Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 18 - 30 settembre 1902

RJVìSTA. PQPOLARE DJ POLITICA.. LETTERE E SCIENZE SOCJA.U 4'1<J rimedi concreti proposti dal deputato di Acqui si riducono ai seguen li: nel campo econ0mico : 1° la tra sfo,.. mazione del debito comunale e provinciale, riducendone l'interesse dal lasso slluale al 3 010; 2° la conversione del debito ipotecario di 60 o 70 milioni dai saggi alluali del 6 al 12 010 all'interesse del 4 010 circa oltre la ricchezza mobile - ciò che produrrebbe un sollievo di circa due milioni all'anno (1); 3° l'organizzazione del credito agricolo, secondo le proposte della Riforma agraria; 4° le misure atte a promuovere l'emigrazione dalla provincia sia verso allre regioni del Regno sia verso l'Estero. Nel campo amministrativo le misure più urgenti sembrano: 1° l'impulso forte, profondo, decisivo all'istruzione popolare e professionale, intesa a creare agric.oltori intelligenti e buoni operai; 2° un miglior regime delle acque, dei torrenti e dei boschi, in base a pMgelli organici, da attuarsi gradatamente, a seconda delle risorse disponibili; 3° l'incremento Il giornale ufficioso di Roma volendo correggere gli errori r.lte si dijfondono vuol dimostrare che a torto si altribuisce una influenza alla pressione tributaria nella miseria della Basilicata, e in prova osserva che'.ogni suo abitante paga annualmente L. 3,60 d'imposta fondiaria, mentre ogni abitante dell'Emilia e della Romagna paga L. 4,52. ed ogni abitante della Lombardia 4,36. « Tuttavia - conclude la Tribuna - nella Romagna, nell'Emilia, nella Lombardia abbiamo avuto fortunatamente una gioconda moltiplicazione di forze e di prodotti» (N.0 del 20 SPttembre 1902). Francamente da un giornale autorevole non ci saremmo atteso uno strafalcione cosi madornale. Sanno anche le pietre che le imposte riescono sopportabili o intollerabili a seconda della ricchezza colpita. Ora per la terra poverissima di B11silicata - e !'on. Zanardelli se ne sarà accertato de visu - le L. 3,60 d'imposta fondiaria rappresentano una vera spogliazione; invece per le ricche marcite di Lombardia prudente, graduale della~viabilità, dovencwsi anzitutto, provveder~ allo sviluppo economico delle zone già aperle ai traffici delle ferrovie e delle strade ordinarie già esistenti;4°soltrarre le amministrazione alle influenze pclitiche, imprimendo ioro un indirizzo corretto e parsimonioso; assicurare l'indipendenza e l'imparzialità della magistratura e provvedere ad una migliore scelLa dei fun-- zionari destinati al Mezzogiorno ed alle isole, insieme contemperando l'elemento locale e quello d'allre provincie. Lo scambio dei regali e per le terre fertili dell'Emilia le L. 4,52 e 4,36 sono tollerabilissime. Intanto quel capolavorn di disonestà ch'è la legge del 1 ° Marzo 1886, per aggravare la e· sistenle sperequazione tributaria a danno del Mezzogiorno, alla Lombardia e all'Emilia ha già assicurato l'aliquota dell'8 O[O sin da ora. La Basilicata attenderà altri 30 o 40 anni per ollenere lo stesso benefizio. ,I Che ne dice !'on. Maggiorino Ferraris di questa iniquità stridente~ Saremmo molto lieti di sentire sulla quistione 11 suo illuminalo parere. .... Da ·renetan a Jean Jaurès. - In un numero precedente abbiamo avuto parole di biasimo pel discorso bellicoso del generale André, Gli ultimi punti delle riforme che \'on. Ferraris chia1oa amministratfoe hanno bisogno di svolgimento maggiore che noi daremo loro _in appresso. Per ora ci fermeremo su ciò che egli dice sull'emigrazione. Noi non conosciamo provincie del Regno verso le quali si potrebbe indirizzare l'emigrazione; ma riteniamo PA.LUillDO: Ecco quanto di meglio sono incaricalo di offrire a Vostra Maestà I ministro della guerra della repubblica francese; non possiamo lodare in alcun modo, perciò, il Pelletan, che pur ci è tanto simpatico, pel linGU,\~ 'l'UUCO: Grazie, mi obbligate a fare altrettanto. che se non incoraggiare quella i•er l'estero - nel Bl'asile e nell'Argentina in questo momento i nostri lavoratori andrebbero incontro ad amarissime delusioni - . certamente sarebbe opera sconsigliata l' allraversarla. Non comprendiamo, perciò, come !'on. Lovito possa aver proposto di favorirne artificialmente ed a spese dello Stato il ritorno. Avvertiamo, infine, che nella enumerazione dei fattori del malessere del Mezzogiorno e dei rimedi per eliminarlo, !'on. Ferraris non ha tenuto conto della gran pressione tributaria - assolutamente sproporzionata alla sua potenzialità economica. Ed a proposito di questo argomento, che a nostro avviso è quello che maggiormente si dovrebbe studiare, sentiamo il dovere di ridurre al giusto una obbiezione della Tribuna. (i). L'on. Branca ha dimostrato in alcuni articoli ed in un discorso alla Camera che il denaro preso dal Credito fondiario nel ldeazogiorno lo si ebbe all'8 0(0. E la terra uon dà che il 41 (Uomo di Pietra di Milano). guaggio ii;nprudenle tenuto ad Ajaccio, e che ha dovuto prima rettificare a Biserta, e più esplicitamente a Bastia ed a Marsiglia poco dopo. Il breve discorso nel viaggio di ritorno dall'Africa tenuto in Corsica, anzi ha avuto la forma di un vero me poenitet I La sconfessione solenne venutagli dal Presidente del Consiglio Combes nel discorso di Saint Jean d'Angely, in ultimo gli ha tollo ogr:ti significato politico e in pari tempo ha tolto autorità al ministro della marina. I risultati degli accenni ad una guerra coll'Italia ed alla risurrezione di Cartagine non potevano esser<.ipeggiori: si è intiepidita alquanto la corrente di simpatia verso la Francia che cominciava a determinarsi anche negli ambienti che nel passato furono più ostili alla medesima; ha dato nuova lena ai guerrafondai nostrani - fortunatamente non molti - ; ed ha provocato una esplosione della gesuiteria e della bricconaggine britannica. Nelle polemiche suscitate dalle parole del ministro della marina francese la parte più sconcia e più nauseante,

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