42G RlV!STA POPOLARE D! POU1'lCA, LETTERE E SCIEN7.li soct~ll etnica della Sicilia, della Sardegna e del Mezzogiorno: ma nessuno, se siamo bene informali, degli attuali paladini della Sicilia si è fallo vivo: nessuno, dopo il 1862, anno in cui ci fJ un insUt·re1.ione cavalleresca cont1·0 le slolle parole del gl•nèrale Govone, ha pensalo a coslituire un Comitato per la difesa dell'ono1·e di 'luelle regioni! Nemmeno quando il Guascone del socialismo italiano calunniava atrocemente tutto il Mezzogio1·no.... E pe1· venti anni ci1·ca chi nega,·a in nomo dell'-1 logica e dei falti la inferiorità eb1ira dell'1sula, e ne difendeva gl'inL,.-rcssi, venne lascialo solo o denunzialo come un ne1nico dell'unila della patria ... Che co,;a si può, che cosa si deve pensa1·e, quindi, di questa tardi,·a riscossa regionale 1 Diremo che pe1· lo meno é inlempest i ,,a, pcrchè crea u11 equi ,·oco deplorcvolissin10 a danno di coloro, che, co111c il Ln Manna, crediamo in buona fede, ed :i dnnno c,I a disdoro dell'isola stessa. Ecco i due arlicoli: • • • Lrt llioisla. LA DELINQUI~N.ZA D'1:LJ,A NIClLIA Appena fu noto il verdello di Bologna, alcuni gior1rnli dell'Alla llalia, che poco conosco110 l'isola nosl1·a, sc1·issero clte la mafia era slala colpila 11 mo,·te. 11giudi1.io mi parve e1-roneo, e nel Sec·,l•1, clte accol,c semp1·c p1·emurosamenle tulle le dife,;e della Sicilia e tlel Mezzogiorno, pubblicai un articolo sullo Spirito della majirt, nel quale, ribadendo ciò che ho se111p1·esostenuto nei lihri e sulla Hioista pllpolare intorno alla enorme responsal.,ililà del governo italiano sulle condizioni della cri111inalilil 11ostrs, rivolgevo un caldissimo appello ai buoni di tulle le classi sociali affinchè si coopel'assero elTkacemenle per risanare l'aml1ienle morale dell'isola. Il mio appello era assolutamente ol.,biellivo. Il processo Palizzolo sul quale ho manlenulo sempre un doveroso contegno di risel'va, dal quale 11011inlc11do dipal'lirmi adesso, non serviva-che come punto di l'a:·- 1.enza: credevo di a,·ere rivolto un appello one.-;lo che 11vrebhe dovuto essere bene acco!to dai miei coi-regio· nali. Invece, con mia g1·ande sol'presa, esso mi procu1·ò una dii-ella risposta in un giornale dell"Isola; ed una che, se non mi nomina, mi riguarda somJH'<', pe1·cltè 1101,a i dolorosi dali di fallo sui quali è fondalo il mio 11nlico giudizio sulla delinquenza dell'isola nostra. Aliudo all'arlicolo dell'amico pro f. Pitrè pubblica lo nel n. 21H del Gi,Jrnale di Sù-it:a. Non nello interesse mio, ma in quello supremo della verità e della Sicilia, mi è sembralo necessal'io l'itornare qui stesso sullo ar·gomenlo per ricondu1·1·e sopra un migliore terreno i. difensori del nos'.ro buon nome, che non può mai essere custodito bene quando si nega ciò ch'è evidente come la luce dtil sole. Il giornale, che direttamente mi ha preso a pa1'le, ha scritto: "Considerando le principali categorie di reali, « risulta che la Sicilia w,n presenta nè la media più « alta di omicidi e lesioni personali, nè quella di ful'li e " di falsità in moneta ed in atti I>> Il corsivo il punlo ammirativo non sono miei, ma dell'articolista, che afferma pure, essere la delinquenza, saÌvo che per l'omicidio, in aumento in tulle le regioni d'llalia e non nella sol11 Sicilia. Il p1·of. Piln~, alla sun volta, dopo avere ricorJato l'azione delete1·ia del governo italiano - cho fu da me lrallala con bl)ltoni di fuoco in: La delinquen~a detta S[,·ilia \1885), Gli ac•oenimenti di Sicilia (189\.J. Nel Regno detl11 nw.fia (1900) - conclude che: "il contributo di crimini, che dà il l)0str,> « paese non dWèri~ce dal cor.t1·ibulo dei principali cen- « tri della penisola ~- . 