1 .. . . . .. . . .. . . . "' RIVISTA. POPO!:,A.RE Dl -PòLJTJC.A, LErI'ERE- E SCIENZE SOCIALI . 19 ' . . licata e èotnl_)lessa strùj,tura. Per giunta, iu q uesta· materia gli elementi di osservazione sono tanti, così varii e così fuggevoli, che è i10vossibile presu me_re un on_line s1istemtìtico, è tanto meno un rigore statistico. A onor del vero giov13:dire che gli scrittori che si sono occupati della materia, e specialmente i.1 Ciraolo Hamnett, •lo hanno' fatto con vedute effi- . caci e penetranti. il Del Balzo ha notato che a Napoli /si ama p/ecocemente, e.che le passioni durano a luhgo, come se p~r la fanciulla napoletana l'amore, più che un episqdio,, sia tutta la vita, sia· la sua ra-.. gione di vivere. Ed il CiraQlo Hamnett aggiunge: « Per la fanciulla libera alle brez~e del golfo ... il _libe<o amore non è una teoria; è un bisogno, un fatto naturale •. Sin dall'infan,ziGl-, la fanciulla del popolo è vissuta a preferenza sulla strada, in aff'ettuosa dimestichezza con .ragazzi delraltro sesso, conoscendo già pi,ccoli protettori che un giorno le sç1.ranno innamorati. Insieme con la pubertà precoce, anche l'amore divampa presto. Ma questo amore offre alcune singolarità che trovano esau- , riente spiegazione nella suggestione dell'altro sesso, e in un complesso di° fattori storici e social;. * * * .. Nelle alte classi, dove un senso di dignità e di sicurezza viene alla donna dalla sua forza economica, mentre la cultura le sçhiude l'anima a vasti. orizzonti e ad ideali già di versi dal sentimento sessuale; nelle alte classi talora è possibile amare per condiséendenza o per ill usic1ne, amare senza passione vera e profonda, magari soltanto per' vanità o per r.ivetteria. Lo stess0 vortice rapido. e sfavillante della vita, mentre rende poco profonde . . le ferite dell'ani.mà, le sana e le richiude con uguale sollecitudine: l"aÌnore diviene non solo un episodio, :rp.aaddirittura un incidente .di tutti i giorni,; che la ste~sa vita sociale s'i incarica di offrire e di rttogliere.. Dicendo questo, io non dimentico _le ardenti e profonde anime passionali che passano repentinamente, o );;::i.leudoalle altezze vertiginose della felicità conquistata, o so:ffrenrlo penosamente con intima eq angosciosa amarezza, o spesso anche gettando le giovani vite nel livido bagliore delle catastrofi. Ma queste anime, in cui ,prevale il sentimento, passano incomprese dalla stessa cini-.~ae fredda società che )e circonda; e un grande silenzio di terrore, di rispetto, di ammirazione inconscia e muta invade le piccole anirn~ dei circostanti, ·come al passaggio di qualcosa di superio_.re; se pure l'invida gelosia e la crassa puerilità non prendano subito la rivincita, coittaminando con piccole malignazioni la figura' della passionale. Appare dunque già evidente un complesso di fattori sociali, che attenua .o ravviva la veemenza dell'amore. Avviene in generale' .una vera compensazione d1: sentimenti; che, non facilmente visibile nella psiche indi viù uale, si rende .manifesta bella psicologia collettiva. Ogni 'ambiente sociale, / c<t,tituito da indefinite azioni e rè,tzioni e cap.ace di. una deterrniuata somma di energie affettive;· e ,quando varii sono i sentimenti-· e le passioni, accade sempre una diversione, uri frazionamento . ' che diminuisce l'intensità di ognuno. Questo fenomeno può essere da tut~i osservato in seno alla società borgh~fe:· ogn.i volta che una nuova forma di vita la interessi profondamente, fino al punto da raisgiunge1~e intensità di pàssione, tutte le altre predilezioni si attenuano ed impallidiscono. Nel popolo invece, dove più ristretta e la cerchia degli affetti, ivi è anche più intesa e più viva. Considerate infatti la donna napoletana: che troppo di lontano, come sussurro vaga, ode la voce della religione; che non ha saldi ,e forti legami ·ai famiglia, perchè il suo posto nell'affetto e nelle cure domestiche, è occupato dai fratelli minori; che non ha intensi. e prossimi ideali di lavoro e di 'indipendenza econÒmica, nè alcun miraggio di · cultura e di benessere, che non ha mai considerato se stessa come un'efì.tità sociale, ma ha rac1 colto la tradizione della devozione cieca, dell'ab-. bandono completo, quasi una vera eredità di sentimenti; che infinè è incalzata dagli esempi, dalle spire della seduzione, dal· calore della giovinezza; questa donna dovrà indubbiamente sentirsi pièna l'anima di un perenne ed imperioso desiderio di • amare, e.cl attratta verso una forma inferiore di amore, che consiste nella devozione e nell'oblio di sè. E allora, nel costume e nella vita della donna interviene un'importante elemento: la vita e il co- ' stume m3:schile. Non è possibile che la psiche più netta e recisa del masch'io non lasci la sua impronta· nell'anima femminile; tanto più che l'amore nell'uo~o ha qualcosa qi violento e di supe:- riore: egli, specialmente a Napoli, dà alla donna, secondo la frase .del Ciraolo Hamnett, « più violenza di affetto che vigilanza pietosa e indulgente; più amore che fiducia e .stima». Nell'anima della donna si -imprimono non solo i caratteri· intimi dell'uomo, ma aneli.e le ·tracce del costume esteriore; latenti affinità eletti ve si stabi.liscono; i sentimenti esteÙci si piegano tutti verso la vita e la professione dell'amato; l'interesse che balza vivo dalla passione rende l'anima· della donna solidàle con quella dell'uomo. E pn fenomeno che potrebbe chiamarsi di mimetismo psichico, e di cui ognuno per diretta· esperienza può ,rendersi c'onto. Ora, quando la donna napoletana non sia già perduta per funesti esempi di famiglia. o per con- • dizioni personali di isolamento; qùando, immune ancora da impuri contatti, essa non beva alla facile coppa che i cavalieri erranti delle altre classi sociali le offrono; allora, guardando intorno a sè, fra gli uomini della sua classe, non può che vederli divisi in due gruppi: gli umiJi che stentano oscuramente il pane quotidiano, ed i violenti che • in mezzo alle loro ribalderie ostentano una superba sicurezza ed una forte virilità. Allora la \ . ,
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