384 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALIconcetti metafisici della natura umana, e se pres,indono dalle possibilità reali studiate senza preconcetti unilaterali, dalla scienza, e che sono invece scientifici o meglio positivi, se si basano sulla cognizione esatta dell'essere e del divenire sociale. È vero che gli utopisti, almeno nella critica, sono positivi ed affermano, sotto forma di avversione al passato. il nuovo sentimento, che trova nella critica stessa il modo più saliente della sua logica estrinsecazione. È vero che Marx indicò la via della ricerca scientifica del divenire e perfezionò così il metodo scientifico in quanto che aiuta l'attuazione pratica degli ideali. Ma è vero altresi che l'ideale, qualunque esso sia, e però anche l'ideale socialistico, non può essere di per sé obietto di scienza. Esso è una fede. • . . Quindi non solo il Marxismo non è scientifico tranne che pel metodo, essendo errate le sue concezioni della realtà e del divenire storico ed essendo unilaterale la concezione materialistica, ma non è esatto dire che un ideale qualsiasi e il socialismo in ispecie possa essere oggetto di scienza. I socialisti possono e debbono ricercare sei.entijicamente in quale maniera sia dato attivare la nuova giustizia, tenendo conto delle condizioni attuali della società e della direzione evolutiva di essa. Constatate le ingiustizie, che i tempi nuovi accusano, é necessario sapere quali trasformazioni saranno possibili, in quali modi ed entro quali limiti potranno le nuove aspirazione concretarsi, abbandonando le concezioni di un'astratta utopismo ed i disegni aprioristici, comunisti o collettivisti che siano. In questo solo senso, il soeialismo può diventare scientifico, ossia ispirare ricerche scientifiche, che possano servire di guida alla nuova tendenza pratica per la sua attuazione, ed in questo modo può il socialismo, come dice il Rappoport uniformarsi alla legge di evoluzione integrale. Prof. FRANCESCO BUDASSL ----- ,.... ,, ,..,_ .... --~~,.-_,,..,._,..._.....,.,,....._,..._,...,_,,, -.. " ,... _ ...... ,,.... ............ , .,_..,-... ___ _,..,,_,,....__ SPERIMENTALISMOSOCIAL~ Il lavoro delle donne in Francia. (Con_tinua:.ione - Vedi N°. precedente) Nel seroizio domestico la popolazione attiva é di 916,970, dì cui 731,523 femmine, e 171.5~8 maschi. Delle femmine occupate nel servizio domestico si contano : Femmine che dirigono 46 Uomini 64 Impiegate (vale a dire serve,bambinaie, dispensiere)596,696 » 165,688 Sparse 61,555 » 2,033 Date le condizioni generali di lavoro delle donne, il mestiere di serva é, dal punto di vista economico, un buon mestiere. La donna ha il mangiare e la casa, la imbiancatura e l'illuminazione, il riscaldamento, e un salario che per le debuttanti é di IO lire al mese, ma che può giungere a 30 e 4C lire con un trallamento completo. Le cameriere e le cuciniere abili giungono a prendere 60 e 100 lire al mese. Non contiamo le mance che sono dappertutto notevoli. li rovescio della medaglia è che, in pratica, alloggio, nutrimento, riscaldamento lasciano spesso a desiderare; che dei padroni poco scrupolosi sfruttano l'esperienza, delle giovani, e che i I lavoro dei domestici non é sottomesso a nessun controllo legale (non v'è né giornata massima, né proibizione di lavoro di notte), e che, finalmente, la stl'etla dipendenza, inerente ad ogni domesticità, é spesso penosa. Le operaie delle fabbriche sono libere, le loro serate le apparte11gono, ed esse non corrono il pericolo morale delle serve, esposte spesso, nella casa stessa del padrone, a degli abusi di autorità rd alle seduzioni. Vi é poi una categoria di donne di servizio, che non esiste che a Parigi e che é molto interessante, e cioè le serve di certi grandi restaurants con clientela borghese. Esse non ricevono dei salari, e per esercitare il loro duro lavoro pagano al pad,·one un tanto per cento per le mance che prendono dai clienti. Nella stagione buÒna, oltre al mangiare, incassano da 3 a 5 lire al giornll; ma la loro alimentazione non é troppo variata: lo stufato di montone si ripete con una persistenz11 desolante. Le cameriere hanno anche delle spese d' imbiancatura elevatissime a causa dei grembiuli, delle cuffie etc. che devono essere di una completa bianchezza. L'organizzazione professionale e sindacale delle femmine al servizio domesti~o non é che agli inizi. SPcondo l'Annuaire des syndicats professionels ve ne sono 3025 nella Seine, 283 nelle Gironde, 60 nel RhOJ1e.totale 3.368 sindacate su 165.688 uomini. • .. La categoria delle persone addette alle eure personali comprende le pettinatrici, le calliste, quelle che fanno i massaggi, le magnetizzatrici, in tutto 6.418 di fronte a 45.669 uomini. Nessuna inchiesta é stata fatta sul salario di questa categoria di femmine. Siccome esercitano dei mestieri di lusso, il loro guadagi:o per lo più non é inferiore a 5 lire. Quelle che fanno i massaggi guadagnano ancora di più. • •• Nel commercio e nella banca la popolazione attiva é 1.494.666 di cui 555.981 femmine e 936,940 uomini. Su 555.981 femmine vi sono : Femmine che dirigono 165.574 Uomini 249.480 Impiegate 157.370 » 417.988 Sparse 213.430 » 265.603 Come nell'agricoltura, il numero delle donne che dirigono sorpassa nel commercio quello delle impiegate e delle operaie; la professione é dunque favorevole allo sviluppo dell'indipendenza femminile. Le francesi sono eccellenti commercianti; ve ne sono molte che sono l'anima delle grandi case di commercio senza che il loro nome figuri. I salari variano. Su 165.574 che dirigono i lavori, sono ~indacate soltanto 787. Il numero delle impiegate nel commercio (157.370)formano tre 0ategorie: le venditrici, le cassiere contabili, e le scrivane. Le venditrici sono il grosso delle impiegate di commercio. Generalmente nutrite dal padro11e,hanno dei salari da 50 a 100 lire al mese. In generale la loro situa- • zione non é brillante. Queste giovani che guadagnano quanto un'operaia, sono oLbligate ad un toilette corretta, elegante, che rompe l'equilibrio del loro bilancio. La situazione delle venditrici dei grandi magazzini é forse migliore. Esse giungono talora a 150 e 200 lire oltre il nutrimento, e a 45 anni hanno la pensione. Nessuna legge fissa in Francia la giornata massima del personale di magazzino, e il riposo domenicale non é obbligatorio.
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