624 RIVISTA POPOI,A:RII DI POLITICA., LEITERE II SCIENZE SOCIA.li Ma, a parte, le precauzioni che :si POl1'0i1btJl'Clprendere per assicurare la sorte dei figli - la quale sara migliore col divorzio quando i genitori J1on li amano o non li curano, e che peggiora empre e dappertutto coi progressi della grande industria, che sottraela madre il.alla casa e dalle cure della famiglia e faun largo impiego di minorenni nelle officine con o senza divorzio - dei divorziati, si deve ricorrlare che se si vuole tener conto del danno probabile dei figli per le mancate cure di entrambi i genitori. si dev·esse1·e logici ed abolire l'istituto analogo a quello del divorzio 111 riguardo alla sorte dei figli: la separazione. Né il numero delle separazioni è scarso; le domande si aggi1•ano attorno alle 2000all'anno in Italia e sostituiscono il divorzio. Su tale proposito il Balestra, sin dal 1888 sostenendo nella (.;;i.mera dei Deputati dell'Argentina il suo progetto del divorzio, poneva questo confronto istruttivo: nel Belgio nel 1845 col divorzio c'erano 17 separazioni per 10000 matrimoni; in Francia sonza divorzio ce n'erano 27; nel 1881 nel Belgio arrivavano a i2 e in Francia a 117 ! Ancora: in ln~hiltel'l'a c'è il divo1•zio e rliv01·zi e separazioni arrivano ad 1,06 p.er 10000 coppie e a 2.0t ogni 1000 matrimoni. In Italia senza divorzio lo sole separazioni sono 1.5 ogni '10000coppie e :ì,4 ogni 1000 matrimoni. Meg-lio' anco1·a: iii lnµ·hilterra col divorzio diminuiscono: i delinquenti minorenni: in Italia senrn. divorzio aumentano. Con ciù non intendo affatto asserire che il divorzio sia la cau a dellit diminuizione dei delinquènti minorenni. li Bar1·oetavena poi nell ultima discussione della stessa Assemblea legislativa Argentina, a rassicurare coloro che temevano della sorte dei figli con un secondo matrimonio del genitore dh·orziato, si domandava: perché non allarmarsi di 120,000 ,·edovi all'anno che passano a seconde noz1.e in Francia e preoccupiirsi soltanto della cifra molto minore dei divorziati, che si rimaritano? Sotto questo interessantissimo aspetto della sorte dei figli, adunque, si può conchiudere che se essa deve pesare sull'animo del legislatore. questo de,·e essere logico ed abolire l'istituto della separazione, completando la riforma colla proibizione delle seconde nozze dei vedovi con i flgli. • .. E vengo finalmente alla donna, che è statn l'og- ~etto di particolari attenzioni nelle discussioni sul divorzio in Italia e altrove. Si é disposti ad ammeLl,ere che nella societ:"t presente e nel matrimonio male assortito la vittima sia più frequentemente la donna; il divorzio quindi dovrebbe andare a benefizio della donna. L'ipotesi trova conforto nel dato sulle domande di divorzio. Negli Stati Uniti quasi due terzi dei divorzi sono domandati dalla moglie colla seguente percentuale di motivi: 40,15 010 per abbandono; 21/t5 pe1· adulterio; 16,35 per maltrattamenti (eruelt_11); 4,'tO per 11bbriachezza ecc. (Mayo-Sm.ith). Ma per gli Stati Uniti si obbietterà che questa prevalenza delle donne nelle domande di divorzio é artificiosa, e vien data dalle false mogli. cli cui ci . iamo intrattenuti precedentemente. Ebbene tale prevalenza viene ammessa per la Francia dal Padilla avversario del <livorzio; se le rlonne che intentavano l'azione non erano 1'80010 quante il Bertillon diceva che fossero quelle che invocavano l'istituto della separazione, arrivavano, però, al 58 010col divorzio: cifra che differisce di poco da quelle riportate dal MayoSmith per gli Stati Uniti. li divorzio sarebbe quindi una liberazione più per la donna che per l'uomo. Ma qual sorte attende la donna dopo il divorzio? Statisticamente un elemento solo della sua sorte é stato studiato; ma non senza contraddizione: quello <lella probabilità di rimaritarsi. Si sapeva che le vedove si rimaritano più difficilmente dei vedovi; era da imma~inarsi facilmente, perciò, che non dovesse crescere ta proporzione delle divorliate che ritrovano marito. E così dicono alcune statistiche. Pel Carroll Wright ne~li Stati Uniti (18!!0) sopra 100 divor- ,dati che non s1 erano rimadtati c'erano 59 donne o 41 uomini. In Francia nel 1896 c'erano 25536 uomini divorziati òor1 riammogliati, e ::;32:18donne -divorziate non rimal'ilate (J->adilta). La minore mo1·talità Jelle donne in certi gruppi di età pel'turba i CJ.lcoli; perciò sal'anno da tenere in maggiore considerazione le tavole di Be1·tillon (padre) o di i\la_n in cui si calcola per l'Olanrla e pel' la Svizzera quanti si maritano in un anno nei vari gl'llppi di età, tra le nubili, le vedove e le divorziale. I 1·isultati della l'Ìcerca - per o-li anni ·18.