1 due giudizi si equivalgono. e sono del lutto conlradrlelli d11i falli: e, siccome contro di me si è invorala l'a,·ilmdica, i lellori del Giomale di Sicilia 111i perdo- ~ nc1·an110 se dall'ultimo volume della Statistica penaLP (anno 1899) traggo le seguenti cifre che mi danno ragione nei minimi ddlagli. Ecco la media annua prr 100.000 ab. pel triennio· 1897-99: Totale dei reati. Media del regno: 26Hl. Caltanisella, Catania, Girger.li, Messina. Siracusa stanno al disopr11 della media, Palermo e T1·apani al disollo rispP.lt.iv,unenle con 22(;\. e 240{.. In tutte le 30 provincie ,.Jc•ll'Alta Italia (Piemonte, Liguria, Lomba1·dia, F.inilia, Homa_gna), solo Il0logna supera la media del regno. Violeri~e e oltraygi all'rrnto,·it,i. Media del, regno: 51,11. Catania, Gi1·genli, Mes~ina, Pale1·mo, Trapani supera110 la media. U~lle 30 provincie dell'Alta llalia solo Po1·to Maui·izio e Venezia la superano . Falsità ;,i mnnete, alti pubblid ecc. Media del I egno : a!'l,5!i. Calta11isella, Cslania, Messina. Palermo superano la media. Delle 30 provincie dell'Alta llalia la superano nove: Torino, Po1·lo Maurizio, Mantova Milano,.Venezia. Ve1·ona, Bologna, Forlì, Parma. Delitti o·,ntro il buon co.slume e l'ordine detto fcw1i9lie. Media del regno: 23,87. 111Sicilia la supc1·ano tulle le p1·ovincie; nell'Alta Italia nessuna. Lr•sioni pr'l'Sonali volontflrir. Media del regno: 280,8G. In Sicilia la superano tutte, 1110110 Palenno, che si ritiene al disollo con 208,M; ncll'Alln Italia nessuna. Furti <Jll(t/i/icati ecc. Media del Regno: 417,52. In Sicilia la superano fatte, meno Trapani clte sta al disotto con !t05,·Vt. :\'ell'Alta Italia tre soltanto la superano: Porto Mau,·izio, Fe1-rara e B1·escia; o vi sono provincie - Cl)mo, Pavia, Vicl.'n,.a - che non arrivano a 200, e che sono, perciò, nelle miglio1·i condizioni, che si l'Ìsco11· tr·ano in Lolla Europa. /ll(pine, e.,lorsioni ,. ricatti. Media del Hegno: 10,81. In Sieilia la su1,era110.t11tle le provincie, talvolta in p1·opo1·- zioni altissime. Dne sole, 'J'ol'ino e f.'01·1'1,la supc1·ano e di poco nell'Alta Italia, rispcttivame11Le con 11,:H e 14,98. 'f'ruJ{<'.frodi ccc. ecc. Media del Ht>gno: 75,6~. Tutf,, le provinric della Sicilia la superano; notevohnenle Catania, Palermo e Siracusa co11 115,4\J; JO!t,41: !:JH,21. Sei p1·ovi11cie soltanto sop1·a trenta la supera1·0110 nell'Alla ltalin: Torino, Genova, Porlo Mnuri1.io, Milano, Vene1.i:i, Bologna; notcvolmenlc, Milano, 1'01-to Maurizio e Venezia con '124,70; 9H.29; !lo,fl!,. Omicidi 01J/ontari di O[Jni specie. Media del Regno: 12,01. Tristissimo, insupc1·alo il p1·imalo assoluto della Sicilia. In una sola p1·ovincia, Siracusa, si resta di poco sollo la media con 9.3i. Le cifre eloquenti delle altre sono le seguenti in 01·dine decresce11lc: Girgcn1i lt0,48; Trapani 35,9:i; Palermo 3\lli;_ Callanissella :-11,73;Catania 2i{29; Messina 16,7lt. Nell'Alta Italia, invece, una sola, Forlì, supera di pochissimo la media con 13,20, menll'e in molte altre - Bergamo, C1·emona, Pavia, Treviso, Vicenza, Piacenza, Reg~io Emilia - non si arriva a 2; cioè: si avvicinano alle cifre minime dei paesi più civili d'Europa. In lullo il Hegno una sola provincia, Sassar·i, si avvicina a Girgenli con 38.li7. r essun'alt1·a tra le peggiori del Mez1.0giorno - neppu1·e Nupoli -- uguagliano Trapani, Palermo, Callanissella.
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