Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 13 - 15 luglio 1902

., I I RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 363 'prodotto in maniera perfettamente legale. Occorreva aprire, con enorme spesa, un nuovo continente alla civiltà. Ciò é stato fatto, con le ferrovie, da compagnie privale, senza alcun aiuto dallo Stato. Quello di cui il 'pubblico si duole, non é che le tariffe ferroviarie siano troppo alte, ma che i trusts godano un trattamento di favore, che impedisce la concorrenza con essi. Per vin- ,cere i trusts é necessario nazionalizzare le ferrovie. Il tempo é venuto per questa grande riforma, poiché il numero dei proprietari delle ferrovie diviene sempre più ristretto, e si potrà fra non molto dubitare se il vero potere sia nel governo eletto dal popolo, o in essi Le principali obiezioni alla nazionalizzazione sono: 1° Il costo del progetto. Ma lo Stato non dovrebbe ·pagare più del va !ore intrinseco delle ferrovie, e gli effetti benefici, non l'eguagliamenlo delle tariffe cd il conseguente sviluppo industriale, compenserebbero imme- -diatamente il costo. 2° ll pericolo della concentrazione di grandi 1·icchezze nelle mani di pochi individui. M.i questo é proprio l'effetto della proprietà privata delle ferrovie, il cui valore cresce rapidamente, mentre l'interesse dei fondi pubblici diminuisce. E la ricchezza pagata per il riscatto troverebbe molte vie di investimento, con gran profitto del paese. 3° La Jorma::ione di un gran numero di impiegati ferrooiari, dipendenti dallo Statri, e quindi dal partito al potere. Ma gli impiegati ferroviari sono ora al servizio di privati, ai quali non é riuscito, come non riuscirebbe -allo Stato, costringerli a votara in un dato modo. La tassazione é funzione di S,ato, e non può esser lasciata !li privali. Se le istituzioni presenti non bastano a ciò, il potere legislativo dovrà modificarle. (North American Review - Giugno). ~ Sir Rowland Blennerhasset : l' Idea pan-germanica. 11 movimento per l'unione della patria tedesca e di tutti •coloro che parla_no la lingua tedesca progredisce ancora; il <lramma del quale Sedan e Versailles non furono che _gli atti preliminari, continua a svolgersi. Nel 1882 fu pubblicato un piccolo libro dal titolo« Un impero mondiale tedesco >J, che era un appello a tutti i rami della raua tedesca, perché lavorassero per l'unità politica. Nel 1894 si formò, in conseguenza, la Lega 'Pan-germanica. Nel 1895 essa aveva 7.760 aderenti. Ora ha duecento centri di propaganda. Il suo scopo è di formare una grande Confederazione Tedesca. L'impero così formato dovrebbe comprendere tutta l'Austria-Ungheria eccello la Galizia e la Boukowina; Trieste, il Tirolo Austriaco, la Svizzera tedesca, l'Olanda e il Belgio, ed una parle della Francia settentrionale. La frontiera orientale non mostrerebbe che lievi cambiamenti. L'assorbimento dell'Olanda é apertamente discusso da tutti i giornali tedeschi. I tedeschi della Svizzera hanno oscurato il loro patriottismo locale con il patriottismo più largo della razza e della lingua. li movimento Los oon Rom non é che un'altra fase dell'entusiasmo pa1~-germanico. Gli inglesi non hanno un solo ministro, che sappia leggere il tedesco con facilità, e per conseguenza non comprendono l'acre inimicizia che i tedeschi sentono verso l'Ingbilterra. Delenda est Britannia é la parola d'ordine del pan-germanismo, e l'Inghilterra deve prepararsi, con accorte alleanze, come quella conclusa col Giappone, a frustrare i piani pan-germanici, che mirano al suo annichilimento. (National Review - Giugno). • Sidney Webb : L'Università di Londra. - Ciò che oc- -corre all'Università di Londra é un « Charloltenburg >J inglese, ci_oé un istituto di tecnologia, vasto e pienamente provvisto, con dipartimenti speciali per i rami quali l'arte delle miniere, la metallurgia, l'architettura navale e la meccanica marina, la meccanica e l'idrau~ lica applicate alle ferrovie, la trazione elettrica e la trasmissione della forza, l'elettro-chimica, l'oltica, i vari rami della chimica tecnologica, e lutte le applicazioni possibili della biologia. Una istituzione simile, che potrebbe intraprendersi su qualunque scala nei terreni non fabbricati di South Kensinglon, dovrebbe amwettere soltanto studenti che già avessero gradi accademici, o altri adeguatamente qualificati, e dovrebbe essere ordinata sin dal principio come un luogo di ricerche nel quale non si avrebbe alcuno insegnamento, nel senso ordinario della parola, ma solo opportunità di imparare, con ogni specie di investigazioni, fatte dai professori e dagli studenti, individualmente e in cooperazione. li costruire un simile istituto costerebbe 500 mila lire sterline, 250 mila lir·e sterli1~e occorrerebbero per edificare e dotare una scuola preliminare di medicina, oltre 250 mila per l'ampliamento del Unioersity College, e da 30 a 40 mila l'anno per una grande scuola di lingue. (Nineteenth Century - Giugno). -¾- Gibbons Cox : La provvistaartesianadi acquain Australia. - Una grandissima parte dell'Australia non è che un tetto sopra una g,·ande riserva naturale di acque, che si è accumulata 5n dal tempo della creazione. Ogni anno venti pollici di pioggia cadono su questo Lello, e la maggior parte evapora o sco1-re via. Ma una gran proporzione é intercettata dalle sporgenti roccie porose artesiane, le quali sono così sature di acqua, da costituirne una provvista praticamente inesauribile. Nel Queensland esistono oggi 532 pozzi artesiani, scavati ad una profondità 111ediadi 1,197 piedi, con il co• sto medio di venticinque scellini per piede. Ciò significa che quasi ottocentomila lire sterline sono state spese nello scavare i pozzi, i quali danno 351 milioni di galloni di acqua al giorno. Sfortunatamente, l'acqua artesiana sollo le miniere di oro dell'Australia Occidentale, é in quantità molto minore di quella del Queensland. Le rocce porose artesiane dell'Australia hanno una capacità di assorbire e ritenere l'acqua piovana molto maggiore di quella dello strato calcareo che forma il sottosuolo di Londra. I pozzi artesiani si sono usali per trasformare i deserti in giardini. Più di trecento mila miglia quadrate nel Sahara sono state trasformate in terre arabili, per mezzo dei pozzi artesiani. Dal 1857 più di quattordici milioni di acri di terra S'Jno stati strappati al deserto con questo mezzo. Circa due terzi del territorio del Queensland, cioé 445 mila miglia quadrate, coprono questa vasta riserva d'acqua artesiana. In alcuni punti l'acqua vien su molto calda: in un pozzo la temperatura raggiunge i cento gradi. È probabilissimo che le regioni settentrionali, che passano per mollo aride, dar·ebbero acqua artesiana quasi in ogni luogo. La provvista di acqua sotterranea é inesauribile, e si potrebbe in Australia estrarre acqua sufficiente, per mezzo di un grande aumento di pozzi artesiani, per dare origine a fiumi permanenti, ed a canali nell'interno, i quali sarebbero u tilizzabili a scopo di irrigazione. Il gran bisogno di qu11lche sistema di irrigazione d tal natura é dimostrato abbastanza dalle statistiche della mortalità degli animali, durante le grandi siccità. Nell'anno 1899, malgrado tu•ti i pozzi artesiani in azione, cinque milioni di pecore perirono nel Queensland; cioè

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