Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 13 - 15 luglio 1902

358 a1vtstA PoJ>oLARknt fiolirìcA, LktTERk , sc1aNzh sòètALJ grande, e l'anima umana del ventesimo sécdlo ·un pò meno miope e più espansiva. diée; tra le' controversie e le battaglie delle oppòste scuole e dei nemici indirizzi artistici; rappresentano quindi una cernita fatta con criteri, per quanto * * * coscenziosi, senza dubbio impugnabili; e rispecchiaHo finito ora di leggere il secondo volume él~i no, insieme coi 1:isultati felici dell·oggi, anche le a- « Nuovi studi sul Genio >, del Lom?Jroso: 'in ti fola Ori~ spirazioni e le prove che forse trionferanno domagine e natura dei geni (editore Sandron), e mira a ni; costituiscono dunque, non già una glorificazione dimostrare come una sia la natura del genio, e me- ·estetica, ma un documento storico di questo nostro desimi i fattori iniziali e profondi, qualunque sia' periodo di ricerche e .di tentativi concettuali e teepoi il campo in cui esso si esplica. Come sempre, nici, una esemplifìc:;i,z,ioneviva dello stato, anzi del più che un'opera organica il libro è un nuovo éd moto', odierno dell'arte, un riassunto permanente abbondante repertorio di dati, coi quali si potreb- delle fugaci splendide esposizioni biennali. baro comporre chissà quante opere tutte importanti Ebbene, io applaudo di tutto cuore a questo die tutte diverse fra loro: e tra queste, parecchie di pu- scoi·so'del ·conte Grimani: e vorrei anzi che .fosse, ra estetica, ben inteso poaitivJ. e scientifica, non 'ac- nelle sué linee essenziali, riprodotto in una lapidè cademica, e verbale. Particolarmente irtteressan ti bene in vista all'ingresso della Galleria: affinchè nessotto questo punto di vista, mi paiono i capitoli sul- suno credesse, come vien fatto naturalmente di erefazione che sul riveli;i.rsi della genialità possono dere ai profani, che tutto ciò ch'è là dentro rappreesercitare le condizioni• economiche personali e ge- senti un capolavoro dell'arte mondiale con_temponerali, la libertà individtJJtle e politica, il momento ranea, e'd imponga a chi non può o non osa giutlicare critico della pubertà e la tensione fisiologica e sen-· · da sé, quell'ammirazione convenuta e consacrata che timentale dell'amore, cosi normale cnrhe pslcopati=-· ~ 11·e11geallerie d'arte antica tutti prodigano senza dico; e quelli pure intorno all'azione incosciente del scutere, a RaJfaello, a Tiziano, a Mjchelangelo, a sogno o dell'automatismo sul lavorio creatore; al'.. Leonardo. l'anatomia e alla fisiologia particolare degl'individui geniali, ed alla produzione artificiale di manifestazioni di tal natura presso popoli barbari e primitivi. Ma una osservazione che, trattandosi di stelloncini letterari, cioè di rapide note ed impres'sioni su scritti per sé disparati, ma riguardati, sopratu'tto almeno, dal punto di vista letterario, è questa: che libri come il presente, fatti per propagare ·ed' imporre non solo alla scienza accademica ma aHa coscienza universale dottrine nuove ed ardite, dovrebbero cercare di conquistarsene l'adesione non solamente con l'evidenza del' contenuto, ma ·anche col fascino della forma; e che questa invece, e· qui, e quasi in ogni altra opera del- Lombroso, più che austera e disadorna, è quasi sempre addi11ittura sciatta e banale; e che dove, sia pure per necessità scientifica, deve esprimere cose turpi ed oscene, invece di dirle con una di quelle perifrasi o locuzioni che rendono chiara l'idea senza offendere il senso · estetico del lettore, od anzi gradevolmente meravigliandolo con la felice trovata stilistica, le spiaccica là trivialmente con la parolaccia più rozza e plebea, senza la minima velatura. Ciò sarà forse un pregio di più per taluni democratici e per taluni veristi, che intendono in un loro singolar modo verismo e democrazia: per ·me, che intendo la democrazia come nobilitazione ciel popolo, e la verità come sublimazione del sapere immediato, l'urbanità letteraria è cosa essenziale. Il 18 maggio s'è inaugurata a· Venezia la Galleria Internazionale d'Arte Moderna, la figlia primogenita dell'Esposizione biennale: e il. Sindaco, conte Grimani, ha pronunciato il discorsino di rito, rammentando la geniale e generosa iniziativa del principe Giovanelli, compiacendosi delle duecento caratteristiche opere che già vanta la galleria, dicendo della sua sede provvisoria nel classico palazzo Pesaro, e venendo infine alle osservazioni, che a me paiono veramente le più sostanziali, circa la qualità delle opere che la compongono. Ess~ dovettero naturalmente essere· scelte, egli *** · A proposito: nell' '' Europèen ,, del 24 maggio, H. Lerièhe propone un'a ben radicale Riforma del regime delle Espo-<i_izioni. Egli vorrebbe abolite affatto, e sotto ogni fo{·ma, le odiate ed odiose giurie d'accettazione: esse contrastano coll'elementare diritt0 d'ogni artista'di far conoscere al pubblico l'opera propria accanto e in ·confronto a quella de3Ii altri; ogni processo artificiale di eliminazione è per forza arbitrario e illegittimo; ogni giudice, se è competente, è parte in causa: cioè accoglie o respinge a seconda dei propri criteri prestabiliti, anche se, d'altra parte, egli sia, ciò che non sempre avviene, rigidamente onesto moralmente; ed è cosi, che la storia dell'arte moderna è piena d'esempi di grandi maestri, oggi universalmente riconosciuti, e chejeri le giurie spie- ·tatamente respingevano e condannavano; come, d'al• tra parte, noi tutti sappiamo di molti e molti giovani artisti, che, per sforzare i cancelli delle esposizioni,· sforzano intanto la propria vocazione e comprimono il proprio genio, adattandoli al gusto dei membri influenti delle giurie; e sappiamo di altri, che, troppo fieri o troppo inadattabili, preferiscono rimanere sdegnosamente nell'ombra, piuttosto che esporsi a un rifiuto o ad una semplice «tolleranza,. Bisogna, dunque, sopprimere le giurie, e... ingrandire i locali: tutto dev'essere accolto, tutto dev'essere esaminato, tutto dev'essere giudicato dall'unico giudice competente e imparziale nella mnltanimita del suo gusto, ch'è il pubblico; la pletora enorme ·non si verificherà che in principio: dopo, la selezione si determinera automaticamente, per via della critica, non solo scritta e firmata, ma anche parlata ed -anonima, e per via dell'invendibilità dei campioni senza valore, che oggi trovano invece troppo sovente, compratore cieco, generoso ed irresponsabile, ora Io stato, ora il comune, ora qualche altro ente astratto, a cui il denaro altrui non costa sudori nè· sacrifici immediati. Ampi locali, dunque, con molti tramezzi mobili, regolanti le luci, gli spazi, le disposizioni; e là dentrq, piena libertà agli artisti çli raggrupparsi secondo le affi11ità e le simpatie naturali, per scuole, per-

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