Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 2 - 30 gennaio 1903

,. R.IVJST,,i POPOLARE Di POLI1ìCJ, LETTERH E '\CIENZE SOCIALI 33 « porzione del tempo in cui quell'altrn , imane uccel di « bosco !.... « Cause ed effetti, dunque! Ma cause tristi ed eifetti (( più tristi ancora I I quali dànno luogo ad una consta- « tazione amara. « Il fenomeno bandit0 non è dunque solo della Sila, o « della Calabria, o delle Puglie: è di tutto il paese. E' il « fenomeno della paura, e qui11di della camorra colletti- < va; davanti a cui pare· la ci viltà operi in senso in ver- « so, dacché più ella c1·esce e più cre3ce anche quella!. .. » Noi non cono.sciamo l'autore di questo articolo che abbiamo riprodotto quasi integralmente; ma se ne eonoscessirno l'indirizzo gli faremmo pervenire una no.stra parola di gratitudine in nome del sentimento unitario vero che non è quello di colo1'0 cbe trovano le piccole oasi di onestà nel .Mezzogiorno e le piccole oasi _di criminalità nel Settentrione. E badino bene al significato dell~ parola criminalità i pappagalli del socialismo meridionale! . NOI. . .._.~.,,,...._r, _,....., ~ .....,,....._,,~~~~~~~~ ~ ,_ ~~ r, ,_~ *--*--**--*--**********-*-******-*-~~*f: Osservazionntoi rnaoiprogetti sul sale e sulle quote lll.in.iin.e Del disegno di legge sugli sgravii dei tributi finora ho esaminato il solo art. 3, col quale si propone di abbassare il prezzo del sale comune cominciando col ridurlo a cent. 30 il chilogramma dal 1° luglio·1903 ed a cent. 25 dal 1° 1uglio 1904. aità del disegno di legge in esame, inopportunità che risultò chiaramente dimostrata dopo l'analisi, per quanto rapida, della situazione finanziaria presente, e dopo ·1'accenno agli altri problemi (in prima linea quella Meridionale) di cui si impone la pronta soluzione. E la inopportunità apparve vieppiù, quando osservai che con tutto questo grave sacrificio ùell'erario la riduzione del prezzo del sale andava per 6ylC a beneficio di consumatori, i quali non sentirebbero affatto questo sgravio; ed inoltre non si eliminava per sempre la questione dell' imposta sul sale, giacchè, per quanto in minori proporzioni, questo tributo già troppo condannato rimaneva pur sempre in piedi. . La esattezza di queste promesse e di altre su cui ora sorvolo, mi ha condotto a caldeggiare un progetto di riduzione del prezzo del sale più economico (1) per effetto del quale la finanza risentisse un danno lieve ed i consumatori bisognosi un vantaggio più sensibile che non per effetto del progetto governativo. Se fosse possibi.le indurre in tutti il convincimento della opportunità di abbandonare il progetto del Ministero, la pubblica finanza perderebbe 14 milioni meno di quelli che il Governo prevede erroneamente e 18, 5 milioni meno di quelli che perderebbe realmente, facendo approvare il suo disegno di legge. A proposito di esso ho osservato e dimostrato, col sussidio de1le risultanze statistiche ufficiali, che è errato il calcolo fatto dal Governo -- nella relazione che accompagna l'articolo medesimo - per una perdita. effettiva di 22 milioni. Dato che si voglia non tener conto alcuno dei criteri più l,,a museruola ai deputati tedeschi. (Neue Gluhlichter di Vienna). E evidente che, ridotta la riforma della gabella del s·ale a queste proporzioni, non ha più ragione di esistere il timore che per essa si renda · impossibile lo sgravio di altri tributi; e _per conseguenza il dllemma: « o sale o fondiaria >, sul quale è piaciuto in questi giorni insielementari cui dovrebbe essere informata, specialmente nel momento attuale, la nostra politica finanziaria, si dovrebbe senza titubanze estendere la riduzione anche ai prezzi del sale macinato e raffinato: lo consigliano ragioni di indole economica ed esigenze d1 indole politica, che non è più il caso di ripetere. (1). Tauto più che il mio scopo non era raggiunto con la constatazione dei reali effetti finanziari del progetto ministeriale, ma trovava in essa un semplice mezzo, per quanto potente, destinato a facilitarne il raggiungimento. Infatti del calcolo presentato dal Governo io-ho fatto la critica non per la critica, ma per connetterlo ad altre osservazioni superiori, le quali insieme coordinate dovevano rivelare la inopportu- (1) Si confronti il fascicolo del 30, dicembre 1902 di questa Rivista. stere alla stampa ministeriale ed anti-ministeriale, perderebbe il suo valore. Dell'imposta fondiaria il Ministero prende in considerazione (2) le quote minime fino all'ammontare di L. 10 ed accord~ loro uno sgravio parziale. Poichè mi sono occupato dei difetti delle proposte governative riferentisi a questa materia (3) mi limito qui ad indicare gli emendamenti, che secondo me dovrebbero venire introdotti. 1° Il provvedimento dovrebbe essere esteso anche ~i fondi rustici compresi nelle Provincie, in cui il 1 ° gennaio 1904 sia stato attivato il nuovo catasto. (1) Si confronti il fascicolo del 15 gennaio 1903 della presente Rivista. · (2) V. Art. 7 del disegno di legge presentato alla Camera il 26 nov. 1902. (3) V. Economista del 18 e 25 gennaio 1Cl03. I • . .

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