444 ilIVIS'tA POPOLARE DI POLITICA, LÈITERÈ i SOiENZÉ $òq1Al1 . d~ll'at~eggiame!}to ~el pa_dron1::può essere la risultante d1 altri SCIOferI nei quah le rivendicazioni degli operai ~rano fo!lda~e; f!la qu~sto cas<? non é egli assimilabile, m m_aler1a d1 ass1~uraz10ne-_acc1denti, ali' intervento della ne~hgenz_a o dell er~ore d1 un terzo, o, in materia di 11ss1curaz1one-rnala~t1e, alla disattenzione di un malato 11_quale con la s~a imprudenza propaga ad altri il contagio !fel quale é mfet.lo ~ La difficoltà _più. reale consiste nella determinazione d!l_lcara~lere, ~rnstific~lo o 1.1?•d!lllo ~ciopero. Giova per CIO esammare_1 pro~ed!me~.ti impiegat.1 a questo riguardo nelle . poche 1st1luz10111g1a create, m Germania ed in Austria. · , Queste_ ist!tuz'oni S?no. due_: la Societt.i per l'assegno d 111de111utèt n caso_ dt se_iope,·i _fondala a _Lipsia ai primi del 1900, e la Unione industriate austriaca fondata a Vienna nel 1901. L'una e l'altra sono basale sul principio della mutualità. I _fondatori _della istiluzione. germanica e quelli della S01:ietà austriaca hanno_ spe~ifie:a~o, gli uni e gli ali ri, che noi~contestavano a-fla_tlo11d_11;itto allo sciopero; ma che es_e1volevano dare a1 capi d impresa le risorse ne- ~essar1e_ al!a loro d1fes?, per!ne~lendo loro di sopportare 1 car1ch1 di una cessazione mg1uslificata del lavoro. L'art. 1 dello statuto dell'Associazione austriaca slal,ilisce che _l'a~sicurazione si applica agli scioperi che . avvengon~, m_dipendentemente ~a. q~alsiasi colpa del padro_n<',e I a1·ltcolo 9_su_ll_econd1z10111generali di assicurazion~, conle_mpla 1I rifiuto della indennità per lo sciope!·o 11npulabile ~ colpa ~el padrone. Per permettere all·Asso_ci_az1?nedi de_ler~mar~ la causa dello sciopero, le .cond1z1om generali d1 assJCurazione conferiscono il <lirii.lo di procedere ad un'inchiesta sul posto e di esaminare, all'occorrenza, i libri di contabilità e i fogli di paga. L'esere:izio di questo diritto non é, del resto, che una delle fasi della procedura prevista dalle condizioni generai~ di a;S~icurazi_one.A termini di queste condizioni generali, ogm mdustr1ale, membro dell'assoeiazione deve in caso di effettuazione o di minaccia di sciopero 'darn~ avviso ali' associazione per telegrafo entro le 24 ore • cer<?are, Sf:: i suoi i~teressi lo richiedono, una intesa coi suoi operai; comumcare con lettera raccomandala all'Associazione i tentativi di conciliazione e i motivi del loro abbandono o del loro eventuale insuccesso• farle conos_cere il numer~ degli scioperanti' e r1uello dei 0 disoccupali, come pure Il valore approssimativo dei salari quotidiani corrispondenti. Non _appena ricevuta la ~olizi~ del pronunciamento di uno sciopero presso uno dei suoi membri l'Associazione ~nand3. sui _luoghi,_nel termine di tre gio~ni, un delegato rnveshlo d1 poteri per procedere ad una inchiesta ed intervenire allo scopo di porre fine a Ilo sciopero. Questo delegalo ~te~de un process? verbale dettagliato delle sue constataz10111 e delle prahche fatte; su visione di tale _processo verbale la Direzione deve, entro ollo giorni decider~: se essa ,~ccord~ _una ind.~nnità e in quale mi~ sura; rifiutando I rndennita, se I mduslriale deve fare dell_econcessioni e, nel caso affermativo, di quale natura e di quale portala debbano essere; se l'Associazione ha diritto a ricorso verso un terzo, quale sia il modo di esercitarlo. L'assicurato, informalo immediatamente delle decisioni che lo riguardano, può farvi opposizione secondo il di1·illo comune nel caso di rifiuto della indennità e secondo la procedura arbitrale, in materia di det;rrr{inazione de.Ila indennità o di specificazione delle concessioni. · _La·1irezio?~ dell3. Associazione appartiene al Consiglio di amm1mstrazione, del quale il direttore non é che l'organo esecutivo, e si compone da nove a quindici membri eletti per tre anni dall'assemblea generale deo-Ji associa ti. 0 La indenn!tà as~e~nata _ali' assi_curato ha per oggelto s~condo i ter:m!m degh slaluh dell'Associazione gemnmca, che d1ffer1sce nelle sue forme e nel suo orga- !