Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 16 - 31 agosto 1902

RIVISTA POPOl,ARE Di POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALJ 433 smo. e il nazionalismo. TI primo ebbe sembianza potitica; l'altro la ebbe semireligiosa (antisemitismo); il terzo oggi l'ha dichiaratamente religiosa (gesuilesiìllo). Ma e' entra davvero la religione1 Lo . tato provoca una lotta religiosa o quando sconfessa il suo carattere confessionale, o quando sostituisce un nuovo culto al vecchio, o quando invade il potere dogmatico. ~ u Ila cl i ciò ha fatto lo P.tato france e: ha fatto ciò che già fecero tante monarchie cattoliche e repubbliche cattoliche, quando richiamarono entro la legge alcuni ordini frateschi e congregazioni, o 11uando li soppressero, per difendere la ragione del potere civile: ha ratto, in somma, ciò che avrel,be fatto l'istesso imperatore Ferdinando LI, che, educato da' gesuiti all' Università d'Ingolstadt, nel conferire il potere a \Val lenstein cl iceva volersi prosternare piuttosto innanzi ad un frate che innanzi ad un angelo, a patto, si intende, che il frate non gli cospirasse contro. Non insistiamo .'u questo punto: fu gloria a Vico vedere dentro i miti la storia, e sarebbe de!!'enerazione nostra ridurre la storia a mitologia, scorgendo un intervento religi.oso dove manca. * * * La repubblica vincerà. assai più di leggieri questa lotta che già non le prime, ma gli effetti non si fermeranno qui, alla soppressione di alcune congregazioni, bensì andranno oltre la prevhone delle parti. Questo moto lentamente in idioso del potere sacerdotale contro il potere ci vii o fa gravita.re con moto accelerato gli Stati cattolici verso la laicità a.1sai più che non facciano i libri e i congressi dc' I iberi pensatori. Ed è fatale che gli Stati cattolici \'i pervengano prima degli Sta.ti protestanti, pcrchè questi hanno più fede e meno contrasto intimo tra i due poteri. t forse un sogno la laicità 1 Essa non è la Dea Rr1uione nè l' linle Supremo, non è ateismo nè conl'essionismo, assai meno somiglia a quell'indil'- l'erentismo che non può essece un carattere dello Stato, se è una degenerazione psichica. La laicitiL t·ompendia quella libertà di coscienza che se trova nel HH8 la sua prima data utlicia.le, ha da fare ancora gran cammino ver trornre la sua data reale. «li Stati cattolici vi si av,·iano con moto crescente, laicizzando ora un sacramento or l'altro, e prima di farne dichiarazione definitiva, la Francia e l'Italia. sentiranno di trova.re in essa un ar- ~omento tli alleanza meglio che non possano rare dieci trattati o alti-i motivi di utilità minore e talvolta artifiziale. La Spagna, quanto più tormentata e smunta dal lungo governo fratesco tanio più cli buon grado entrerà in questa consociazione latina. Il Vaticano, specialmente, teneva tra loro divise le nazioni latine, e, dividendole, le depresse. R.imo;;so l' o ·tacolo, le alleanze procederanno per alira. via, per quella appunto che indicai alla Camera, signiticando, per date e luoghi, il nuovo . moto delle razze in Europa ed in America. . * * Può dirsi dunque fallita la politica del cardinale Rampolla i on affrettiamo le conseguenze. La politica del Rampolla non poteva somigliare alla politica de' tre celebri cardinali che operarono fuori del Vaticano e talvolta contro, nè alla politica del cardinale Antonelli che operò dentro e contro il Vaticano. Altra doveva. essere la politica del cardinale Rampolla e non possiamo biasimarla se pare oggi che l'effetto gli riesca avverso. Indugiare egli poteva !'e.sito, non sopprimerlo. Un' altra politica gli avrebbe fatto perdere prima l'amicizia della Francia, verso la l[uale i suoi abbracciamenti furono a tenta.coli. I successori suoi, qualunque nome abbiano, questo solo potranno verso la Francia, tardare di poco la meta verso cui lo Stato gravita, frapponendo blandizie, esortazioni, condiscendenze, e qualche maliziuccia benedetta. li papa istesso che a mala pena poteva protestare contro una legge in formazione, non può rontro una legge in esecuzione, e si conterrà ne' limiti di qualche ammonimento tra carezzevole ed amaro. Conosco poi, negli s•.;ritti, il nunzio a Parigi, monsignor Lorenzelli, uomo pieno di filosofia aristotelica e tomistica, svelto negli accorgimenti della dialettica, esercitato nel magistero delle lingue .... Ma può lingua. veruna, viva o morta, parlare più forte o meglio della lingua delle cose 1 Il successore - più scaltro e men dotto - non avrebbe migliore fortuna della sua. . . . Q neste lotta si può dire finita in Francia, finita appena nata, e nessuno storico o l)Olititico sognerà di chiamarla lotta religiosa. Ogni pensatore però vecirà in questa lotta come nelle precetlen ti una gr-aduale evoluzione della repubblica verso i lini che uno Stato nuovo de,·e proporsi per giustificare nel suo nome i titoli di origine. E si ricordi che c.;hi scrive queste parole. difese due volte nel Parlamento la libertà del clero. aborrendo da ogni stringimento di freni, da ogni persecuzione. Ma libertà dev'essere, nqn cosa scon,;ia sotto nome santo. G lOVANNlBovIO. ( Dal Gi01•nate d'Italia). ************-**~***AA* RIVOLUZIONARISMO VE BALE OEISOCIALISTI. li socialismo belga ha riscontri ammonit,ori col socialismo italiano. Onde giova parlarne. Ì\elle elezioni parziali poliLicqe del 25 Maggio, i socialisti ebbero la peggio di fronte ai clericali. I loro voli • Riproduciamo dalla Critica sociale - mutandone soltanlo il lilolo - qaeslo eccellente articolo di Garzia Cassola, che eia atlclosso ai rivoluzionari copernicani del socialismo italiano. Le ragioni del compiaci111entonostro per. le idee_manifestale da un socialista autentico devono esser note a1 leltor, della nostra Rioista e non sentiamo, perciò, il bisogno di esporle. N. d. R.

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