Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 1 - 15 gennaio 1903

.. 4 f(/ VL":ìTA l'UiJiJL.\ /{[<,' DI euLrI'ICA, LETTE UH I!,' SCJJ{NZH SOCJALJ C' é poi nelr articolo del giornale di Torino, colla solita esagerazione dC'i fa-nati~i del liberismo, la lirata contro la vrcchia agricoltura, che « non sa « trasformarsi e che non vuole 11.ori1e; <'he vorrebb1\ « sacrifbali i tre 111ilinrdi di mo,·imento- commerciale per « il vantaggio di pochi p1'opr;etari assenlei$ti .... » Qui le <·orr('zio11i dovrebbero es,e1·e pa1·eccbie, e vi r·i11unziamo limitandoci a rammentai e allo scrittore· che la p1oduzio11c di Yino, di agrumi, di olio, di mandorle, ecr•. ecc. non é di sgricoltu,·a 1Jeechia · e degna di uo'!li11i e di assenteisti immeritevoli di riguardo; e non sarebbe m:ile,· infine•, r,:immentare che 11ei famosi tre miliardi l'&- grico'tu1·a é i suoi prodotti ci entra no per qualche poco .... E tor,1iamo alJa provi1icia di Bai~. I suoi i,,teressi collimano in gran parte con quelli del M<->zzogiorno specialmente pel vino, per- !"olio, pel' le mandorle ed allre frulle, secche e fresche ecc. MI l'egregio signor be Tullio non può e 11011 dcYa diinentica:--e che un solo prodotto del Mezzogiorno pc1· la sua espurt11zio1Je in. Austria Unght ria rappresenta un valore quasi doppio di LfUello del vino della provincia di Bari ivi esportato. Gli agrumi, infatti, per il 1901 valgono circa 7 miÙoni e mezzo di lire. Ora non è !.!;iusto che al bene di uria sola provineia venga sacrific: lo quello di molte altre. E con questa aggrnvantP: che l'esportazio11t; del v1no é in continua •diminuzione per cause indipendenti dai tr~ltati commerciali; l'espo1·tllzi0ne degli agrumi, invece, é in continuo aumento, è p{)trebbe essere rovinata del tutto dalla guerra commerciale. · Infine: la crisi che attraversano gli agrumi é più grave di i1uella che al tr11ve1·sa il vino, come si può rilevare da una speciale pubblicazione dd Ministero di agricoltura e commercio, da un articolo notevolissimo dell'on. Di S. Giuliano nf'l Giornale d'Italia e dal Congresso recentissimo tenutosi in Palermo 0dc1gli Mgrumeri del Mezzogiorno. Ma, del resto, non occorre uscire dalla provincia di Bar-i per provarn che il vino deve essere tenuto in grande considerazione; ma che ad es-:o. non bisogna sl3crificare gli alt.r: prodotti. Infatti la esportazione del vino ~alla provincia di Bari, nonostante la clausola di favore anco1·a in vigor(', dal · 1900 al 1901 discese da quintali 297:323 a quintali 198,810; e ciò prova che la rinnovazione della clausola, a misura che aumenterà la produzione dei vigneti ricostituiti, perderà sempre più d'importanza. Ci sono invece ·altri prodotti agricoli della stessa provincia che da una guerra di tariffe verrebbero gravemente danneggiati. li De Tullio ne esamina tre in particolar modo: il vino, l'olio e le mandorle. Del vino abbiamo visto le sorti; per gli altri due l'espo1·tazione in gran par·te dipende dalla produzione annuale; ma ad ogni modo la loro importanza è tale che vale il doppio di quella del vino: il valore delle mandorle e~portate nell'Austria Ungheria nel l 901 fu di L. 7,194,200 e quello dell'olio di L. 1,453,500. Si deve inoìtre aggiungere che i porti - non il mercato, perché in gran parte il prodotto va 10 Germania e in Russia - dell'Austria Ungheria assorbono più della metà della esportazione totale delle mandorle che in detto anno fu di L. 13,718,000. Ed ora riassumiamo il sin qui detto : . 1.