·1ismo~e)l' associazione austriaca - di riparare non la 111tegrahta, ma soltanto una parte del danno cagionato dallo sciopero. Questa indennità si eleva ad 1 marco al giorno, per 1000 marchi di salari annuali dichiarati' e se lo sciopero non é che parziale, essa si riduce ad ~n~ frazione d\ qu_esta S0f!l!na che corrisponda alla proporzione degh sc1o~eranh m rapporto ali' effettivo Lolale del personale opera 10. La durala del servizio delF indennittì é, J'altr3. ~art~, limit11ta _ad un ~assi.ml? di 1~ giorni. Nella 1st1tuz10ne austriaca la 1ndennilà g1ornal ierH é eguale alla metà dei salari dichiarati, relativi agli operai che non lavorano in conseguenza dello sciopero: essa non può _essere assegnala p~r pi_ù d\ tre. mesi per uno sle~so sc10pero, _né duranle più d1 sei mesi per più scioperi nel corso d1 uno stesso anno. · _Le du~ istituzioni . hanno previsto l'applicazione di misure d_1sa(vagu_ard1,11nel ~as? di eccesso di spese pe1· effetl? d1 sc10p1::ri._L Associazione austriaca può pronunciare la rescissione del contralto dopo un sinistro: essa _può egualmente prescrivere il pagamento di un premio ~upple~e?tare egual~ al valore del premio annuale. L Associazione germanica prevede nei suoi statuti l'~umento fino al lrip_lo_del_~ag~io dei premi. Gli statuti. d! ambe~ue le assoc1azio111md1cano, in caso d'insuffi- ~1enza _d_1queste misure, la riduzione del saggio delle mdeumta. Questa organizzazione, nei due tipi descritti, é ancora tr:oppo recente per autorn:zare a trarne delle conclusioni d1 '.lua_lche valore, ma_ lo scopo propostosi da queste istiluz10111presenta un interesse di tanta al lualità anche per l'Italia, che ci è sembralo opportuno ed util~ di segnalarn~ la c1:eazione, ~ome lo ?arà poi di seguirne I'immancab1le sviluppo. (L Ecnnomista d'Italia - 11 agosto). -¼ Joftn. Hcinctibne: Gli scioperi ed il benessere pubblico.- ~n? SC1!Jpero è conseguenza logica della credenza nel111 mv1olabihlù e_preminenza dei diritti privati. Ma il· bc- ~es,;_ere_pub_bhcp de,:e esser_ sempre preposto agi'. inte1essi pr1vat1. E perciò che i trusts sono condannati, a che . é . condannata. la costituzione di uffici pubblici 11 ?copi d1_parte. Ma il pubblico raramente interviene. E' 111negabile che la nostra società è ancora nello stato di evol~;,;ione, ed é egualmente inneg'abile che non si è ragg_1u1:to un gran progresso, nelle questioni riguardanti il lavoro._ Oggt la guerra non é più cos\ feroce come un tempo, il trattamento dei criminali è mollo meno crud_ele_,i matti sono traLtali, di regola, umanamenle, i reatt d1 sangu_e son rf!olto pi~ rari: eppure resta un pu_nto debole: i rapp~r11 fra capitale e lavoro. Il capitale e ~I lavoro sono oggi, come sono già stati, in lotta. Ma chi ~offre di_questo antagonismo é il pubblico. Ambo le part~ sono nco~se a misure violente, come l'impossessarsi _d_ell~offi_ci_n_eda part_e degli operai, e l'ingaggiare eserc1l1 d1 poh~10lti privali, da parte dei capitalisti. Sarebbe tempo di far loro comprendere che essi non hanno più diritto. di distu~ba1:e_la. lr~nquillità pubblica, di quanto ne abbiano due md1v1dm d1 ammaccarsi le cos~ole nella strada. Un errore degli industriali é quello d1 non voler tener conto delle unioni dei lavo1·alori le qu·ali _esistono . e sono un fattore di imporlam:a sempre maggiore. Il disconoscere le organizzazioni, e il rifiutare l'arbitralo, causano molti distnrbi non necessari nel decidere le questioni tra capitale e lavoro. ' , Da_ parte de~li ope_rai, poi, abbiamo la opposizione alI arbitrato obb11galor10. In questi casi il pubblico dovrebbe difendersi. Lo sciopero, ~ia esso cagionato dai capitalisti o dai la~'oratori,_ noi: mte:es~a soltanto le parli in lotta. Uno s~1opero d~ mmalor~ d1 car~one, ad esempio, produce la d1soccupaz1~ne ,degli addetti al trasporto, la interruzione delle. ferro~ie, I ~l~vam~nto d~i prezzi e spesso il fermarsi de~h stabilnnenti mossi. dal_vapore, quindi la disoccupaz10ne, e con essa la m1ser1a, e spesso le rivoli.e e la repressione. E il pubblico paga le spese di tullo. A tutto ciò. il publ,l,ico si. é sott_omess!) tr_oppoa lungo. ~on é poss1b1le che I operaio ed 1I cap1tahsta considerino dallo stesso punto di vista le questioni riguardanti il_ lavo~o e~ il movimento operai<?. l!1 ?Onseguenza, non s1 potra evitare che queste questiom siano decise con una lotta senza quartiere, se non affermando un diritto della società,. su~e:iore a qu~llo delle parti. I lttvoratori ~a~no certo 11 diritto allo_sciopero, ma anche i capitahst1 devono aver quello di escludere dal lavoro quen-Ji ope;_ai eh~ a lo_ro i:ion ~on venga: impiegare. 0 L impedire gh smoperi, o almeno il ndurne il numero, non dovrebbe essere un problema insolubile. In primo luog~. bisognereb~e ~bbligar~ le organizzazioni di lavorat~r.1 _a ch1e~ere 1I r1conosc1mento, per renderle responsab1h 111nanz1alla legge. I capitalisti dovrebbero riconoscerle, e un contralto si dovrebbe stabilire fra le duA parti, e chi le violasse sa l'ebbe responsabile innanzi ali; legge. · · 11 passo seg_uenle sarebbe l'arbitralo obbligatorio. Questo non è des1de1•ato nè dai capitalisti, né dai lavora-
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