RIVISTA POPOLARE DI POLITICA.. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 499 Voi dite a quei che nel crepuscol vanno, come chi al cii col suo desio s'affretta, che da nebbie ed abissi, in tanto affanno, anco è s~lvezza ! - o pace benedetta! - Voi mi vincete, spiriti del suono, poi che nel canto vostro erra il presagio d'un di là che trascina a l'abbandono. Il vostro corso lievemente invita in grembo a un cielo ove non è mai sera a spaziar di sopra de la vita; addentro un cielo ove uon è mai sera, diafano cosi ch'è una carezza, religioso si ch'é una preghiera, ove s'accoglie il fremito ch'è fuore, s'ode l'alta parola del Mistero, il Verbo de la Pace e de l'Amore ...:.. Quanta soavità di poesia in queste strofe che il Serafico rivolge agli uccelletti piegantisi a lam• birne la tunica I Io non so, nè mi curo di sapere, se molti oggi in Italia intendono la poesia mistica in questo modo, ma so che Virgilio La Scola scrivendo il Dolce Sermone · ha potuto infondervi tutta quella ingenua freschezza che rende cari anche a' non credenti i Fioretti di San Fracesco. A me par di vedere il Santo spiccare nell'altura, d'onde contempla· il piano infinito e il glauco mare in fondo; e di là salutar li usignoli e le cingallegre, che direbbesi stiano a udirlo. Il poeta descrive con brevi linee sicure questo momento; descrive l'annegarsi di tutte le cose, in fine nelle tenebre fitte, mentre van iscono lontano le squille: ed è nella breve ma efficacissima descrizione un sottil alito di mestizia, che ci lascia dentro una striscia indimenticabile : Galleggiavano muti gli usignoli e trattenean su l'ali lo stupore ; fin che a un suo cenno ai quattro venti i voli sciolsero, effusCl l'aer di clamore. Da la rigida balza in su l'Ignoto Ei si piegò; e, gli offeria la sera l'alito de le cose umili e il vòto ... Poi, raccolto, calò ne la severa ombra crescente. Al suo trascorrer piano, esalavano i fior la sua preghiera ... ili anguidian le squille da lontano .. . • •• Virgilio La Scola ama, soffre, sogna; gentilissima anima di poeta, egli intende tutti gli umani dolori, e dal dolore la Musa di lui ritrae accenti di una rara efficacia. C'è sempre nella sua poesia !"inspirazione umana, larga; c·è il senso arcano delle cose; il compianto per gli umili; pei deboli, pei sofferenti,; l'intuizione di tutto ciò che trascende la realtà esteriore, la materiale realtà, ma che vive della ·vita più alta dello spirito, che fluttua nell'infinito, che è impalpabile, etereo, trasparente; che non ha contorni precisi per la pupilla dell'uomo grossolano, ma che l'artista vede con la fantasia e rende vivo col verso. Egli intende l'uf- ~cio del poeta altamente, nobilmentei e senzc1,ricercatezza di frasi e di epiteti ottiene effetti singolari. Non vi è tracèia nel suo verso cli fronzoli, cli orpelli, poichè scrive come il cuore gli detta. Simile in questo al santo che gli è prediletto, Virgilio La Scola è pervaso da uno spirito di amore intenso che a tutto e a tutti si estende; ama e si fa amare. Così egli è ormai, ad onta della sua modestia, più~che una speranza per la poesia del tempo nostro; egli che, tutto raccolto in sè, dignitoso ed austero, « per vie sen va men frequentate e solo». GIUSEPPE PIPITONE-FEDERICO. SPERIMENTALISMO SOCIALE , L'agricoltura negli .Stati Uniti d'America (*). L'agricoltura è l'industria più importante degli Stati Uniti. In essa e nelle industrie affini delle foreste, della pesca e delle miniere, erano impiegate, secondo il censimento del 1890 ben 9,692,859 persone sopra 26,650,232 in tutti i rami d'industria di questo paese. Secondo l'ultimo censimento (1900), l'agricoltura è esercitata in 5,715,000 faltorie agricole. L'area di queste fattorie varia notevolmente, da una media di 95 acri (i) negli Stati dell'esl., ove la popolazione è maggiore ad una di 110 acri negli Stali sud-aUantici, ove la popolazione è meuo intensa. Negli Stati dell'ovest, di popolazione ancora più rada, la superficie media dell'homestead, o fattoria agricola, è di 160 acri. È in quest'ultima regione: e spe()ialmente nella vallata del Mississippi, regione di primaria importanza per l'agricoltura americane fatta a base di colture granifere od induslriali, che si riscontrano le fatlorie agricole più estese degli Stati Uniti, fattorie che spesso raggiungono diverse migliaia di acri, e talvolta anche 10,000 acri cadauna. Con tale differenza di condizioni si compreqde come anche i criteri economici coi qnali si esercita l'industria agraria debbano variare notevolmente fra l'Europa e !'America. Il latifon~o, che da noi è generalmente poco redditivo e rappresenta uno stato di agricoltura poco progredita, negli Stati Uniti invece nol? è sempre indizio di un'agricoltura poco avam.ata, e basti citare in proposito i frutteti di 500, 1000, ed anche 2000 acri, tut'altro che rari nella California e nel Sud, le estesissime plantatirms di cotone e tabacco degli Stati Sud-Atlantici le aziende di 5000 e 10,000 acri intieramente ridotte a coltura di cereali, avvicendati con colture foraggere, del far west. L'unità di collura è la caratteristica predominante dell'agricoltura americana, ment.re nei paesi europei, ove la proprietà è molto sminuzzata, predomina la coltura promiscua, la quale trae le sue origini in parte da abitudini tradizionali ed in parte dalle condizioni difficili degli scambi e talvolta anche della viabilità. L'unità di coltura degli americani porla alla specializzazione che permelle l'uso di potenti macchine agra- (') Da un accuratissimo rapporto ùell'enotecnico governativo italiano a New York, cav. Guido Rossali, pubblicato dal Ballet• tino U(fi,ciale del Minisier·n di J\grtcottnra lndnstriri e Gomrner'cio rileviamo le notizie contenute in questo Spcrimen• talismo. (1) L'acre corrisponde a metri quadrati 4047. N. d. R,
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