46; e della Francia, che è di 0,47, non d.J 0>39. .... Il ministro Morin ha avuto la cortesia di riconoscere che soltanto per le spese della marina sono incorso in qualche inesattezza. Ho confuso, puta caso, la ·marina militare con la marina mercantile. - ed ho incluso le spese prettamente fi gurative, come le partite di giro, ecc. No: se guarda bene il ministro Morin, non ho incluso le partite di giro - e, se ho conglobato nella spesa della marina militare anche quella della ·marina mercantile, è il bilancio - che mi autorizza. All'on. Morin potrei rispondere con l'autorità non sospetta dell'on. Giolitti, rammentata dal collega Del Balzo - e vada, del resto, il ministro a vedere nell'allegato n. 3 dell'Esposizione finanziaria Rubini del 1900, quanto abbiamo speso noi per la marina militare, dal 1885-86 al 1899-900 (poichè la statistica dev'essere la scienza delle grandi cifre se vuol essere il biometro delle nazioni) e quanto hanno speso la Germania e l'Austria.L'Austria ha speso, , nel . quindicennio, L. 464,997,180: la Germania, L. 1,474,289,939:l'Italia, L. 1,501,925,425.Onde lame- _dia del quindicennio è stata per l'AustriadilL,30 milioni, 999,812: per la Germania, di L. 98,285,996e per l'Italia di L. 100,128,361! Ciò non ostante, I . l'on. Pais ha detto e non è stata contraddetto: - « Io che sono stato relatore di bilanci militari ed ho potuto conoscere in quali condizioni versi l'esercito ed in quali l'armata, posso dire che stiamo male in terra e peggio in mare ». - Dopo circa 13 o 14 miliardi spesi per l'esercito e la marina! Ma vuole altri milioni l'on. Pais 1 Egli è peccatore ostinato - anche dopo le· trionfali confutazioni dell'on. Marazzi, nel 1894: allora e poi dagli on. Colombo e Rubini. Il quale oggi ha dimenticato un pò il Rubini del 1894 ! Nè l'on. Pais invochi l'autorità di Garibald_i. Nel 1876- quando le spese militari, ordinarie e straordinarie. non eccedevano le L. 224,124,226.84- Garibaldi voleva all'esercito permanente sostituito l'esercito nazione: con 2 milioni e più di militi, -istruiti nel proprio Comune, e proàuttivi· da rendere il Paese non più tributario dello straniero, massime per i cereali. Un'accusa a me è stata fatta dal Presidente del Consiglio, da' deputati Rosano e Portis - ed è . ' . . ij
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