RIVISTA POPOLARE DI POLITICJ, LETTERE E ~CIENZE SOCIALI 597 dei repubblicani, ci sono le altre associazioni di contadini, ci1e sono state organizzate dai cattolici della democrazia cristiana. Non se ne può fare la rassegna perché non c'è stato un congresso ad hoc, ma esse prevalgono nel Veneto e in Lombardia, e specialmente nelle provincie di Brescia, Bergamo e Milano. Sono più concentrate in una zona non vasta; ma rappresentano una forza non dispregevole, rinvigorita dall'azione parallela che esercitano lb 900 Casse rurali a tipo Raiffeisen organizzate per la prima volta dal liberale Wollemborg, ma di cui si sono impadroniti i cattolici. III. Per valutare lo sviluppo delle associazioni agricole in Italia bisogna tener conto delle difficoltà cui é andato incontro il movimento. 01 tre le causi ~eneral i dell'isolamento e dell'anal - fabetismo, che alla loro volta generano l'egoismo gretto e la mancanza di solidarietà - un ostacolo serissimo (in gran parte connesso alla struttura fisica, alla configurazione geografica dell'Italia e ai fatti storici) all'intesa ed ali' organizzazione della popolazione agricola sorge dalla ~rande varietà delle cofture da un estremo all'altro aella penisola, dalla mancanza di specializzazione nelle stesse colture, e dalla conseguente varietà delle condizioni economiche e sociali tra le varie categorie dei lavoratori della terra. Per conoscere appieprodotto al capitale, bastarda mezzadria che l'Italia apprese dagli scritti cli due ex-ministri e grandi proprietari: Sidney Sonnino e il Marchese di San Giuliano. Lo Stato, alla sua volta, col suo collettivismo fìscale, ridusse piccoli proprietari, piccoli fittaiuoli e mezzadri al comune denominatore della miseria. Le imposte dirette e indirette in Italia sono gravissime, e se d31la pressione tributaria si risentono anche i grande proprietari, si può immaginare a che siano ddotti i piccoli, i minuscoli proprietari! Dal 1° gennaio 1885 al 30 giugno 1897 furono espropriati, per inadempiuto pagamento delle imposte, 101~.977 proprietari. con un massimo assoluto e relativo di 52,060 - 1 per 14 abitanti - in Sardegna; e di 18,687 - i per 189 abitanti - e 11,773 - 1 per· 114 abitanti in Sicilia e in Calabria; e con minimo assoluto e relativo di 128 - 1 per 26,904 abitanti - in Piemonte e di 148 - 1 per 27,416 abitanti - in Lombardia. li fatto di queste numerose espropriazioni rimane sempre a testimoniare che i piccoli proprietari, i piccoli fittaiuoli e i mezzadri sono ridotti in una triste condizione economica, che di poco differisce da quella dei proletari. tanto poco che essi, anche senza far parte delle Leghe dei contadini, le guardano con simpatia e prestano il loro appoggio morale alla loro costituzione ed alla loro vita. La grande causa che ha determinato il movimento agrario, infine, va ricerno queste numerose e no tavoli differr,nziazioni si dovrebbero scorrere le decine di volumi infolio dellafamosalnchiesta agraria, che ha però una sintesi preziosa nel Proemio e nelle Conclu•· sioni del suo maggior~ ordinatore, il senatore Jacini, o almeno si dovrebbero lego-ere le venti pagine che BoIton King e Thomas Okey in 1taly-to-day hanno consacrato alle condizioni economiche, alla psicologia ed allo standard of life dei vari tipi di agricoltori italiani. Il deficit in Germania. cata nella tristissima condizione dei lavoratori della terra; e su questa condizione i documenti ufficiali abbondano, e non c'è che la difficoltà della scelta. I salari meschinissimi Per lunga serie di anni, le varie società agricole in Italia, furono Il ministrodelle fmsnzetedescosi dibatte controun deficitdi i50 molestate dalla polizia milionidi marchi. oscillano tra un minimo di 40 centesimi al giorno nell'inverno ed un massimo di L. 3 nelI 'estate. Specialmente durante la mieLitura, parte di tale salario viene dato in generi alimentari: truch system; ciò che talvolta é un bisogno assoluto, specialmente nel Mezzogiorno e in Sicilia, ma che é sempre un danno grave per la famiglia del lavoratore che vede assottigliare la quota in denaro con la quale deve vivere. Per l'alimen • e dalla magistratura compiacente e servile; più volte esse furono sciolte senza neppur l'ombra della leO'alità, e specialmente nel 1894, dopo il movimento ~ei Fasci in Sicilia, e dopo i tumulti per la fame nel 1898. Si comprende che queste persecuzioni mu!tiformi e i numerosi processi e gli arresti innumerevoli ed arbitrari eseguiti talora con mandati in bianco, come ai tempi delle lettres de cachet, la minaccia dell'amonizione e del domicilio coatto non potettero che ostacolare fortemente lo sviluppo delle associazioni, e come gli scioglimenti successivi impedissero che acquistassero forza e coesione. Tutto ciò spiega come dal 1900 in poi, sotto il Ministero Saracco prima, e sotto quello Zanardelli immediatamente dopo, appena vi fu un poco di libertà ed un relativo rispetto del diritto di associazione, ci sia stata una rapida e copiosa efflorescenza di societa di operai industriali e di lavoratori della terra. Ma le difficoltà naturali, al di fuori dell'azione intrinseca dello Stato, che risultavano dalla diversità delle condizioni degl'interessi delle varie categorie di agricoltori, furono rimosse cjuasi in tutto per opera delle classi dirigenti, e del o Stato. Grandi e medi proprietari ridussero angarici i contratti di fitto e la mezzadria; questa, anzi, divenne un corpodissimo mezzo di sfruttamento, tramutandosi da equa associazione tra capitale e lavoro, in iniquo contratto, in cui il lavoro dette il massimo del suo Kladderctclatsch· di Berlino). taz\o'?e. é no~o che la carne è _un cibò raro pei con- ~adm1,; il mai~ guas_to, ~he da luogo alla pellagra, mvece e un cibo ordmar10 nell'Alta e nella Media Italia. Pessime le abitazioni che spesso non hanno finestre, non hanno fumaiuoli, e si ridt.cono ad un rozzo tucul, in cui convivono uomini, donne, bambini, l'asino, le galline e il porco. Quando si pàrla di salari bisogna parlare dell'entrata annuale che, a causa delle giomate piovose, delle feste, mancanza. di lavoro, delle malattie etc. os?illa t~·a le 400 e le 700 lire, compreso l'allevamentÒ dei bachi da seta, dove c'è, o qualche altra industria domestica; mn.ssimo di 700 lire, però, limitaio a poche zone d'Italia, e contestato con molta ragione dai socia! is ti. • I salari itn.liani potranno meglio giudicarsi paragonandoli con quelli di altre nazioni. Il contadino che in media in ,Italia ha L. 1,15 al giorno, ricava L. 1,80 in Germania, L. 2,65 in Francia e L. 2 75 in Inghilterra. Il salario reale italiano risulterebbe' assai al disotto di quello che parrebbe dalle cifre suesposte se si tenesse conto del maggior buon mercato dei generi di consumo più necessario e più generale che si riscontra negli Stati sunnominati. Q~esta !1}ise'.ia e_conorr:iica si trad~ce in degenerazione b1olog1ca, 10 delinquenza e m emigrazione. Aumentarono di circa il 100 per cento i furti in venti
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