RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE Il SCIENZE SOCIAU 521 fesa nazionale e pagalo dagli Ebrei. Dei dreifusisti essendo ora alla testa del movimento anticlericale (1), si suppone che questo movimento sia pagato dagli Ebrei. La debolezza e la troppo grande abilità politica di Waldeck Rousseau, portano ora i loro frutti; bisognava Iiciuidare a fondo !'.affare Dreyfus, pubblicar tutto, forzare così l'opinione pubblica a pronunziarsi e non credere che una mezza misura potesse soddisfare. Quando dunque troveremo noi un uomo di Stato cos·1 energico per sbarazzarci dall'incubo di questo affare ~ Nello stato turbato degli spiriti un governo che non ha molti scupoli può permettersi molte cose; v'è da temere che i radicali e i socialisti di governo siano tanto più violenti quanto si sentono più deboli. Come gli antichi giacobini essi non si domandano quanto lcmpo durerà il loro potere; essi creano dei ben cattivi precedenti pel giorno prossimo in cui la reazione si riprodurrà e ricondurrà al governo gli amici del clero! G. SOREL 5 Settemb,•rJ 1902. (1) I viaggiatori di èommercio che furono già i granJi propagandisti di Gambetta, e sono degli ardenti repubblicani, sono <[Uasitutti nemici dei dreifusisti; essi abhandonaoo il loro antico anticlericalismo. '-'-"---- ....~..~. ......,,......,~~>OAQ:OCA L' wrticolo di Eugenio Chiesa siti Congresso repubblicano di Pisa, pm• Uirt disyuiclo postale essendoci giu,nto mentre U gio•rncile andciva, 'in -rnctech'ina, sia- ,;n,o cost1'etti lt 'l•invuv1•lo cil p1•ossimo n,u,- Jne,,··o. ~ Gli abbonati che invieranno all' Amministrazione clella Rivista Popolare l'importo dell'abbonamento scacluto e lire una e cinquanta, riceveranno.franco cli porto, il volwne Per l'economia nazionale e pel dazio sul g1·ano, dell'on. Dott. Napoleone Colajanni. UNLIBRODI G.SOREL* Sono teoppo note le tendenze ciel signor Sorel, perchè ogni applicazione del metodo materialista che egli faccia ad un epoca, ad un fatto, non sia un contributo ben pre:t.ioso per la letter,ttura economica, filosofica e sociologica contemporanea. Oggi è sulla Ruine clu monete anlique che l'acuto p_ubblicista ferma la sua indagine, per uno scopo molto largo e geniale. La fine dell'impero romano e la fine del paganesimo non sono nel libro in esame separate ecl insieme vengono comprese nella Rovina di questo antico mondo, sul quale sorge la nuova religione cristiana. Doveva l'Impero fatalmente cadere, e della caduta fu responsabile il Cristianesimo1 --, Son questi i due primi prolemi. (1) La ruil.)e du monde antique - Paris Jac11ueij '9-12. bopo aver bellamente dimostrato come gli sto0 rici non siano e non possano esser stati imparziali tBolssler: La (ln du paganisme); l' A, espone tutta la intluenza del cristianesimo sull'ordina-- mento interno ed esterno di Roma. Il cristiane-'- simo contribuì enormemente alla decadenza mi~ litare con la sua idea della vittoria morale, uccidendo il glorioso orgoglio militare dell'antico romano (le soldat chrétien doìt ètre humble), attirando nelle sue scuole i figliuoli borghesi, e nelle congregazioni le armate; dan<lo al mondo romano la chiara coscien:t.a dell'individualismo assoluto della pl'oprietà. Che la decadenza militare (abbandono di certe frontiere strategicamente necessarie) sia stata una delle cause prime della Ruine nessuno oramai osa negare. Oltre la militare, fuvvi degenerazione politica, la quale a sua volta fu accòmpagn·ata o preceduta dalla economica. L'illustre A. ha una concezione molto ampia del mondo antico, e non limita la sua ricerca, o meglio il suo processo, alla caduta di Roma, nè alla fine del paganesimo; ma l'una e l'altro inquadra in questa grandiosa rovina che trascinò nn mondo di cose, di idee, 'di uomini, - di religione e di politica, - di arte e di cultura. Senza prevemioni - e qui il grandissimo pregio del lavoro -, senza le furbe premesse dei comuni rappresentanti il materialismo storico, il si• gnor Sorel esamina obbiettivamente, con una conoscenza profonda della dottrina, il cristiane:c;imo, ne segue i movimenti singoli, il cammino, la influenza su tutte le· attività, sulla vita indi vi duale e soci:tle, e trae la conseguenza, anzi costringe il lettore a conchiudere che la Ruine du monde antique si deve al cristianesimo. Cosicchè genialmente e rigorosamente nel prezioso volume si dimostra come il cristianesimo si fosse adattato ai costumi romani (Nous sommes ch1·étiens à cause cle la vie éte1·1ielle, et pai"ens pour les agrémentes de l'ea;istence de le monde). portando una vera disso~iazione fra i principi metafisici della morale religiosa e le regole della vita pratica - come il sistema eùucativo adottato dai corpi ecclesiastici corrompesse l'intelligenza - come le teorie economiche della Chiesa facessero sparire l'aspetto ci vico dell'antica proprietù. - come il sistema finan:t.iario ecclesiastico portasse alla corruzione della morale. Particolarmente l' A. si occupa della azione poli ti ca del Cristianesimo, che considera lo stato quale un servitore della Chiesa. La dottrina politica dei cristiani era veramente deplorernle: • che importa sotto quale padrone viva l'uomo che deve morire, purchè il padrone non obblighi a nulla che sia contrario alla pietà •. La nouvelle Retigion a coupé le liens qui ea;islaient entre l'esprit et la vie sociale; elle a semé rartout des gerines de quiétisme, de dése - spérance et de mort ». Naturalmente il dotto pubblicista ritiene ohe gli effetti di ogni ideologia siano questi, e l'azione
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