368 llIVIS1'A POPOLARE J)J POU1'1CA, .LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI È nato il 25 luglio 1848, ed apparliene alla Camera dei Comuni dal 1874. Entrò al ministero degli esteri come segretario particolare di lord Salisbury nel periodo difficilissimo dal 1878 al 1880, mentre si negoziava il trattalo di Berlino. Fece parte per la prima volta del Gabinetto nel 1886 come segretario della Scozia, posto che tenne fino al 1887, quando fu nominato cioè segretario l'lrlnnda. Nel 1898, durante la prima malattia del primo ministro ebbe nelle mani la direzione •:!ellapolitica estera, e mostrò del tallo e dell'abilità, form!tndosi così una reputazione politica che lo misfl sempre più in vista.' Sinora non si è mostralo un uomo di ec~ezionale lcv11tura, ma soltanto equilibrato, padrone del pensiero e della parola. Seguiterà il medesimo indirizzo della volitica dello zio. NoT. ~~f.C~Y!l!JI_J_: mç.J.~ -.M; l!l_!lsl! fU ~'~:..~ ILTRIONDFEOSI OCIALISTI ITALIANI Le elezioni comunali e provinciali, avvenute prima e dopo la pubblicazione dell'ultimo numero della Rivista, confermano sempre più la estensione colossale della propaganda socialista in Italia e i suoi successi prodigiosi. Anche le sconfitte sc•no servite a dimostrare la grande vitalità del partito socialista; perchè esso dove non è riuscito a guadagnare la maggiora1ùa assicurò a sè stesso la minoranza, con votazioni che hdnno .spaventato i suoi avversari. Procedendo di questo passo, se fosse possibile negli avvenimenti sociali di adoperare le formule matematiche, e se non fosse ancora cosa più temeraria avanzare delle previsioni, si potrebbe dire che il suo wiluppo proceda in ragione diretta del quadrato del tempo; e che fra pochi anni, perciò, l'Italia sarà tutta socialista; e che, inoltre,se il capo dello Stato non vorrà fare fagotto dovrà adattarsi al programma collettivista, realizzando l'antico sogno di Gandolin di una monarchia socialista. Le previsioni trovano un limite negli esempi degli altri paesi. La progressione del socialismo in Germania adesso è meno rapida che pel passato; nel Belgio, se non in Francia, dalle ultime elezioni parrebbe che sia iniziata la fase regressiva. Ogni propaganda politico-sociale sembra, quindi, che abbia un periodo di saturazione che non consente ulteriori progressi. Il limite a questi ulteriori progressi in parte viene apposto dalla reazione degli altri partiti, che, costrettivi dalla necessità, si epurano ed acquistano una combattività non posseduta per lo passato; in parte viene rappresentato da un indebolimento interiore che alla sua volta viene generato da varie cause. Alcuni, soddisfatti nelle loro ambizioni, divengono inerti; altri, di fronte alla prosaica realtà dell'esercizio del potere, o si ritraggono disgustati, o si corrompono; in molti, infine, la sicurezza della preponderanza. sugli altri partiti fa allentare la disciplina ferrea di una volta e lascia sviluppare i germi delle dissidenze e degli scismi o dottrinali o personali: per lo µiù dottrinali e persona! i a<l un tempo. In quanto alla disciplina, le vittorie e le sconfitte dei socialisti nelle elezioni amministrative ultime sono buone <lei pari a dimostrare che es~a è in decadenza. I responsi dei ('ongressi sono oramai arrngginiti, e l'unità intransigente delJa tattica in pari modo è fallita completamente. Di ciò si è scandalizzata - e con molla ragio• ne dal suo punto di vista - La Propaganda di Napoli, che ali' Avanti ha ram rnentato che l'autonomia della tattica consentita dall'ultimo congresso socialista si doveva intendere cwn grano salis; che il consentimento del congresso si estendeva solo all'alleanza coi repubblicani e coi ra,licali; ma non mai coi monarchici tout-court, e coi socialisti che non vogliono saperne del la iscrizione nel pa,·tito. Perciò considera i socialisti che a Brescia, Veruna, Messina, Finale Emilia ecc. si sono intrufolati con gente d'ogni sorta come superio1•,; al partito. Queste infrazioni alla tattica ufficiale ed alle decisioni dei cong1·essi non sono una novità: i socialisti, specialme:1te i capi, hanno fatto sempre il loro comodo più o meno elettorale in casa pro- . pria, mantenendo l'atteggiamento di puritani in casa altrui e nel giudicare gli altri partiti. Di questa doppiezza di coscienza ne abbiamo dato un esempio nel numero precedentf' a proposito dei giu1lizi radicalmente contradittori sulla tattica da adottare venuti, da Genova e da Ancona . Tutto questo, ad ogni modo, riguarda gli affari interni del partito so('.ialista. Ma che dire della sfacciatag·gine colla quale alcuni socialisti rimpro verano agli altri ciò che essi fanno per vantaggiopropri0? A loro poteva essere lecito allearsi q uà e là ai monarchici puri e semplici; tuoni e lampi contro i repubblicani che hanno osato imi tarli. Un corrispondente dell'Avanti! da Valenza, il loro atto lo ha denunziato come una suprem,rt vigliaccheria. F. dire che a Messina vi furono dei socialisti che votarono per Alessandro 'I'asca e per Bernardino Verro solo per assicura,·e il trionfo dei monarchici, e per far cadere a terra un repubblicanaccio che risponde al nome di Antonino !Je Leo .. Tanta sveltezza sulla mutabilità dei criteri, induce a pensare che molti socialisti in Italia si credano addirittura dei superuomini, cui sia tutto lecito -- e sia lecito specialmente ciò che viene negato ai repubblicani! · E veniamo ai dissidi ed alle secessioni.. I maggiore1iti del socialismo li negarono per molto tempo, non ostante l'eloquenza del caso 1ìtrati. Non crediamo che avranno il coraggio di negarli adesso che siamo arrivati alle legnate da Marangoni assestate a Treves; ora che vediamo dall'Avanti! considerata come roba da tribunale supremo della Sacra Rota l'intransigenza e l'intolleranza dell'Avanguardia, sorta in Roma per lo appunto per combattere, in nome del socialismo ve1·0 il s:icialismo spurio, che sarebbe quello del l'Avanti! In queste baruffe l'elemento personale - e Jo,
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