" RIVISTA POPOLARlf DI POLIT!CA. LETTERE lf SCIENZE SOCIALJ 11 ~ I fronte. in ogÒi questione di politiéa economica, Comuni nell'assegnare le abitazioni costruite tra quando si tratti di decidere pro o contro dell'in- le molte famiglie che certamente ne faranno do- ' tervento degli enti pubblici nella vita economica manda. on si possono escogitare che tre metodi: · della Nazione. - 1°) L'amministrazione comunale affitta le abitaCosì pure accade per la questione delle abita-· zioni al maggior offerente: sistema non certamente zioni. · · consigli.a bile, perchè in tal caso essa verrebbe ad . . I liberisti vedono dannoso che -.i Comuni co- aiutare precisamente coloro che di. soccorso hanno struiscano abitazioni per la parte meno agiata meno bisogno. 2°) L' Arp.ministrazione comunale stadella popolazione e acquistino tratti di terreno bilisce in antecedenza il prezzo di ciascuna abi- . . fabbricabile nelle grandi citilà, 'i socialisti d.i tazione, e poi, dentro limiti e sotto condizioni fisStato e i collettivisti per-contro sono in masBima sate precedentemente; sorteggia quello che dovrà favorevoli ad ambedue queste proposte. ricevere l'abitazione: sistema insensato e poco ciLe ragioni dei liberisti sono molto semplici e vile. 3°)"L'~mministrazione comunale, fissato il si pos~ono riassumere con le seguenti parole: prezzo per ciascuna abitazione, lo cede· a quello Le amministrazioni Comunali che si propon- dei concorrenti che. risulti il più bisognoso. gçmo di costruire case operaie non possono sfug- Ed è questo l'unico metodo intelligente e civile. gire a questo dilemma: o affitteranno le rase allo Ma presenta il gravissimo pericolo che le ammistesso prezzo al quale le affittano i proprietari nistrazioni comunali invece di soccorrere il piso- , privati o lè affitteranno a un prezzo inferjo11e.Nel. gnoso, aiutino il ben pensante, quello cioè tra i ..primo caso l'opera dei Municipi sarà inutile, nel concorrenti che è dello stesso •colore politico delsecondo noci va. Difatti nella prima ipotesi gli in- l'Amministrazione. quilini non risentiranno alcun vantaggio dell'o- E questo pericolo per chi conosce un po' adper;:t dei Municipi, nella seconda ipotesi, perchè dentro i nostri costumi amministrativi e la ·nostra· le Amministrazioni comunali non ritrarranno l'in- · educazione politica si presenta così probabile e teresse corrente del danaro, dov.ranno aumentare così antipatico, che non saranno mai troppe. le le imposte e le tasse· della differenza, per devol- garanzie di pubblicità e di controllo, le quali si verla a favore degli inquilini delle case muni- po~sano giustam·ente richiedere contro di esso. ·cipali. Si-avrà così una redistribuzione artificiale e coattiva di· ricchezza, ia quale, secondo la teoria, non può, in ultima analisi, che riuscire 'dannosa al maggior numero. Disgraziatamente la prima parte di questo preteso dilemma è difettosa, come quella che non considera l'influenza sul prezzo, sempre esercitata dall'aumento dell'offerta, mentre la seconda è, a mio avviso, una semplice opinione aprioritica, potendo· avvenire benissimo, dovendo anzi in certi casi avvenire, che una artificiale distribuzioii.e di ricchezza riesca in ultìma analisi più utile che dannosa al maggior numero. • . ~ appunto in conseguenza di queste premesse teoriche che gli intervenzionisti, di. fronte alla carestia delle abitazioni, invocano l'opera del Comupe dirette a collaborare, nel limite delle sue forze, con quapti, privati o istituzioni, si studiano di rendere possibile una più completa e migliore soddisfazione del biso.gno dell'abitazione. Di ciò abbiamo· dei notevoli esein.pi all'estero e anche nel rio tro paese, sui quali non mette conto · d'insistere, potendo il lettore trovare particolareggiate notizie in proposit~ e nel mio studio sulla « Questione economica delle abitazioni > e in una più recente monografia· dèl Prof. L. Pagliani sullo · stesso argomento. (1) Piuttosto sarà bene rilevare un punto delicatissime, del problema che stiamo trattando, e sul quale finora tutti gli scrittori hanno sorvolato, seguendo forse il detto francese: passer, glisser, n' appuiez pq,s. Si tratta di vedere qual metodo segLtiranno i (1) L. Pagliani. Le ahiLazioni igieniche ed ec:~nomiche. Torino, •1902, pag. 9 e segg. • Ma fa questione dell'abitazione .non è la sola che si presenti a chj voglia indagare , nella sua complessità il problema delle case popolari, e così "come il fabbricato ha per base il terreno, non altrimenti la questione economica delle, abitazioni . ha per suo fondamento q'uella ,nelle aree edilizie. Le aree edilizie che si trovano alla periferia e più ancora quelle che stanno al centro delle grandi città moderne presentano questo fenomeno: che il loro valore aumenta di anno in anno, a mano a· mano che cresce la popolazione della città, vuoi per l'eccedenza dei nati sui.morti, vuoi, e specialmente, per l'eccedenza dell'immig_razio.ne sull'emigrazione: di guisa che _il problema si complica ancor più _e si connette ,a quello dell' inurba{llento delle plebi rurali. • A dimostrare quanto sia cresciuto il yalore del terreno fabbricabile in causa dell'aumento della popolazioiie, valgano le seguenti cifre : A Roma nel 1873 i terrehi fabbricabili si ven- .devano in piazza Termini ~ L: 8,50 il mq., nel 1889 in piazza Colonna a L. 800 il mq. mentre nello stesso anno i prezzi dei terreni osèillavano . tra 800 e 100 lire secondo la posizione. (1)· Milano, Torino, Napoli, Firenze, Catania, sono, a un di presso, nelle stesse condizioni. • A ~rorino nel. 1885 nei quartieri vecchi un mq. costa va L. 30, ora un mq. dello stesso tereno costa L. 200; a Firenze nel 1862 nel centro un mq. cost~va L. 8, nel 1888 L. 100. (2) (1) Ma~è-Dari. L'imposta p1·ogressiva. (2) Notizie sulle condizioni demografi.che, edili'/,ie, amministraLive di alcune grandi città italiane ed estere-nel 1891. Roma.1893. ' .
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