RIVISTA POPOLARE DI 1-'OLITJCA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.Li 23 RIVISTADELLERIVISTE • Pierre Loti: Nell'India affamatà.... - Sono dei bambini sopratutto, sono dei poveri scheletri dagli occhi stupefatti per tanto soffrire che cantano, o meglio che urlano, la canzcne della fame, all'entrata delle città, agli angoli delle vie, reggendosi con tutte e due le mani il ventre spaventevolmente incavato, e la cui peli~ é ripiegata su sé stes8a come quella di un otre voto. Per intendere questa canzone in tutta In sua violenza, biMgna andare a çento leghe verso il Nord-Ovest, verso il paese d1 Radjpoute, ove gli uomini io questi giorni cadono a migliaia, a causa di tin po' di riso che loro non si manda. In questa regione le foreste sono morte, la coltivazione é morta, tutto é morto. Le pioggie di primavera che il mare di Arabia mandava prima, mancano da alcuni anni, o cambia:oo di strada e vanno a cadere, inutili, sul Belucistan deserto. E i torrenti non hanno più acque, i fiumi si disseccano, gli alberi non possono più rinverdire. È per la via poco battuta di Rutlaa: e d' Indore che io vado nel paese della fame, ed é in strada ferrata, perché si sa che l'India é adesso solcata di strade ferrate. L'India, l'ava della nostra Europa, è un paese di rovine. Un poco dappertutto appaiono gl'immensi fantasmi di città morte da secoli e da millenni, di città il cui nome é dimenticato, ma che furono città giganti, -superbamente arramp~cate su delle montagne e dominanti degli abissi: sono palazzi e templi, oggi abbandonati alle scimmie ed ai serpenti. Al primo villaggio in cui si ferma il treno, appena finito lo stridente rumore che fanno le ruote, sale un clamore, un clamore specialissimo, che tutto ad un tratto vi agghiaccia, anche prima che l'abbiate ben rompreso; è l'orribife canzone della fame che comincia e che non vi abbandonerà pi~. Oh! i piccoli esseri che si pigiano contro la. barriera e tendono verso di voi le loro mani disseccate in cima ad ossi che sono_ le loro bracciai Sotto la loro pelle bruna che si ripiega su sé stessa, si disegna tutto il loro fragile scheletro; si direbbe che essi non abbiano viscere tanto il loro ventre è piatto: e le mosche s'incollano alle loro palpebre, alle loro labbra per bev!é)rvi quel poco che resta di _umidità:· Essi non hanno più • fiato, quasi più vita, eppure si tengono su, e gridano ancora. Mangiare, vorrebbero mangiare, e sembra loro che questi sconosciuti che passano, in vetture cosi_ grandi, debbano essere ricchi e che avranno pietà e loro getteranno qualcosa. Madarajh I Madarajh I (Monsignore l Monsiguore !) chiamano insieme tutte quelle vocine, con noie tremolanti. Nel treno, quelli che viaggiano con me sono dei poveri indiani di 3.a e di 4.a classe; essi buttano quel che hanno, degli _avanzi di riso; delle monete di rame, e su tutto ciò gli affamati si buttano come le bestie gli uni sugli altri. Dei pezzi di mo!1eta possono dunque se1·vire f Vi sono dunque delle provviste nelle bottegh?. del villaggio .... i_na per· quelli soltanto che hanno di che comprarne. Anche quattro vagoni di riso sono attaccati dietro a noi, e ne passano altrettanti ogni giorno .... ma non se ne darà loro niente, non un pugno, non alcuni granelli che prolunghino un poco la loro vita, perché quei vagoni sono destinati agli abitanti delle ciUà, a quelli che hanno ancora del çlenaro, e che pagheranno. , Io ho gettato tutto ciò che avevo in· lasca ... Dio mio ma se lo ripartiranno? .. Oh ! la disperazione d'un po~ vero piccino di tre o quattro anni, al rruale un altro, un po' più grande di lui, ha strappato l'elemosina che egl 1 serrava nella sua manina increspata!! Il treno finalmente parte e il clamore s'aEonlana, ma a ciascun villaggio dove ci si arresta, gli affamati son là ..... (Reoue des Deux Mondes - 1 gennaio). .. L. Mabilleau: Gli Stati Uniti e il Socialismo. - Nessun p~ese sembra al primo aspetto, tanto per l'osservazion~ diretta che per• la statistica documentaria, più lontano degli Sta ti· Uniti dalle vie del socialismo. E,' facile dimostrare, non soltanto con delle impressioni, ma con fatti precisi, tutti gli ostacoli che v'incontra il sistema di Marx. Anzitutto c'è contpo di esso la prosperità generale del paese. Il movimento commerciale ,ha raggiunto 11 miliardi e 250 milioni, di cui 7 per l'esportazione e 4 112 per l'importazione. Nell'esportazione le materie manufatte tengono un posto sempre più considerevole. La cifra_ della ricchezza pubblica è valutata 400 miliardi contro 285 per l'Inghilterra e 240 per la Francia; e 12 miliardi sono nelle casse di risparmio ripartiti in 6 milioni di libretti. Come i lavoratori beneficano di questà ricchez~a generale? Secondo Caroll Wright il 35 O[O tra loro hanno un salario che va da 1 dollaro a 1 dollaro e 60. La media e tra 1 e 2 dollari, più vicina a 2 che a 1. E l'aumento é continuo: di 1103 s !ioperi, tranne 3, sono tutti conclusi in un aumento di salari. Secondo un'inchiesta di Gould il salario medio dei lavoratori in ferro é di 3492 lire' agli Stati Uniti, di fronte a 2195 in Inghilterra; quello dei lavoranti in acciaio è lire 2892 agli Stati Uniti di fronte a 2436 in Inghilterra·. Una famiglia operaia ameri~ana spende 3,355 lire all'anno; una famiglia operaia europea ne spende 2672. Se il salario degli americani è superiore a quello de- · gli europei, il costo della v.ita opel'aia è inferiore. Un operaio spende pel suo nutrimento L. 1226 a New Yorck e 1350 a Parigi. Ecco il prezzo comparativo della carne: , Francia Stati Uniti Manzo L. 1.19 0.91 Vi te Ila » 1.28 1.25 Montone » 2.07 1.14 L'o~•eraio americano, che ha più lusso nei vestitii li paga meno. La pigione di casa gli costa di più, ma ha dei raffinamenti sconos~i uti. al suo confratello europeo. Paga meno caro la legna, il carbone, il petrolio. Del suo salario gli resta disponibile da 115 a 116 al giorno, e lo sviluppo continuo delle macchine tende a elevarlo dalla condizione di semplice manuale ad un li vello sociale s·uperiore, analogo alla condizione dei nostri capomastri·. Altre circostanze speciali agli Stati Uniti non fanno meno ostacolo allo sviluppo del socialismo. Anzitutto la proprietà fondiaria. Io cento anni la superficie delle terre libere é salita da 250,000 acri a 1,850,000,000, ossia a 13 volte la superficie della Francia. Lo sforzo per sfruttare questo imme11so dominio é stato energico e giudizioso. Una legge del 1801 permette ad ogni capp di famiglia di 21 anno di stabilirsi su di 'un territorio libero e di reclaµiare un terreno di • 160 acri che per la legge dell'Homestead del 1862 diventa suo dopo 5 anni. Pel Timber Act e le Desert land act uç.a famiglia può arrivare ad occupare gratuitamente fino a 1,120 acri. Lo sviluppo agricolo é stato enorme. « Per ~ cento anni gli Stati Uniti hanno offerto a Lutte le e- ..
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