Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 17 - 15 settembre 1902

468 RIVISTA POPOLARE DI POLITlCA, LÉTTERE È SCIENZE SOC1AL1 . .. La concorrenza tiella Hfrra, Sidro, Alcool. - La birra, il sidro e l'alcool sono i più terribili concorrenti del vino, La birra non solamente è preferita dai popoli del Nord e degli Stati Uniti d'America per il loro gusto abituale, ma anche per il suo basso prezzo. Negli Stati Uniti la birra vendesi al prezzo di L. 0.20 il litro, mentre il no.stro vino ad es. non potrebbe vendersi al prezzo inferio1·e di L. 0.60 il litro. E lo sviluppo che ha p1·eso la fabbricazione della b:na negli Stati Uniti è grandioso. Mentre nel 1863 ·la produzione indigena era di etto!. 2.066.000, saliva ad etto!. 3.086.000 nel 1871, ad eltol. 34.815.700 nel 1885, ed a etto]. 46.108.000 cei 1899 A dimostrare poi dì quanto sia et·esciuto nell'epoca recente il gusto pe1· la birra, basta formare il seguente specchietto : Produzione Paesi 1882 1891 1899 ETTOLITRI Gran Brellagna 41-.048.491 52.675.204 61.174.000 Genmmia 39.250.500 53.094.000 69.500.000 Francia 8.000.000 8.000.000 10.396.000 Svizzera 920.000 1.600.000 2.143.000 No1·vegia 463.000 503.000 Dani111arca 1.700.000 2485.000 Belgio 9.281.67~ 10.770.660 14.290.000 Aust1·ia 11.877.084 14.116.908 fa.794.000 Ungheria 547.051 5i6.569 1.566.000 li consumo per abitante è di 213 litd nel Belgio, 148 in Inghilterra, 125 in Ger1nania, 99 in Danimarca, 72 in Austria, 60 negli Stati Uniti; mentre il consumo del vino nei suddetti paesi è di litri 15 in Austria, 4 in Germania, 1,9 in Inghilterra, i,5 negli Stati Uniti. In Italia il consumo della birn1 è esiguo, però esso tende arl aumentare. Nel 1893-!)4 la produzione della bir1·a era di lii ri 9.385.590, oggi le fabbriche sono aumentate e ne producono:(1.900-901) litri 16.318.450, che basta al consumo interno con 4!l.000 ettolitri che si importano dall'estero. Il sidro che si produce abbondantemente in Germania, Svizzera e Francia, fa anch'esso una spietata concorrenza nl vino. La sola Francia da una produzione di 9.2d0.000 ettolitri nel 1891, è arri vala nel '1900 ad una produzione di ettolitri 29.400.000. Nello stesso anno la p1·oduzione del sidro fu pure così abbond1111Lein Svizzera che nella piazza di Lucerna se ne trovano ancora 1 i.000 ettolitri invenduti. Peggiore nemico del vino è ancora l'acquavite. Chi ha preso l'abitudine dell' abinsite, osserva va il Gidc, non si adatta più al vino. E pertanto la produzione ed il consumo dell'acquavite aumenta sensibilmente in tulti i paesi. In Francia la fabbricazione dell'alcool ha preso un considerevole sviluppo; nel 1881 la produzione dell'acquavite era di ettoliri 3.600.000, nel i8\¾l è rappresentata da etto!. 5.200.000. Il consumo dell'acquavite é aumentato dal 1881 ad oggi sino a 2 milioni di ettolitri sostituendo così 20.000.000 di ettolitri di vino. Difatti mentre nel 1885 il consumo per abitante era calcolato a litri 150 di vino, oggi secondo la statistica inglese è rappresentata da litri 113, nel 1899. Nei paesi del Nord poi si beve acquavite più che ne-- gli altri paesi. La Danimarca ha un consumo medio per· abitante di litri 20, e produce 360.000 ettolitri di acquavite. La Russia ne produce ettol. 7.242.000 e segna nella quota individuale litri 9.3. Il Belgio l'Olanda ne consumano ettol. 