RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCJALI 361 Questo ideale è permanente sostenuto dai polacchi della Prussia, i quali hanno tredici rappresentanti nella Dieta Prussiana e nel Reichstag tedesco. Essi trovano alleati potenti nel partito ultramontano, il quale a mezzo del clero offre una resistenza risoluta ad ogni tenta!ivo di germanizzare i polacchi. Il clero è r·iuscito a persuadere i polacchi che l'abbandonare l'uso costante della loro lingua significa divenire rinnegati, nemici della loro razza, e venduti allo straniero. In obbedienza a questa idea, molti polacchi si sono volontariamente chiusa ogni· carriera che li costringerebbe ad us3re abilmente la lingua tedesca. Tutto questo, tuttavia, non avrebbe alcun potere, contro la volontà della corona, senza la grande fecondità del popolo polacco. I polacchi formano la maggioranza in quattro provincie prussiane, ed altri distretti polacchi, dove i tedeschi predominavano, son tratti gradualmente a subire influenze polacche. Quando un polacco sposa una tedesca, i figli sono polacchi. La natalità dei polacchi é più alta di quella tedesca, e le regole igieniche inti-odotte dal governo, diminuendo la mortalità, aumentano ancora li numero della popolazione polacca. li progetto di coloniz- .zazione tedesca della Polonia, al quale Bismarck dedicò cinque milioni di sterline, per sparger la Polonia di te- <leschi, è fallito completamente. I coloni tedeschi non so- .gliono fissarsi in un vicinato polacco, e se compr·ano terra in quelle provincie, sono boicottati e costretti a lasciare la loro residenza. La Prussia è nel più serio imbarazzo per questo problema, che è il più grave che la monarchia prussiana debba afft"ontare. (The Forum). • Gaston Desclwmps: L'Americae la Francia. - Il 27 marzo 1777, un celere e bel bastimento, chiamato « La Vic- <toire », lasciava il porto di Bordeaux, ed il 13 giugno giungeva a South Iubet, nella Carolina del Sud. Fra i ,passeggieri dello Victoire era un giovane diciannovenne: -Gilbert du Motier, Marchese di La Fayette. L'America adottò come figlio questo giovane eroe, il quale metteva al servizio della libertà una spada vergine e risplendente. Un anno dopo il suo arrivo, La Fayette ritornò in Francia per breve tempo, e riuscì a persuadere il governo francese ad inviare le forze ausiliarie le quali sotto il comando del Conte Rochambeau, giunsero in America nell'estate 1780. Cos·1 la tradizione dell'unione tra la Francia e l'Ame- -eica, conchiusa tra il fumo della battaglia, conta ora più ·di un secolo. Questa tradizione non deve esser minacciata; essa deve esser difesa contro le macchinazioni di -coloro i quali hanno interesse a romperla. E, perché la tradizione duri; basta che la Francia e l'America impaTino a conoscersi meglio. Ma Igrado tutti i libri che i viaggia tori francesi hanno ·scritto sull'America, gli americani sono ancora poco eom- 'J)resi dai parigini. Noi siam soliti considerare il tipo americano come rappresentato da quei rumorosi individui i quali trovan gusto a spargere una pioggia di dollari nei 1·eslaurants alla moda, ed un nugolo di polvere sui passeggieri dei boulevards di Parigi. Così i borghesi di Parigi apprendono a considerare ·gli americani come creati per due cose soltanto: per guadagnare dei dollari, e per spenderli follemente. Tutte le descrizioni esatte del popolo americano non vincono l'impressione ostinata di quanto essi stessi hanno potuto osservare. Questo dannoso pregiudizio deve attribuirsi, in gran parte, agli americani che vengono a Parigi. Essi si affidano, mani e piedi legati, ai vetturini e ai camerieri di albergo, i quali, in Parigi come in ogni altra capitale, mostrano soltanto le cose più triviali, come i teatri ed i caffè-concerto di second'ordine. Vi sono delle notevoli eccezioni. Il viaggiatore il quale, giungendo a Parigi, visita l'Istituto, il Collegio di Francia e la Sorbona, e viene in contatto con gli artisti, gli scienziati, e gli uomini di mente e di cuore che sono i veri rappresentanti della Francia, potrà dire, al suo ritorno, qu aie stima meriti un paese nel quale Victor Hugo ha lasciato discepoli brillanti, dove Pasteur sopravvive nel gruppo dei Pasteuriens, dove Rost.and fa risonare trionfalmente l'alessandrino francese, dove la filologia conta Gaston Paris e Miche! Bréal, e la scienza di Lavoisier e di Fourcray può vantare le scoperte recenti del BerthP,lot. La letteratura americana manca di buoni libri sulla Francia. Ogni anno un gran numero di giovaui americani passa l'Atlanti~o, per recarsi a studiare a Parigi. Qualcuno di essi dovrebbe scrivere un libro che fosse un ritratto come completo della Francia moderna. Se gli omericani fossero meglio informati riguardo a Pai-igi, non sarebbero più possibili gli errori grossolani che essi commettono sulla vita di Parigi. I francesi alla lor volta, desiderano con tutto il cuore di conoscere la verità riguardo agli americani . Prima di tutto, gli americani non ammassano semplicemente la ricchezza. Es-,i lavorano per procurarsela, e la considerano come il mezzo principale di far fiorire la civiltà moderna, con tutti i suoi grandi vantaggi. E le donne americane, che sono una meraviglia di buon umore e buona salute, e spesso di squisita bellezza, trasformano, per mezzo del denaro, la casa in un luogo di felicità e di bellezza, nel quale la vita é una gioia. Ma ciò non è tutto. L'America é un paese di piccole case, e di enormi edifici. Le Università americane che sorgono magnifiche sul suolo degli Stati Uniti, son quello che più m1 ha colpito nel mio viaggio recente. Gli americani hanno compreso che la potenza materiale e la riccliezza devono accompagnarsi alla forza dell'intelligenza e della cultura. Perciò uomini e donne hanno rivaleggiato nel dotare le istituzioni di cultura, e così è stato possibile che sorgessero istituzioni meravigliose, come l'Università di Cicago, e quella fondata da Mrs: Phoelie Hearst nella California. Certo l'ideahsmo progredisce, e la potenza del denaro é nobilitata. Gli americani inventori in tutto, hanno creata una nuova invenzione - il dollaro idealizzalo. E nelle UniversiLa americane si adoLtano molti metodi che sono da gran tempo in pratica nelle Università francesi. Negli insegnamenti, molta parte é dedicata alla letteratura francese. Sarebbe soltanto desiderabile che la lista degli autori studiati fosse riveduta, e non limitata soltanto ai nomi principali. Le autorità accademiche americane non trascurano alcuna occasione di manifestare la loro amicizia alla Francia. L'Università di Cicago, in particolare, concluse un trattato di amich.ia con la sezione locale dell'Alliance Francaise. E l'avvenimento fu solennizzato da grandi feste. Io son convinto che, imparando a conoscersi meglio, la Francia e l'A.merica impareranno anche 'ad amarsi di più (North American Review - Giugno). .. R. Murri: Ora di quiete. - Distrutte le fosche previsioni dei conservatori impauriti, distratto il socialismo da lotte interne e con gli affini, e ammansito da una sufficiente libertà e dal timore di peggio, mancato alla
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