Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 2 - 30 gennaio 1903

.... HIV/STA POPOLAJlb, Di POLITICA. Lb.TTERE E SCIENZE SOClALI 55 foggeri. Questa corazzata, senza inutili ingombri ed ornamenti, dovrebbe valere dai 22 ai 24 milioni invece dei -35 che costano le corazzate francesi attuali. Essa sarebbe una macchina perfettamente sufficiente alla guerra di squadra contro la Germania. Pescando ,8 metri - le corazzate tedesche non sorpassano i 7.m. 80 - potrebbe seguire l'avversario anche nei suoi canali, e il suo armamento non sarebbe ad esso inferiore. Da qualunque parte sieno le vedute della nostra poli- <tica, e anche se la Hostra politica ci conducesse ad ammettere it sistema della guerra di squadra, non è dunque necessario cos~ì'uire dei mastodonti di 35 milioni -oggi, di 50 domani. Se io ho potuto mostrare come si potrebbe fare a meno di essi, non avrò perduto il mio tempo. (Reoue de Paris - 15 gennaio). -¼- Deputato D'EstourneUes de Constant: Il presidenteRoose111elt e l'Arbitrato. - Il presidente Roosevelt ha avuto la grande foduna di attirare su lui non soltanto gli sguardi, ma la simpatia generale. L'Europa vede in lui più -che un persouaggio, un uomo. InfatLi egli non si contenta d'essere capo dello Stato, ma vive: rappresenta ad un tempo il suo paese e l'umanità, ed è per ciò che si -distingue e s'eleva al disopra di tulti gli altri. In Fran- -cia ha realizzato il miracolo di mettere d'accordo tutti i pal'tili per lodarlo. Il suo prestigio è tanto più grande, perché ;:10ilo giu- <lichiamo dai suoi atti, i quali hanno oltrepassato molto .la sua prima riputazione. Questa riputazi~ne, lo confes- .so, per parte mia, mi aveva preoccupato. Lo si rappresentava come un ammiratore esclusivo della forza: la maggior parte dei suoi scritti non erano che un'ardente apologia delle avventure e delle conquiste. È vero che .correre le avventure e le conquiste per liberare il inondo <lalle forze che l'opprimono, non. è ammirare la forza, ma combatterla, voler metterla al se1·vizio della civiltà e del diritto, e_che tale fu l'ambizione di tutte le anime .generose; ma anche Napoleoue ebbe questo soguo, e il giorno che Roosevelt sah al supremo potere apparve agli uni come una speranza, ad alLri come un pericolo. E un grande pericolo infatti sarebbe stato se ubriacato · dal poter1:c:che gli permetteva di realizzare i suoi sogni, Roosevelt avesse aspirato alla gloria volgare e facìle, .ai trionfi della vanità, se avesse aspirato al prestigio della vittoria materiale e al bagliore delle armi, se avesse precipitato il suo paese in intraprese bellicose e in complicazioni che avrebbero avut.o la loro ripercus- .sione sul mondo intiero. _Roosevelt invece ha compreso • .altrimenti la sua missione, e senza rinnegare la dottrina di Monroe, è do ventato per l'Europa la guida, la luce -che la salverà. Nel disordine e nella notte in cui noi oerchiamo ciecamente la nostra via ci si offre la sciabola salvatrice, il dittatore o il conquistatore; per farci pazientare, ci si distrae con la folle conquista della China o con quella del Tr·ansvaal o del Veneiuela, pensan- ·sando che il popolo possa dimenticare così le sue pene ubriacandosi di eccitazioni e di promesse iugannatrici, · sedicenti patriottiche; ora Roosevelt ha compreso il pe- •ricolo ed ha aperto gli occhi alle folle sm;:.irrite. Si dava loro la guerra come fine e la pace armata comP. mezzo o come rimedio; egli ha loro offc"rto la giustizia e l'arbitrato. È una vera rivoluzione: il Nuovo Mondo c.i rende con usu1·a le sr•opert,: che ci deve. Obbligando le potenze a unirsi dinanzi alla Co1·te di Aja, abba11donata dagli stessi clte l'avevano creata, Roosevelt