Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 18 - 30 settembre 1902

llIVISTA. POPOLA.llÉ /JJ POlITICA. lÈTTERJJ k SCIENZÉ SOCLUJ 485 le condizioni finanziarie dei comuni e delle provincie. Nonostante il grande nu~1ero di conflitti tra padroni ed operai, specialmente nell'agrico!Lura; nonostante l'incremento del partito socialista, l'Halia gode oggi di un periodo di salute nazionale, economica e finanziaria. La ricchezza si accumula progressivamente, i salari ~i elevano, benché l'offerta di lavoro, con particolai,ità nell'agricoltura, superi la domirnda. Non resta che a sperare che nel futuro prossimo il paese possa essere governato collo spirito del raccoglimento e delle riforme e con uria politica attiva, ch'è nece,saria per consolidare ed accrescere la sua prosperità. Sin qui l'on. Ferraris la cui esposizione chiara servato ciò che egli dice sulla importanza relativamente scarsa della parte che gl'interessi del Debito pubblico assorbono dal bilancio annuale dello Stato. E quanto sia enorme questa parte e sproporzionata all'entità del bilancio ed alla potenzialità economica della nazione, noi lo dimostreremo col paragone col debito pubblico della Prussia, uguale quasi all'Italia per popolazione e che ha subito vicende politiche analoghe alle nostre. È dalla stessa North American Review, che noi togliamo ciò che segue sul debito pubblico della Prussia e che vi è stato esposto dall'illustre Prof. Adolfo Wagner: « Il debito dello Stato e serena è davvero'Pregevolissima. Noi, in omaggio alla verità, ci permetteremo di aggiungere poMilitarismo . . . francese •prussiano,inchiudendovi « la sua parte di debito imche osservazioni. In generale prevale nello studio l' intonazione ottimistica, spiegabile in una pubblicazione all'e- • periale, ammontava pel • 1900 a circa s,200,000,000 • di marchi (otto miliare di e duecento milioni), • includente una spesa • annua di circa 321 mi- • !ioni ... Esso rappresenta • circa 244 marchi di ca- ~ stero col pregiudizio patriottico. Troviamo soverchia la benevolenza verso il ministero Crispi. del 1887-91, alle cui megalomanie e al delirio di persecuzione verso la Francia si devono le colossali proporzioni del de (ìcit che perve1,me a circa 250 milioni in un anno, in conseguenza ù e 11' en or m e aumento delle spese militari e delle costruzioni ferroviarie. E ~l ministero Crispi si deve una delle cause principali della massima acutezza della crisi : la rottura delle reUtzioni commerciali colla Francia del 1° Gennaio 1888 - rottura iniziata da Depretis, completata da lui. Avremmo desiderato che fosse stato messo in rilievo l'apporto che i - Generale .. se le mie opinioni mi proibissero di tirare sui miei fratelli del popolo, sarei condannato anch'io ad uu giorno di arresti 1 • pitale e 9,5 marchi di in• <' teresse per testa di abi- « tante, verso 314 marchi « e 12,5 nella Gran Bret- « tagna, 629 marchi e 21,2 « in Francia. Ma in que- • sti due ultimi paesi, in- " teresse ed estinzione • del debito quasi intera• «. mente devono uscire dal- " le tasche dei contribuen• « ti; mentre in Prussia,co- •menelresto dellaGerma• • nia, questi oneri sono so- " stenuti dalla eccedenza « dell'entrata netta d<!lle « ferrovie dello Stato e « degli altri beni dema- ~nialidi esso(foreste, mi- " niere, ecc.). - Sareste fucilato! Le sole opinioni rispettabili nell' esercito sono quelle"cattoliche I « Questa eccedenza è « così .larga che basta a « ,:aprire quasi la metà • della spesa per l' eserl Uomo di Pietra di Milano) singoli- Stati d'Italia dettero nella costituzione del Decreto pubblico nazionale nel 1861. N è risponde a verità ciò che egli dice sulle maggiori spese che, compiuta l'Unità, si fecero in favore del Mezzogiorno. Parimenti, mentre nell'incremento del debito pubblico è data la responsabilità che loro spetta ai lavori pubblici, e specialmente alle costruzioni ferroviarie, non viene lumeggiata abbastanza quella maggiore delle colossali spese militari. Infine, associandoci pienamente al desiderio manifestato di vedere seguita una politica di raccoglimento, non possiamo lasciar passare inos- « cito e per la (lolla, cosicchè i contribuenti' « non pagano che l'altra meta e le spese pei \ « servi"zi ciVili ». Perciò mentre in Prussia il capitale del debito pubblico è di L. 305 per abitante e l'interesse di L. 11,90 all'anno; in Italia il capitale - compresi i debiti ferroviari e i biglietti di Stato - è rli L. 500 a testa e l'interesse di 15,31 all'anno. La differenza più colossale viene data dal reddito ferroviario e demaniale: in Prussia coll'esercizio di Stato e colla conservazione del demanio si lla un reddito di oltre 700 milioni all'anno;

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==