RtVISTA. POPOLAilÈ /)/ POLITICA. LETTERE,' E SCIENZÈ SOCIALI 495 cie, aristocratici, di Circoli a programma femmi• sta, fedeli all'oraziano: Odi profanum vulgus et a1·ceo. Tutti errano; e specialmente i secondi presumendo che - aumentata la coltura, resa cosciente nel vero senso moderno l'educazione, sicura la posizione sociale, elevato il carattere, in un numero più o meno ristretto di donne - sia risoluto il problema. Socialismo e femminismo sono, come io li vedo, due movimenti di anime spinti dal medesimo soffio umanitario che li ha suscitati e li nutre, a unificarsi: nè altrimenti farà, sviluppatosi meglio, il femminismo; o dovrà. rinunziare, assolutamente, a ogni essenza e funzione terrena. E se il femminismo ha compiuto innegabili progressi in questi ultimi anni, vuol dire ch'esso supererà trionfalmente il suo periodo di prova, che non gli mancano doti pratiche quale fattore di Mnessere sociale: ne scriverò altra volta. Concepisco, però, sempre il femminismo come dottrina e tendenza nobile oggi, non come partito autonomo in avvenire, politicamente operoso. • •• Appunto, ad attestare la fase attiva, meno sentimentale, in cui sta per entrare il femminismo ... latino, ecco l'inchiesta bandita l'anno scorso da un giornale parigino, Le Pain, nei termini seguenti: • Est - il vrai que par suite de .la création d'un type nouveau de femmes ayant acquis une con- , science mieux. raisonnée de leurs droits et de Jeurs devoirs, une certaine piace traditionnelle au foyer ne sera plus occupée, et qu'à la vue de cette piace vide - come l'affirme M. Marce! Prévost - les larmes de l'homme couleront, venues d'une force ignorée 1 En un mot, la transformation de la femme seraitelle pour l'homme une nouvelle joie, ou, selon le dernier roman de M. Jules Bois, une nouvelle douleur? » Ma in qual senso gioja o dolore? È vero che... con tutti codesti futuri assai remoti? Quanta incertezza! Era preferibile la formola adottata da Gambarotta per la sua nota Inchiesta su la donna: « oggi come oggi, che cosa dite, che cosa pensate • della donna, come la vorreste ecc. ecc.1 Tant'è: non per combattere l'antifemminismo di Prévost, che, per essere tutto di maniera, si con-_ futa da sè; ma per ribadire la mia fede invitta . nell'idea e nella propaganda femminista, io rispon~rò brevemente da un punto di vista generale che mi sembra il più logico e semplice. Riteniamo un principio fondamentale dell'odierno movimento in fav:ore della donna, questo: che esso non crea, ma segue l'evoluzione naturale delle cose spiegando la sua maggiore attivitct nell'affrettarla e nel diffonderne il salutare concetto là dove non abbia ancora penetrato o esista sotto una forma incosciente. Nè ci deve sorprendere_ che molti avversino oggi la intellettuale propaganda femminista, perché il misoneismo è un sentimen- .to umano quanto la tendenza indefinità al progres:;o, destinata, presto o tardi, a prevalere su quello. Se, così bene inteso, il femminismo aiuta la psiche femminile a compiere quella evoluzione che natura le assegna, attraverso altrettante conquiste intellettuali e morali in armonia con una legge eterna di progresso, l'unica risposta possibile alla inchiesta mi sembra: nouvelle jo,;e. Quanti e quali, profondi, varii, universali, mutamenti nel genere umano ci attesta la sua storia! Dal polites che è nulla di fronte allo stato in cui si assorbe e confonde, non siamo, forse, giunti all'uomo - cittadino della sua città e dello Stato, restandone distinto? Dallo scl1iavo, - res, negazione di pe1·sona - non vedemmo evolversi, forse, il tipo del moderno lavorntore che al disastro economico sa opporre la trionfale conquista di una libera coscienza, può rimediare con l'attività sconfinata di una mente a cui si" disvelano via via tutti gli arcani che il Cosmo rinserra 7 E non è, dunque, « une conscience mieux raisonnée de Jeurs droits et de leurs devoirs • per le donne il coefficiente essenziale, esemplare, del progressivo miglioramento a cui tendono?, E non è in marcia da secoli questo progressivo miglioramento della donna, se, confrontando fra loro varie epoche, ci avviene di non più riconoscerla 7 Parlo, s'intende, <li coscienza de' diritti e doveri in generale, in quanto rappresenti per linee sommarie, ma complete, il tipo della personalità umana più civilmente evoluto. Di ciò che sia la tecnica, cioè la manifestazione di quella coscienza in atti singoli, l'impiego di quei diritti e dvveri in rivendicazioni speciali, non è qui necessario nè opportuno parlare: ad essa deve, naturalmente; precedere la conquista onde la inchiesta procede. Come potrà, intanto, l'apostolato femminista sfemminizzare - poichè questo, non altro, affermano e sostengono i nostri avversari - la donna, se opera e ogni dì più s'impone, seguendo un criterio perfettamente conforme alle leggi di natura 7 Poi., dedotto sempre da questa provvidenziale norma di natura, un altro importante criterio ci .deve guidare: che, oltre a potersi nessuno. de' due sessi sottrarre alla imperiosa legge di evoluziont\ di pari passo con la donna dovrà evolversi anche l'uomo. È un errore immaginare impressioni della donna NUOVA sull'uomo VECCHIO, con abitudini, esigenze, pregiudizì e difetti altrettanto VECCHI; errore antiscientifico, antiumano. Donna NUOVA, uomo Nuovo: la logica non ammette altra coesistenza in un avvenire che au• guriamo prossimo per il bene delle umanità, se vero è sempre che natura pose tra i due sessi un dovere d'integrazione e miglioramento reciproci; ineluttabile principio per cui, l'uomo resistendo, nemmeno la donna può ascendere. Mondo e so• cietà sono dominati da una_ legge di armonia che la creatura non riuscirà mai ad infrangere. È possibile, dunque, la formazione di un tipo sociale senza l'intervento - per opera diretta o per ac
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==