le ha svegliate dall'incubo in çui si dibattevano ro,,fusament0, e ha risparmiato alla civiltà dei passi indietro, delle di- .sfatte, dei danni incalcolabili. Oggi, infatti, la strada dell'arbitrato sarà, grazie a lui, conosciuta: la voce dì Roosevelt è stata quella della coscienza universale, e questa voce nop si potrà più soffocarla. I popoli vi presteranno orecchio, e domani se qualche capo dello Stato recalcitrante persisterà ancora a voler servirsi delle armi per attaccare gli altri, uu grido universale, anche nel suo paese, l'arresterà Co~ì la guerra ingiusta, la guerra aggressiva e criminale, ha ricevuto da Roosevelt il primo colpo pel quale finirà di morire. (Revue Bleue - 11 gennaio). o¼ Gli studentidanesi e l'istruzionepopolare. - Un gruppo accademico, lo Studentersamfund - società di studenti, fondata or sono venti anni - ha costituita una com-. missione che deve incaeicarsi della· centralizzazione del seguente lavoro d'istruzione popolare: Insegnamento gratuito serale per gli operai; concerti per gli operai, ingresso 50 centesimi, i migliori artisti tutte le domeniche e tutto l'inverno; le conferenze nelle città e nelle campagne; opuscoli istruttivi a 25 -o 50 centesimi; volgarizzioni scietttifichE:; conferenze pei soldatinelle caserme e non. trattanti che problemi d'istruzione;- recite domenicali di capolavori letterari; conferenze scientifiche; scuola domenicale gratuita per fanciulli, a fine di sottrarre i figli degli operai alla dominazione religiosa. In Danimarca non vi sono analfabeti al di sotto di 51) anni; un contadino è ministro di agricoltura: e oggi la Danimarca è alla testa del movimento che reclama il governo non per il popolo, ma col popolo, non soltanto col Parlamento e col Ministero, ma coll'iniziativa privata che venga dal basso. (Européen - 17 gennaio). • • Le origini della sommossa nel Marocco. - Per farsi una idea esatta della situazione bisogna sapere che il sultano Moula1 Abdul Aziz non è salito sul trono per la sola legge di eredità perché quando il padre, Moulai Hassan , mor-i nel 1894, il figlio maggiore Molai Mohamed aveva tutti i titoli per raccogliere la successione, e non p·otè ottener-la per gl'intrighi di Si Ahmed Ben Mousa gran ciambellano di corte. Una sommossa allora ebbe luogo, ma lo sfortunato principe fu fatto prigioniero e rinchiuso in una prigione a Mequinez per condurvi l'esistenza miserabile come è quella dei pretendenti o degli aventi diritto pericolosi in tutto l'Islam. · Naturalmente i malcontenti sì aggrupparono intorno a questo rappresentante della legittimità, e recentemente un movimento mezzo politico e mezzo religioso è scoppiato tra le tribù barbare del nord-est dell'impero con a capo Omar Zarhonni, uno dei fanatici, ad un tempo avventuriere e profeta, come l'Islam suscita così spesso. Di origine oscura, egli ha fatto, attraverso al mondo, tutti i pellegrinaggi di un buon Hadj. Affiliatosi allll famosa. congregazione dei Senussisti, ritornato al Marocco ha fatto professione di ascetismo. Il suo soprannome di Bou Hamara, o « padre dell'asina», viene dal!' umile cavalcatura ch'egli ha adottata. Alcuni giuochi di destrezza che gli sono riusciti, hanno colpito vivamente lo spirito delle popolazioni, ed é diventato il« Mahdi )), il Salvatore. Secondo u1Ja vecchia trad,zione il Mahdi apparirà un giorno nell'hst, marcerà su Fez e nella moschea santa di Kail'iun riceverà dal Padrone dell'Ora, la sacra clave con la quale conquiE=te1 a il mondo. (Tour de Monde - 10 gennaio}. Dott. NapoleoneColajanni,proprietario,direttore-responsabile. Roma - Tipografia, Piazza S. Apollinare, 46

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