362 RIVISTA POPOL.4.RE DI POLITICA, LEITERE E SCIENZE SOCIALI opp0sizione ogni modo di eccitare e mettere in guardia l'opinione pubbliea, il ministero non ha né tome nemici pel momento e, se di qualche male ~offre, soffre di eccesso di fiducia nei deputali che mancano alle discussioni parlamentari. Esso apparisce come il ministero di una situazione che disorienta .tutti i parli li e smorza qualunque volontà di attacchi o di resistenze politiche. Le acque della democrazia non rumoreggiano più per la china, ma scorrono larghe e tranquil!e nel piano: e l'on. Sacchi, il solo che abbia qualche cosa da dire nell'ora politica che corre, dichiara che la costituzione é larga sufficientemente per lasciar passare il popolo, e che questo può dentro i limiti di essa esercitare effettivamente la sua sovranità per dare a questioni pratiche e positive soluzioni ragionevoli e normali; radicale, egli rimprovera bruscamente ai suoi vicini di sinistra, i repubblicani, la fine della loro ragion d'essere ed apre ai più estremi, i socialisti, la via del possibilismo politico. Intanto l'organizzazione proletaria si estende e i problemi sociali salgono dall'o~curo fondo della coscienza proletaria e civile alla superfice ed affrettano le sol.uzioni: oggi tutte le forze giovani attendono ad educare le masse o a disciplinare la loro attività. E così, noi vediamo anche altre antiche esigenze e questioni assumere una luce nuova: principali fra queste l'educazione delle masse, la codificazione della libertà economica e del diritto degli umili, il riposo festivo, i problemi religiosi e morali: e fra la stanchezza dei vecchi e l'incertezza degli estremi, 11ueslo é forse il momento delle oscure origini d'un qualche nuovo partito. In tale periodo di quiete il rinnovamento per metà dei Consigli comunali e provinciali é avvenuto con calma e senza dar luogo a molli incid.,,nti notevoli: il successo dei popolari é stato e pare che continui ad essere minore assai di quello che recenti conquiste politiche potevano far supporre: appunto perché nei municipi non le tendenze generiche, ma i problemi pratici s'impongono, ed i fatti e i risultati, facilmente sperimentabili, sono la migliore riprova delle dottrine. Tuttavia utili osservazioni si possono desumere dalla presente campagna elettorale: prima fra queste l'opportunità offerta ai cattolici dalla democrazia cristiana di rinnovare i loro tentativi ed il loro programma civile e di riscuotere nuova e più larga fiducia dagli elettori popolari. Quellu che imporla non dimentichino mai i gruppi cattolici, se intendono lavorare seriamente e utilmente, é il dovere che essi hanno di prepararsi con ogni cura, come intelligenze e come caratteri, nella opportunità di questa ora di quiete, alle ardue lotte civili ed ai fa licosi progressi del bene. . Ed anche il giovane clero dovrebbe muoversi ed affrettarsi a completare la sua if;truzione secondo i bisogni dei tempi e trovare insieme i mezzi di provvedersi di criteri giusti e solidi, di libri, di discipline; affrettarsi a completare la sua islruzione secondo i bisogni dei tempi, e trovare insieme, i mezzi di provvedersi di .criteri giusti e solidi, di libri, di discipline; affrettarsi a migliorare, sulle tracce delle direzioni pontificie, la predicazione, la cultura scientifica, l'influenza sociale, la partecipazioone diretta alle più vitali questioni del tempo. E poi anche formarsi debbono i nostri giovani come caratteri. li carattere é la solida armonia interna del concetto del proprio dovere con quello della propria libertà e dell'iniziativa operosa per la quale essa ci é dala. Sarebbe male che, dopo gli entusiasmi dell'anno scorso, ci prendesse la stanchezza e la calma dell'ora c'illudesse: non é già nei momenti critici, nell'ora . delle, convulsioni soeiali che si dirig0no efficacemente le anime e i popoli: allora si raccoglie quel che si é preparato nei momenti di quiete, quando il popolo assorbe avidamente e chiude nel fondo dell'anima sua il postointellettuale e morale che gli si offre. Noi abbiamo dovuto fare, poco tempo addietro, dopo, un periodo di crisi, i conti di quel che avevamo guadagnato e perdute, e l'esame non é stato tale da consolarci molto: che un nuovo periodo di agitazioni e di lotte non ci sorprenda impreparati, così che ; nostri avversari abbiano occasione di sfruttare contro il catlolicismo e contro di noi tendenze che dirette e dominale• in tempo potevano essere messe per tutt'altra via. Noi ripetiamo dunque: giovani, lavorate, lavorale di1 proposito e silenziosamente, in tutti i sensi, profitLando di tutte le opportunità, procurandovi tutti i mezzi che possono esservi buoni: lavorate, che oggi é il tempo .. (Cultura Sociale - i luglio). .. Henry Michelsen: Comevincere i trusts. - Nell'anno, 1601, la regina Elisabetta, su richiesta della Camera dei Comuni, revorò tutte le patenti di monopolio lesive della libertà dei sudditi, e sospese le altre, finché le Corti, di giustizia ne accertassero la validità. Questo atto della, grande regina mise fine al regno dei monopolii nel suo tempo. Le condizioni attuali della Repubblica Americana sono molto simili a quelle esistenti in Inghilterra al tempo di Elisabetta. I beni più necessari sono sotto il controllo dei trusts► che ne elevano i prezzi, e in molti luo2:hi i compratori non hanno attesa l'opera legislativa, ma hanno boicottati quei prodotti. Se questo sistema continuasse, significherebbe,. da parte delle autorità, l'abdicazione alle loro. funzioni, e la confessione della loro impotenza a combattere il male. Il partito che é ora al potere inaugurò, quarant'anni fa, il Sistema Americano, che si basa su alti dazi d'importazione, per la difesa dei lavoratori americani. La prosperità dell'industria americana é dovuta al buon, mercato dei mezzi di esistenza pei lavoratori. Il sistema dei trusts annulla questo lmon mercato. Il suo prevalere é dovuto allo stato dei trasporti in America. Se le '.ariffe. ferroviarie fossero eguali, e se fosse possibile modificarle, in alcuni casi, per l'interesse generale, le combinazioni per tenere alti i prezzi non sarebbero possibili. Con il metodo presente, non si può compiere ciò. La scoverta di forze motrici più a buon me!'cato, l'aumento della produzione, la trasformazione più economica delle materie prime, sono state accompagnate da un aumento nei prezzi dei generi di prima necessità. Il prezzo della carne, l'oggetto di maggior consumo, dopo il pane, é regolato da mezza dozzina di monopolizzalari. Si afferma che i guadagni netti del Meat trust per il 1901 superarono di un milione di dollari quelli del 1900. Ogni libbra di carne é cresciuta di prezzo da tre a cinque cents. L'aumento non é dovuto alle condizioni della produzione, e all'estero i produttori americani si adattano· alle condizioni del mercato, vendendo più a buon mercato che negli Stati Unili. I trusts dei mulini e della lana hanno ridotto di molto i guadagni dei produttori diretti. costretti a vendere ai trusts tanto d(render difficile la produzione, ed allo stesso tempo hanno aumentati enormemente i prezzi per i consumatori. Lo stesso avviene, per la produzione delle arance, per rindustria del legname e le industrie min·erarie. Lo stato d1 cose attuale, per quanto nocivo, é stato
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