.. RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 427 Queste cifre 110n hanno bisog110 di comme11li e proYa110che disgraziatamente il pl'imalo della delinque111.a complcssi,•amenle speUi alla Sicilia, diclro la quale viene la Sardegna, che la supera nei 1·eali conl1·0 la proprietà; vengono dopo le allre regioni del Mezzogiorno, ad a g1·andissirna distanza in ultimo quelle del S~ltenlrione. Significanlissimo il primalo 11ssoluto nell'omicidio - il massimo reato e caratteristico della ma.fìa - delle qnaUro provincie occidentali dell'isola: nrlle quali lo spirito della majia non si rivela soltanto qucu1tiiraica11w11tc 11111 anche colle circostanze, che accompagnano gli omicidi che vi si commellono. li linguaggio dei testimoni nel processo Palizzolo, da quello dell'on. marchese Di Rudin'i a quello dell'ultimo interrogalo, rivela che la Fe1·1·i, che osò asserire che nel Mezzogiorno ci erano o,:r,.-;i d onestà e nel seUentrione oasi di criminalità, risposi che "iò era falsiS&imo, e deplol'ai che i i-ocialisti meridionali in nome di una solidarietà settaria lo abbiano applaudilo. Ma non posso associarmi a chi, in nome di un malinteso patrioLLismo regionale, afferma che la Sicilia si trova allo stesso livello del settentrione in quanto a rlelinquenza. Ciò sarebbe contrario alla vel'ilà, ci trarrebbe in inganno, ci addormenle1·ebbe di fronle al più grave pc1·icolo sociale. La delin,1uenz 1 d_ell'isola nosL1·a, nel suo insieme, con particolarità per l'omicidio, è più grave di quella dello stesso Meziogiorno, dove é altissima per quelle slesse cause economiche e politiche che agirono per diAidenza verso le autorità, se non la paura che incuL.ono i dclinriuonti, è dive11uta istintiva e si ma11ifosla anche co11lro le i11tcn1.io1iidi coloLa potenza deH'oro. molti secoli in Sicilia e che furono acuite dall'azione di· riuel goveruo italiano, che avrebbe dovuto esse1·e un goveruo educalo•·~ e 1·iparatore. ro che 11e sono seduti. Questi e molti p05a Itri episodi e p11rlicolarilà dei maggio1·i reati COl!Ll'Ole pC'l'.-,OllCch, e si perpet1·a110 nelle surldetto qua t~1·0pn:ivi11cic, e che sono J,e11 uoli ai lelto1·i della ct'o11aca dei nostri giorn~li. caraUcriz;.ano 1~ esistc11za dello spirito della rnalìa. A mio avviso si re11de un caUivo servizio al propr·io paese 11asco11dendo o allenuando la reallà: se e·sa è brulLa, bisogna guardarla in faccia, denunziarla e comhaLLerla con succe s!'o i;e non ricono- ~cendone l'esistenza. E co11cludo. H i<!onosciamo IJ condizione nostra quale è l·ealrn•inl<', sem.a llllenuazioni o sew.a falso patrio Lii smo Faremo opera davve1·0palriollica volgendo le 11oslre forze tulle qua11le alla lrasfor111a1.ionedcll'ambie11te eco11omico.1•oliLico e i11lcllelluale clte genera quello 111orale Per raggiungere tale suprc1110i11te11lo è i11di$pCnsauile l'opera a~sociala del governo, dei citladi11i cito aman1 il pa,!se uatio e che deside1·ano assicu.-ati il prog1·esso sociale, e la sicu1·ezza delle persone e della pro prietà. Perciò, sin dal ·J883 in questo stesso giornale, pubblicai una serie di articoli sulla delinquenza della Il clomeslieo cli Jliskr Jlori:-a.n. il miliarclaro (ai Capi cli Sta(() 1·he 1tltcn,/ono in anticwncra): A Mister Morgan dispiace, ma oggi iJ il natalizio del s110 capnolino e non puci ricevere nessuno. Dott !\'. Cola.ianni. (Dal Giornale di Sicilia). Sicilia, senza alcuna p1·eoccupazione politica o personale. Ciò che scris~i allora lto potulo l'ÌpeLere diverse volle dopo; non ho da modificarne un sol rigo di fronte alle contingenze presenti. Nasco'n<lere e attenua1·e la verità non è semplicemente dannoso al proprio paese: ma ci rende ridicoli di f1·on\e a quelli, cui noi vorremmo apparire rniglio1·i di riuello che siamo. Non siamo soli a leggere le statistiche ufficiali, e quando noi tentiamo di conLor~ede o di spiegarle artificiosamente gli allt·i sorridono; ciò fa· ce11do perdiamo di autorità, e 11011 sialllo più creduli quando so:;Leniamo il vero e il giusto. A Lombro,o, che affermava che l'omicidio aumeuta in Calabria, risposi sdegnosamente che ciò e1·a falso; a (lnstiue Bliitter di Berlino). Egregio Riccio, . .. Non pe1· vaghezza di polemica, ma nell'inleresse della ,·c1·ilà e della regione, che ho se111pre difeso - anche 'lua11do molti, se non lutti, degli attuali paladini della buo11a reputazione della Sicilia dormi va110 della g1·ossa - vi rnando la presente per rispondere al vost1·0 articolo, pubblicato nel 11umero del 14-15 agosto dell'Ora. Cc1·cherò di essere chiarn, se non breve, sottopone11dovi le seguenti osservazioni : J. Bi,,ogna essere vissuti lungo lempo in Sicilia - e voi, se uon isbaglio ci slale da un paio di anni circa - per comprendere il mio accenno ai sorrisi compia-
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