° ·u vino rappresenta negli scambi coll'Austria Ungheria un interesse rilevante; ma non assolutamente preponderante net momento attuale; 2.0 La esportazione del vino diminuisce rapidamente nonostante la clausola di favore; 3.0 Il' vino non rappresenta il solo p_rodotlo. agricolo del Mezzogiorno éhe viene esportato m considerevole ciuantità nell'Austria ~n_gheri~: i 1~ milioni e mezzo di vino vengono JJar, gg1at1 quasi dall importo dei soli acrrumi; , 0 4.0 Pe1· la stcs:;a sola p1·0, incia di B:n-i ~1 sono prodotti la P.ui import,1-111zcs1upera _quella del. vino; 5.0 Infine, pe1· colpirn l'Am,tr-ia U11gher1!1 1t1 una guerra di ta1iffe, donernmo almeno da11npgg1are in ugual misura noi stes,.,1. · ~- .\ vvisaglie elet.to1.•.,li: Unione tli popolari e lolte t,•a sodalisti. - Le elezion{ di V11rese e di Cremona si prestano alle più piccanti osse1·\'azio11i, e ci procurano non piecola soddisfazione. • A Varese, do 1 ,e repubblicani e socialisLi hanno molli punii di contatto, non distrutti <lalla intransigenza dei p, imi o dalla burbanzosa astiosità dei secondi, nella votazione di bnllottaggio i repubblicani, che a\·evano Yotalo per Piccinell'i, come un· sol uor110, con una ammirevole disciplina, sono andai i l'llle ur11e t d I anno assicu1·at0 il trionfo del sociali,la Prof. Bossi. contro. il clerico-modeder·ato avv. Bizzozzero. Epilogo <lella lot la: una dimostrazione spontanea, calorosa C' meritc1ta all' i11lemeralo tx deputato Arcona ti, repubblicano di car:altere adamantino, cl1e ha saputo , ssit.:urarsi l'affrtto di tutte le classi soL·iali e il rispetto di lulti i partiti politici. Assai diverso lo spelt.acolo di Cremona. lvi, contro il Sacchi, 1'hc si era dimesso con lod~volé correi tezza po~:- tica i11 seguilo al risultato delle elezioni ammiì.iistrativf', p1·esentavasi il Prof. Romeo f oldi, socialista i11transigentP, rivoluzionario-pacifico come dev'essere qualunque seguace del l'on. Ferri. (Il quale, sia dello tra parentesi, a Ravenna si é degnato di dichiarare che egli non ha • · rnai ;vituperato Mazzini .... Figuriamoei il Lri-pudio, cui :;i saranno pa.zzamente abbandonate le ossa del grande genovese 'che 1·iposano a Slaglieno ! !) I repubblicani 11anno aiutato il Soldi, forse perché lusingati dal rivo1uzionarisrr.o vel'bale del candidato. Ma i socialisti turatiani ..... in grande maggioranza, banno 4 Yptato ... per Sacchi. Il caso é nuovo, e provà a luce meridiana la sincerità della pace idillica concl~iusa ad Imola tra i riformi::,lirivoluzionari e i ri,·oluzionari-riforrnisti .... Prova ancora )a gra:,de disciplina del blocco, del quadrato socialista .• Anche se lutti i socialisti di Cremona avessero votato per Soldi, data la benevola neutralità dei moderati, sarebbe riuscilo il Sacchi. Questi, però, deve avere sentito non piccolo piacere del contr·ibuto appo1 latogli dai socialisti, che seguono !'on. Bissolati; i quali non si sono mostrati ingrnti e lo hanno ricompensato delle lodi e delle carezze, che ha loro prndigato in tante occasioni. Noi non esitiamo a dichiarare che siamo heti del successo del Sacchi, perché siamo co11vinti che se la tend_enza rappresentata dal Soldi. prevalesse tra i socialisti riuscirebbe alla liquidazione dei capi, ma procurerebbe dolori non pochi al paese. Siamo nel dovere, però. di protestare contro cel'te apologie smaccate che si vanno facendo _deli'opera e del gruppo del Sacchi; e ·ci ha arrecato non pi~cola sorpresa il fatto che. un bravo giurista come l'av. Camillo Cavagnari abbia potuto scrivere un'articolo sulla dottrina politica delt'on. Sacchi, in cui della medesima si par!a come di una dottrina organica, con un contenuto proprio che fa distinguere il suo ~ruppo dalla Sinisjra Storica. In verità ancora non siamo riusciti a comprendere , . quale sia questo contenuto specifico del radicalismo _italiano. Potrebbe, e dovrebbe essere, ricondotta la differenza tr:a il radicalismo e la Sinistra al metbdo, quale • . 4

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==