1.360.000, circa litri 3 per abitante. L'Inghilterra ha una produzione ed un consumo di ett. 2.800.000, Gli Stati Uniti d'America aumentano di anno in anno 111produzione dell'acquavite; nel 18D8era di ett. 3.252.000 nel 1899 etto!. 3.616.000. L'Austria Ungheria ha una produzione di ett. 5.400.000; il consumo per abitante è di litri 11. L'Italia per produzione e consumo di acquavite sla alla coda; il consumo per abitante è litri 1,2. La produzione ed il consumo però hanno una leggiera tendem.a all'aumento. Nel 1898 la produzione fu di ettol. 3j8.000; consumo per abitante litri 1.1. Nel 1899 la produ1.ione si elevò ad eLlol. 366.000; consumo per abitante litri 1.'-?. Riassumendo, oltre all'aumento della produzione, la crisi del vino è dovuta anche all'eccezionale consumo che si fa dei sid1·i, della birra e dell'alcool, bevande che hanno sostituito il vino. • • • Il commm'o inte1•no. - Da quanto si è esposlo risulta chiaro che la risoluzione della crisi non possiamo attenderla da un aumento dell'esportazione. Questa è già diminuità e tende ancora a diminuire per la ricostituzione dei vigneti in Fra1rnia, in Ungheria, Rumania, Svizzera ecc. e per la concorrenza e l'aumento del consumo della bi1·ra e dell'alcool nei paesi del Nord, in Francia, Svizzera, Austria e in America. La risoluzione della crisi quindi dobbiamo aspettarla dal consumo interno; quivi dobbiamo riporre le speranze di un florido avvenire della nostra industria enologica. Il compianto Ottavio Ottavi fin dal 1880 aveva intravisto che vi era poco da riposare sull'esportazione e consigliava la coltura razionale della vite, la specializzazione dei vignazzi più produttivi, fabbricazione più accurata, in modo da pùter produrre buona qualità ed a prezzo superiore a lire IO l'ettolitro. « Non basta fabbricare vino buono, non basta adattarlo al gusto dei consumatori, ma bisogna che esso sia anche accessibile alla borsa della grande massa _dei consuma lori». 11 consumo annuo per abitante è calcolato in litri 93. Vuol dire che l'intiera popolazione consuma in Italia per anno ettolitri 29.760.000. La produzione media essendo calcolata ad etto!. 32.000.000, si ha un'eccedenza di ett. 23.40.000 che bisogna espol'tare. Ora questa quantità pot1·ebbe essere tutta consumata in Italia, anzi sarebbe in• feriore al consumo, se i dazi di consumo e le tariffe ferroviarie non incoraggiassero la fabbricazione delle bevande artificiali. Difatti gli studi sul consumo del vino sono desunti esclusivamente dagli specchi del dazio di consumo, ment1·e che se si tenesse calcolo del vino di crmt,,abbando la statistica del consumo del vino sarebbe molto superiore. Le cifre del dazio di consumo non possono conteneve le sostanze che si introducono nei centri e che non pagano dazio, con le quali si fabbrica il vino a,·tificiale, né possono prevedere che i 100 ettolitri introdolli ad esempio da un negoziante, facciano nella cantina il mù·acoto di ac..:rescersi a 200 (1). Noi crediamo adunque che in Italia si consumano più di 32,000,000 di ettoliLri di vino e pseudo vino, e che sono i prezzi alti che stimolano le sofisticazioni del vino. :E siccome a rendere il prezzo alto influisce \l dazio consumo, così crediamo che l'abolizione o la riduzione del -dazio dovrebbero stimolare ancora l'aumento del con sumo, e far scomparire le sofisticazioni; (1) A questo proposito vi è il Bollettino Ufficiale dell' Unione lombarda fra i nego::ianti di oino che osserva non meritare la nostra esportazione in Austria alcun sacrificio e che a noi meglio gioverebbe di essere protetti contro l'invasione di prodotti ~he al vino fanno la peggiore concorrenza.

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