Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 17 - 15 settembre 1902

... RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LEITERE E SCIENZE SOCIALI 475 -vicenda la nostra storia passata. Gli A.rgen tini sono .assai bene informati sulle nostre vicende classiche .... e romantiche; poco, invece, sappiamo noi delie loro, •che pure sono, quantunque più brevi, non me110 grandiose e gloriose e singolari. Volete saperne di più, e, ad un tempo, impratichirvi nella lingua de_ gl'intraprendenti fratelli d'oltre Oceano, lingua che laggiù si va co:-;i bizzal'ramente fondendo ed unificando con la nostra in bocca ai coloni it diani a gran dispatto dei miopi pul'Isti, a gran conforto' di noi che auspichiamo la form::i.zione spontanea d'un 1.mica lingua mondiale? Leggete la Historia de la Argentina del mio amico Juan Garcia Al-deguer(Madrid, La Espafia Editorial):in molti apprezzamenti, sopratutto relativi alla dominazione spagnuola e allo spadroneggiamento clericale, vi trove1·ete, come me. in pieno contrasto con l'autore; ma, com'egli è in buona fede ed è un fiore di galantu,)mo, finirete per volergli bene, come moltissimo glie ne voglio io. * Dalla stessa casa editrice sèguita a pubblicarsi fa serie dei volumetti a una lira, con la storia di Todas las literaturas: dopo l'italiana, che annunziavo mesi or sono, han veduto la luce la norvegese, la scandinava (danese, svedese, finlandese, islandese), la francese, la russa, ed ora la nord-americ;1.na, sempre dai primissimi loro campioni fino ai contemporanei viventi. E basta. Parto per Torino per visitarvi l'Esposizione lnternazional~ d'Arte Decorativa. E quanto pri1na ve ne dirò brevemente le mie più spiccate impressioni. Milano. MA.RIO PILO. RIVISTADELLERIVISTE I premi alla marina mercantile fo Inghilterra. - La politica -dei premi seguila dall~ maggior pa,·le degli stati continentali, ha finito per 11upe11s1erire l'lngh1lte1·1·a clte si ved~ attaccala alla sorgente non solo delle sua supremazia commerciale, ma anche della SJa esistenza. La Camera dei Comuni ha aperto un'inchiesta sui resultati del la politica marittima seguita all'esLt>ro, ed ha mteso molte perso11e t1·a cui sir Roberl Gi!Ten antico -direuore della statistica del Board of Trade, 1a' cui depos1z1one pare ahb1a_pl'odotLo una profonda unpressione. La il..illa comrne1·c1ale b1•ita11nica,egli ha dello, si é nolevoltneule accresc1ula da qualche anno in qua, ma le flotte stra111el'0 soi10 aumentale ancora di più, specialm.-nle quella degli Stati Uuili. La flotta Germanica é si.ala aiutala dal suo gove1·no meJianle riduzioni d1 tariffe_ delle st!·ade ferrate per le me1·ci a destinazione pE:i porli, _favon clu, equivalgono praticamente ai premi. Grazie a provvedimenti di questo genere, il commercio <l~I Nord _deH~Spagna é pa~sato dagli inglesi ai danesi, ai norve1,;1an1,e sop1·atullo.ai tedescl11; il co1nmercio del mai· Nero dagli iuglesi ai tedeschi. Nell'ord111e iuternazionale, ha detto il Gifl'en, l'lnghil- <ter1·ade~e considerare che i p1·emi d11·etti o indiretti alla manna mercauttle non sono altro che una tassa impo.,ta d~gli Stati_ sui ~iUadini, a p1·ofitto esclusivo dei costruttori e propr1elar1 d1 navi, e che la concorrenza non € più_ti:,a _i privati_, r~a tra i privati inglesi e gli Stati <isten. E 1l prote,;wnismo aggressioo, con cui i princ1pii del libero. scamb10 non sono più applicabili, perché le cond1z10111della libera concorrenza sono violale e tutto a danno dell'Inghilterra. ' Per l'Inghilterra c)1":1 è una potenza insulare, la sussistenza dipende quasi interamente dalla sua marina mercantile, e bisogna fare qualunque cosa per conservarla <i occorre f~r!o senza titubare, senza mercante.,..,.iare. ' ~a pri1~a idea sarebbe nel rispondere ai p~~mi con dei premi; ma 7,500,000 tonnellate a 1 lira sterlina da1·ebbero una spesa enorme. Un secondo mezzo sarebbe nel riservare la navigazione tra l'lngfolterra e le sue colome alla bandiera inglese, il che_ eqm varrebbe_ a<l. una specie di blocco per le altre naz10111.Per realizzarlo occorre1·ebbe il consen~o delle colonie autono1ne, e forse si trova in