Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 13 - 15 luglio 1902

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 345 antipatie politiche; e gli agrari infatti vogliono chiud•~re le porte ai nostri prodotti agricoli. La mancata rinnovazione dei trattati di commercio del 1892, si può essere sicuri che distruggerà in gran parte il valore della rinnovazione della Triplice. La Duplice che equilibra la Triplice,· col riavvicinamento dell'Italia e della Francia da un lato, della Russia e del i'Austria Ungheria dal!' altro, rischiarono l'orizzonte p,>Jitico e fanno sperare nel mantenimento della pace. La qu,de, del resto, ha un grande e poderoso octroyé dal magnanimo Carlo Alberto,' rimane in piedi e consente al Capo dello Stato di fare e rinnovare i trattati, che dispongono dei beni e della vita degli italiani, dell'avvenire dell'Italia senza che essi nulla sappiano - senza che abbiano il diritto di sapere. • Re Vittorio Emanuele III va a Pietroburgo e si assicura che la pace vi guadagnerà. E se da un altro suo viaggio, o da questo stesso, venisse fuori un tratt~tto che conducesse la nazione alla guerra i Al popolo non resterebbe che il dovere di combattere e di pagare I alleato nella paura che tutti gli Stati sentono di assumere la terribile responsabilità di una conflagrazione europea, le cui conse guenze sono tanto spaventevoli da far dire a Jean Bloch, che la guerra cliviene ognora più impossibile. L'ultimo discorso del Trono. E ci sono burloni socialisti che negano ogni differenza tra la repubblica e la monarchia! E la guerra scellerata dell' Inghilterra contro le due repubbliche africane pare che abbia voluto dare piena· ragione, prima che morisse, al filantropo banchiere di Varsavia. LA RIVISTA Politi~ciaCorte ? (Sul propositodella Triplicee della reale gita a Peterkof.) Massimiliano Harden, il giornaIist~ fedele del Principe dli Bismarck, così commenta, nel numero 40 della Zulwnft, il rinnovamento della Triplice Alleanza: Della pace che sembra assicurata per molti anni non hanno però molta ragione di rallegrarsi i popoli: ri man triste e inesorabile sulle loro spalle ilpeso schiacciante di quella che noi chiameremo la guerra virtuale, cioè dell'opprimente sistema di pace armata. A.lfousl110: Dinanzi alle catastrofi delle Indie occidentali, meno male • È strano che ancora esistano persone, le qual i considerino con un certo interesse la Triplice, quando dalle stesse Memorie di Bismark resulta tutta la inutilità di'questo protocollo. che noi spagnuoli all'Antille non ci siamo piu! Fuvvi un tempo, Non basta, perciò, di rallegrarsi della pace mantenuta ed anche resa sicura per molti anni; ma si deve insistere, per fare respirare i popoli, nèl disarmo o almeno nella diminuzione delle spese militari, che assorbono il meglio delle forze economiche delle nazioni europee. E in questa necessità risiede la ragione del successo colossale dell'eloquente brindisi-discorso di Jean Jaurès nel recente banchetto franco-italiano di Parigi per cammemorare Garibaldi. Intanto un insegnamento agli italiani si ripete anche in questa occasione: l'art. 5 dello_ Statuto (Lilstige Bliitter di Berlino). è vero, in cui il trattato aveva un significato, quando, in ispecial modo, la Germania temeva una alleanza franco-austro-russa. Allora la volontà prude:nte e (orte (Kluger und starker Wille) clel Principe di Bisrnark seppe persuadere gli italiani che: 1°l'Italia doveva temere una aggressione· francese; .2°·c. he l' Italia solo con una alleanza con le poteM,t! ·centrali poteva premunirsi. · . 1 .r n Ma oggi l'Europa si presenta, anche all' oc..: chio del profano, in una condizione ben diversa .. La Russia è diventata una potenza asiatica, j Katkow, Milutin, Makow sono morti e nessuno' pensa più ciò che Bismark scriveva (sett. 187g). à:

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