}5-6I per l'Olanda; pe1· il 1870-82 per la Svizzera secondo Bel'tillo11 e pel 1876-90 secondo ;\layr - so1·- prendono: poiché in molti gruppi di età, specialmente nei più avanzati, (ci si deve seorgere l'influenza della dote?) rh 35 a11ni in pni in OJauda e da 24 anni i11poi in lsviZ1.era - il numero delle divorz•a te ehe 1·iprandono mari lo è superiore non solo a quello rlelle vedoYe, ma anche a quello delle nuhili. Se la, sorte della donna che divorzia p~ggiorasse; se il poggioramento si dovesse misurare da.Ila magiriol'e o minore probabilità di riprendere m,trito .:.... date le cifre suesposte si dovrebbe concludere che e:;sa ~11adag1rn e non perde col divorzio. Se le cifre fossero clivc1·se e rlimost1·assero che le don no più cl iflìcilmon te si rimaritano, sarehhe il caso di dir trwo che esse hanno aYuto quello che si meritano. e lo stato cli artiticinle Yeclovnnza é uno ·stato di puni zinne non lo av1·ehbe1·0 ben meritate le donne. che volontariamente se lo procurnrono chiedendo in maggior nume1·0 degli uomini il divorzio t E di fronte a questi risultati io non arrivo da,·- vel'O a comprenrlere queste. parole del Morselli : « \'ella cosidecta quistione della donna a me pare che si sia sempre dimenticato un aspct.lo particolare dell'unione sessuale fra i popoli inferioJ'i·i e<l (· questo che alla donna non fu quasi mai dato i mezzo di elevarsi mediante l'aLtivita. spontanea individuale. In altri termini, alle donne non si concesse. e ne1,!rnre ora si concede, il ,,;ommo vantaggio del.: l'individualismo in azione: essa fu sempre ed è tuttora un;i, dipendenza dell'uomo». Ora dicano gl'imparziali in che, come e quant0 il divorzio può diminuire la indipendenza della donn:1 e la sua altivita spontanea individuale. A me sembt·a inveco <'he tale istituto l'aumentA; e consido,·evolmente . • . . E vengo alla conclusione di questa esposi,done critica cli fatti, lontana da preconcetti sentimentali. politici e religiosi - e quelli rrligiosi nemmeno il sen3-:tore Fogaizaro vuole farli intervenire nel dibatt110. È il l\lorselli,che é il campione del matrimonio indissolubile di cui bisogna preoccuparsi, perrhè parla in nome della sociologia e della scienrn po itiva, combatte il divol'zio in nome della teo1·ia della evoluzione. riferendosi spesso al suo grande sistematore, ad HelJcrt Spencor; e in nome della teoria della evoluzione respinge il divorzio come una riforma non progressiva, ma inoolutioa o meglio regressiva. L'as!'unto dimostra costruendo una scala della gerarchia dei popoli secondo la loro forma di relazione sessuale; la quale gli darebbe la prova etnogrnfìca che i popoli nella più bas. a geral'chia sociale hanno le unioni più instabill, e che quelli più elevati le hanno più stabili. Col divorzio, quindi, egli crede che si tornerebbe indietro alla primissima barbarie. Non mi intratterrò della giusta obbiezione che gia gli fu mossa sulla distinzione tra progresso formale e sostanziale e sul progresso sostanziale ch'è accompagnato talora da un re~1·esso nella forma. Si invocò in p1·oposito l'autorita di Dramard, e si può a,~giungere quella di Vanderwelde, di De Greef e di aftri che giustificaI;ono sempre più la teoria dei corsi e ricorsi di Vko. E volendo stare alle forme soltanto, come si potrebbe dire quando c'é progresso o regresso, se repubblica e monarchia, proprietà individuale e collettiva ec. si succedono nella storia e si riscontrano ora tra i barbari ed ora tra i civili ed a seconda degli interessi o dei pregiudizi vengono giudicate un alto ideale di progresso o un detestabile regresso? Ma c'è di più contro il Morselli.,Egli invoca talora rautorità di Spencer ed esalta la monogamia. Ma clii ... .
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