RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIAU 439 l'infuori dalla ricerca del :\larx. Ma che inrrre l'ora dt•I laroro dc•I sa1'to n\lga nè più nè meno che quella del tcssiLorr, cçro una alfcrmazione rh,, oggcttira111<'nte è- n•ra e non i• vera a 110:;ti-o lihito. l'er qualr legge di neces"itiL il tempo di lavoro astratto ~oci.ale medio è la mi:rnra r1Hn1111<• di tutte le infinite merri esistenti in scciol,i? .\'es- :...una forza co:,lrinuc• gli uomini a tale siste•na di valuta?.ion~. Uu1H1ue l'equazione marxiana non è ratale. .\la allora si clin't, non rnccogliendo caratteri d'in<leprecabile necessit,i, la legge del :\larx è suidda. Essa ù un a 1n·io1•i che ·i ammette dal .\larx, ma che ciascuno è arbitro di ne~are. La ,·erità è che non d troviamo dinanzi ad un dato primo. Parlando cli Arislotile, ~larx 1110,;trn l'impotenza del ragionamento di lui a pl'O\'i\t'e pcrchi• il lavoro <lell'u110 possa essere l'esprc ·sione del valore della merce prodotta dal 'lavoro d'un altro. l'cr rimpro,·era1·0 aù Ari,-totelc tale i111potc11,:a, l\Jar·x deve avere dunque una risposta da dai·c al nostro quesito: perchè l'ora di lavoro di A ~i pone in equazione con l'ora di l;trnro di B 1 Qual'ù essa 1 se finorn la neces,-ariet,i di tale equazione non si era :-coverta ciò derintva d,LI fatto l'110 per :::coHirla occorrev,t « elle t'idea riel r uguaulirmza wnana ric1,uislasse la tenacia ri' un /Wf"{}iwli.::io po11otarf' » ( L).~Co;;i M~irx. l1 secreto è :::co1·erto ! .\ fontlo della teoria del valore ,·i è la premessa euw1tila,·ia. In q1tanLo A è u:.rnale a 13, la fornrn conaet.a del lanwo del 1° e;;uaglia la l'orma coucrota del larnro dell'altro. e la mi- -.:ura del valore è uguale per Pntrambi. appunto pcrchè e:,si sono ~guaii. ~la il l\larx non ha dato un'altrn risposta. che certa ,non te non occorre essere Aristotele per ~olle,·arc: • I·: perché, prr quale legge ti i neces ·il à gli uomini clebhono essere ni.rnali 1 " .\ ciò non :,;i risponde senza andare nel mnndo mm-;lle. abhandonando il terreno cconom ico. i\larx è rimasto in dc•bito di tale risposta. :Ma tal debito non lo salra eia! far palese come il rentro delle sue teoriche sia una legge ideale, una causa cioè solo rispeUo ai molteµlici problemi che sviluppa in L'on:a:e~uenza di essa. ma che invere di poggiare su di un l'onùameuto reale <'(l esteriore si l'oncia .-.:ndi un presupposto della sua mente. E si noti ('he il presnpposto può bensì cs:a:ere ,,uello 11011 f!ià drlla sua pm·licula,·r> mente, ma della mente wiirr•,·sr1te, in quanto « l'uguaglianza è direnuta prcgiu di zio p0polare •. ma con ciò 11011 esso cessa di proiettare iI n1.rallern cli ideai isrno inconscio su tutto il sisLema. 1,'irlea 1tltinrn del ;;istc111a ,, :-co,·crl.a. llcgel clcll'irlealismo dialettico fa le fiche al Marx riel materiai ismo sociale ! nr. Qne ·to f' il procedimento riposto rhe ha guirlato il l\Ian nello stabilirc la sua teoril'a ciel (1) ~Iarx - li Capitale, I voi. pag. 27-8 della tra<l. italiana, valore. l'aria re di econ01nir• speciali, r.0111eface,·a il orci e sostiene ancora il Croce, da r.11i :.\Jarx l'avrebbe tratta e ricavata, i• si:-t,ema ('Ile può forse più accontentare i suoi critici, ma che egli non ha mai immaginato, o dte almeno nessun passo ci autorizza a supporre çh'egli l'abhia immaginato. Ad ogni modo la ua teorica rlcl valore è voL·a. in tutta la sua estr•nsione nel :,i- :,tema capitalistico. Di vero. Ogni merce ha un valore uguale al tt->111podi lavoro in esso incorporato, più il lavoro incorporato Hel capitale erogatovi . .\la i capitali investi.ti nelle varie merci entrano in esse in isvariatissimi rapporti; cd i processi ~li prodn:r.iuno durano tempi diversi. llanno noi 1° caso influenza sul valore le riiverse proporzioni di capitale; o il 1liverso tempo <li circola:r.ione del capitale nel i:1econ<locaso 'i .Marx risponde nel Il voi. mostranrlo l'influenza dw il diverso tet\1[10 ili circolazione <'Serçita 11ellc1. determinazione dei prcz:r.i, e nel Ili volume mos'rnndo in 11m1.I modo i pl'czzi singoli si discostino da.I rnlore l\Ia nell'uno o nell'altro caso, le influenze del valore rest.ano immntatc: ,·ariano soltanto i prezzi, i quali re~olaoo la di:<tribuzione do I reddito capi tal istico. Sicd1è la teoria del ,·,dure non <' un lp1·111i ne di ratrrnnto, ma una rcaltft coesistente alla realtà capitalistica. E' una realtil. ideale. non empirica, ma che può essere empirica. E il Croce non sarebbe caduto 11cl rip(•t.ulo Nrore, ove aves ·e posto mento a quanto il :\larx :wiluppa nella l" lezione del Ili rolume: Qui inratti il rnlore ha un'espressione Cllll1)11ctamentc empirica nella formola: \V (valore) = e: ( cap. costante) + o (capitale variabile) + ,n (plus valore). Ciò che fa cli,·ergere il valore dello merci dai singoli prezzi di vendita è la tlistrilrnzione tli uno soltanto di questi termini, çioè: ,n. lHa per· muta.re che p •s ·a questo elemento ni nella determinazione dei singoli prezzi., Li somma algebric;L di tali prezzi dei. l'istesso risultato della somma .witmetiea dei valori. ( 1) E· solo in questo senso ehe dissi anch'io (2) come dice il Croçc, che la te ,ria del valore di :\larx ha carattere sociotogil'O. in quanto essa studia non già gli scambi, çornpito rnro del problema dell Economia, ma la « Waa1·,,nsmnmlttn{J » nel suo complesso sociale. Soc:ialme,it,, infatti la teoric1. del valore di .\larx, nel suo concepimento assoluto, si trova corri;;pondere alla società capitalistica assunta come unità organica e vivente. I prezzi del mercato sono dunque dei meri indici di distribuzione, e come tali sono trascurati nella disamina dei rapporti di prorluzionc .. \la procediamo con ordine. Il capitale compie nell'opera cli prndu:r.ione dirnrse tappe. E,onlisce come danaro; si trasforma iii merci e larnro; le merci sono meta11101fosatu (I) Ye<li 2. sezione <lei Ili rnlume. (i) In Rioistci Criticci del Socialis,,w ,lei Merlino V. Il: • It metoclo nel Capitale di !(. Mar.e.
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