Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 14 - 31 luglio 1902

IUVISTA POPOLAltE DI POLITICA. LEITERE: E SCIENZE SOCIALl 375 - e • E 1: I) - ii: --------- 'UIOJ!l[::Jl)l!Ull !lllìO 'è.i .md O!Z!OJasa,pusvds ..., 'OJWlllOJ • ·!li::>OJJodsu.11 !P 1!1 ~ ·!011!ll;jo aad 01!0,lJU] "OJJaUIO[ -!li::> opodsu.11 !P ',J!Oll a11ap l!l!llllllll) o 000000 000000 000000 o e,.; ~ r.J CX) cri oo...::,.c-10?00 C'l?OCOOt-o-1 o.i~ _: --------•·-ç,00000 o o o o ·o.11at1101•4:!:>J01 ;, -u!i.àu!A F3PVl!lutmù --------- ·o.qatuOl'l[::J ar1q &, -1auno1 a11ap \?.J!JnunO ·u11111anno1uan !P U!p;;HuezuaJ.t00.1ad r... '!00!1 •!UI ns ass~.,dsa 01111 ?o 000000 000000 c;;;,...:~oc-iC'? l"-OO<NCPOH? ~0-lr;,.JC"?~"""' - 000_0_00 000000 ocoo:::,o ~tct--=c--iCO.:ò c;-.J....... ..-C'l':)CI")~ -r-..._,.-.CM-" ....; o o o 0 o (N C-1 o '° o.,... o ~ ci ~ O C-1 (N ., "' ., o. 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In sede d'esercizio pri v11lo abbiamo l'lnghiltel'l'a che con 2,300,000 unità di trasporlo spende 17, la Francia che con 738,000 spende 26, cosa che darebbe un po' ragione alla teoria privatista se no•~ si sapesse che attualmente la Francia, come la Svizzera, fanno vela per il riscatto e per l'esercizio di Stato; ma abbiamo poi la Palermo Trapani che con sole 250,319 spende solo 23, come l'Austria, e meno della Francia e della Germania; ment1·e l'Italia con 259,000 spende 44 e la Mediterranea con 400,000 spende lt3. Questi fatti concorrono tutti a dimostrare l'errore della teoria privatista; provano altres'i questa verità aritmetica : la spesa d'esercizio è in proporzione diretta della quantità e della distanza dei trasporti. La media della spesa delle unità di trasporto in Europa è di 22 millesimi, la differenza di traffico fra stato e stato è. del doppio ed anche più, mentre la differenza della spesa fra le cinque grandi potenze d'Europa non supera i 5 millesimi. L'Italia sola presenta una differenza di 22 ! E notisi che nel mio specchietto - il quale se nei suoi dati numerici non è noto a molli fra coloro che si occupano dell'argomento nella ·stampa, é però notissimo alle amministrazioni ferroviarie - non figurano i dati corrispondenti del Belgio e della Svizzera, che per il duplice esercizio governativo e privato, da un lato, e pe1· il solo esercizio privalo dall'altro, rafforzerebbero anche più le mie conclusioni e dimostrerebbero anche più stridente l'eccesso della nostra spesa di esercizio di fronte a quella degli altri Stati di Europa, ragguagliata ad unità di traffico. E notisi pure che né per la rete · Mediterraneo, nè per la Palermo-Trapani, ripor·tate nel · mio specchietto, non ho potuto colmare le due colonne 2"' e 4"' del co;;tochilometrico, e dell'interesse sul capitale d'impianto, per la semplice ragione che, dopo il nostro regime ferroviario, non abbiamo alcuna fonte attendibile da cui desumere simili elementi di fatto essenzialissimi, perché manca allo Stato italiano ogni controll•>contabile sali'a- :.ienda Jerrooiaria. Ed ora passiamo al coefficiente d'esercizio. Con lo stesso ragionamento e per le stesse cause, i nostri pretlari .privatisti trovano: che il nostro coefficiente d'eserci:.io del 70 per cento non è troppo alto. Ma come si mettono d'accordo coi coellicienti di esercizio negli alt1·i Stati di Europa, tutti considerevolmente più bassi r L'enore capitale com•:nesso dagli egregi privatisti intorno al coefficiente d'esercizio, è quello di non tener coni.o del coefficiente pdncipalc in materia, che é il generalol'e del prodotto. E' ovvio avvertire che il prodotto è in p1·oporzio11ediretta alle tariffe, e che il coefficiente d'esercizio è pe1· consegue11za in ragione inve1·sa alle tariffe stesse . li mio specchietto sta ad indicare che la media delle ta1·ilfe dei cinque principali Stati d'Europa, desunta dal pl'Odotto, è di 0,039 per unità di traspo1'lo-chilometro, mentre quella dell'Italia è <li 0,062. Con una proporzione semplice troveremo chè 39 coni sponde al coefficiente 56, mentre 62, in luogo di corrispondere a 70, cor1·isponde a 90: e che il nostro coefficiente, in rapporto alla media delle ta1·iffe, è del 90 per cento e non del 70. Né di fronte ad un coefficiente cosi enorme - sia pur esso, nominalmente, anche del solo 70 - si può invoca1·e il vieto argomento del maggior costo· dei carboni, perchè esso è compensato in Italia dal minore tasso dei salarii e della mano d'opera. Pareggiando poi le tariffe della media europea alle nostre, la media del coefficiente europeo dal 56 discende al 35 per cento, e cioè alla metà del nostro; come è _della spesa d'esercizio, per un'unità di trasporlo-chilometro. (Vedi I2" colonna dello specchietto). Ora il solo fallo di un coefficiente di 70, in luogo del corrispondent.e medio .europeo di 35, sarebbe suflìcienle per dimostrare lo spreco di 100 milioni all'anno nello esercizio delle nostre ferrovie; sapendosi che la spesa generale ammo11ta a circa 200 milioni all'anno, per il fatto aritmetico che 35 é la metà di 70 come '100 è la metà di 200, Ma perché la mia di1I!ostrazione possa riuscire alla portata anche dei profani, farò, come si dice, il conto

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