ciò una delle cause dell'imperialismo jin,qo che lo Ch~mberlain cerca di sviluppare. , • 111 terzo luog? si polrebbe interdire l'entrata nei porli rngles1 o colomal1 alle navi straniere il cui equipaggio, come per la Francia e la Germania, può esse1·e requisito dalla marina militare. Infine si potrebbe asso;!geltare nei porli in.,.lesi le navi estere aIle stesse lasse e restrizioni con cui° sono colpite le uavi inglesi nei porli stranieri, e inoltre colpirle con una tassi' uguale ? superiore ai premi eh' esse ricevono. . In conclusione,_ il Giffeu propone di rilornJre all'atto d1 nav1gaz1one d1 Cromwel, abrogato nel 1850. E' un ritorno evidenl .. al1e teorie pr·eteziouistiche. L'Ingh:llerr·a non. fa_c_he_difendersi. Non é più il tempo in cui le 11az1on1s1 ltm11ava110· a chiudere il loro mercato · ess~ oggi. cerca_n_odi aprirsi a foi-za il merc~lo degli altri. Questa politica sembra però andare 0l11·0 il seg11~,.e "?1 fim,·e nelle rappresa!!11e; e siamo forse alla vigilia d1 vedere uno degli ultimi mercati aperti, l'inglese, chiude_rsi definitivamente, e prendere a sua volta una or1e11tazione agg1·essiva. E' u1ta prospettiva che bisogna se1·enamente affl'onlare, é una minaccia con la r1uale bisogna farP. i conti fin da ora. (Economista d'ltalia - 1 agosto) ~ Le comunicazioniin Germania - Edmondo Chery mette, con ragione, fra i principali fattori dello sviluppo economic_o 1~11.aG'lrmania, lo straordiuario impulso dato alla v1abtl1Laferrov1a1'la e fluviale. La lunghezza totale della r1;;te tedesca era 11el 1901 di 5_1,850,;hilomell'i, dei quali 46.784 appartenevano agli Stati e 5Uli6 solamente a società private. Se ogni Stato ha costru,lo le sue ferrovie secondo le p1·oprie convemenze e senza preventiva intesa con gli Stati lim11rofl, questa mancanza di unità è stata poi col'l'elta cou le h11ee d1 raccordo, a rnez1.o cli treni dircllissìmi che permettono di perCO!'rere senza trasbordi g1·andissirne dis~a,1ze. L'assie,ne di queste linee rappresenta un totale d1 c1r,·a 90,000 chilometri, sui quah viaggiatori e commerc1n11ti godono vantaggi eccezionali. Fra i( 1890 e il 1900 la lunghezza della rele tedesca é cresciuta d1 9(43. K1~., ossia del 21 010, cd i proventi lolalt d1 196 mtl10m d1 lire, o,,sia del 42 010Nello stesso periodo la rete degli Stati Uniti é anme11tata d1 45,li3!t Km., ossia del 17 010, e i proventi generai~ di 2,280 rntlioui di lire, ossia di circa il 50 0IQ. ~u l11ghtllerra 1·au1ne11todei proventi fu di 621 milioni, 113_1010; qu,.,lle della Fra11cia di 1528, il 30 Oro- Le ferrovie te<lesch~ trasportano il '146 010 di più delle ferrovie fra nces1. Quanto alla navigazione fluviale, la Germania é il paese cli Europa meglio situalo. Otto grandi fiumi - Elba, vVeser, Reno, Ems, Niemen, Pregel, VisLola, Oder - foe,nano le arterie principali di una rele immensa. Delle \l,729,0u0 tonneHate di merci arrivale ad Ambu1·go e pa1-t1le per vie d1 terra, 6.063,000, ossia il 6i 010, han_110preso la via fluviale del Danubio, e 3,666,0W, o_ss1ail 38 0,10,la ferrovia. Si spiegano cosi le ~olossali risorse cl,e 1l gove,·no tedesco lia cons3crate al migltora,nento delle vie navigabili e all'escavazioue dei canali neg i ultimi tre qu1rti di secolo. . S,_ca_lcola che lo Stato tedesco abbia spe5o 500 mi1~0111d1 lire pel We~er, Meno, Niemen, Vistola; 250 ,niho_ni p<1IR~no; __19~,!i00,0ù0 oel ·anale Imperatore Guglielmo; 120 miliom per l'Eiba e Oder; 9\l,287,000 pel canale de Dortmund ad E111s, prima sezione del cauale progettato dall'Elba al Reno, pel quale occorre1·anuo 466 111,lio11i. . Dal 1877 al 1887 il tonnellaggio dei battelli fluviali é aumentato di 73,360 lonnPllale, ossia del ~36 010 e quello dei velie1·i di 1,916,U00,os;;ia del 14~ 010- ' (L'Ec?nomista di Firenze - 31 agQsto). .. J. A. Hobson: La radice economica dell'imperialismo.- È inutile attaccare l'imperialismo o il milita,·ismo come espedienti politici, senza portar la scure alla radice economica dell'albero, e togliere alle classi, nell'interesse delle quali l'imperialismo agisce, i loro redditi. La lotta

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