RIVISTA. POPOLA.RE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCIA.U 315 Ancora l'uomo Giuseppe l\fazzinl, - Riceviamo e pubblichiamo: Onorevole Direttore, Terzo verrò (a grande distanza invero) fra l'alto senno di Lorenzo Gualino che su premesse arbitrarie costruisce un Giuseppe Mazzini tutto suo proprio, e del burbero Zotico il quale, confondendo la spuma con la sostanza, tira legnate da orbi alla cc pretesa scienza. » Io rileverò soltanto un errore del Gualino, anzi una indimenticabile Jeggierezza, là dove passa ad esaminare il senso dell'amore di Giuseppe Maz?:ini. Giuseppe l\fa7,zini senti profondamente (e ne dà saggi parecchi nelle sue opere) l'amore. Ora l'ammirazione per quello squisito istinto che avvicina e lega l'uomo alla donna, può cl irsi la condizione di spirito di un uomo colpito da anestasia sessuale ? Logicamente e scientificamente no. Spegne nel petto e non tiene in grancle conto il senso di amore, chi, giunto all'età matura, non ha del I' amo1·e delibato almeno un sorso di felicità. Ma Giuseppe Mazzini anche p1•ovò direttamente santa per mc, men tre ti prego a mani giunte, d'amarmi sempre, per poi dire a me stesso: « Che ho fatto per essere eia lei tanto amato? ».... «Se potessi vederti, se potessi abbracciarti, dormfr.e magari una sola volta con la testa appoggiata sulle tue ginocchia. » Ben dice il De Gubernatis, nella breve prefazione allo studio coscienzioso e prezioso di E. Del Cerro, che la luce che emana dai documenti rivelati, rende a noi, se non più grande, più attraente, più umana l'austera figura cli G. Mazzini. Anche più grande diciamo noi, poichè il cospiratore e pensatore Genovese mostra ancora una volta, pur nelle lettere d'amore, l'altezza del suo sentimento d'ilaliano. Ed al signor Gualino rispondiamo: diradi pure la scienza la luce che avvolge gli dei dell'Olimpo per tramutarli in uomini, ma tenga presente sempre la scienza che gli edifici non si cost1·uiscono sulla molle arena. UN Al3l30NAT0 L'oro e1•itreo ~~~::'.'\ if' .... :)f! ~~-. '. 1 - i\iaestà, l'oro .... non è oro .... - Me ne rincresce per voi .... ma cio non mi riguarda I. .. ·":..1· \_.,.,. .. ~, . ( r', dell'amore i conforti e le ambascie. Emilio Del Cerro pubblicava nel 1895 (Ed. Max Kantorowicz - Milano) un breve saggio storico intorno acl un amore di Giuseppe Mazzini la cui cronistoria balzò agli occhi del paziente indagatore da parecchi documenti dell'Archivio di Stato di Firnnze. Si tratta di un~, signora venuta in Italia, sotto il falso nome cli Paolina Gérard, ad intessere le fila cli una corrispondenza fra i rifugiati nell'ospitale Svizzera e i liberali specialmente di Toscana. Con essa il Mazzini teneva assiduo carteggio alternando le più gentili espressioni d'amore ai forti proponimenti ed ai consigli per il lavoro cli agitazione. Non darò che un breve saggio di una lunga e commovente lettera scritta dal grande cospiratore alla sua amica il 26 di Febbraio 1834 dopo l'infelice spedizione di Savoia: « .... .In questi ultimi giorni ho potuto apprendere da me stesso la forza dell'amore che mi lega a te. Quasi morente in uno staLo cli completa insensibilità, io t'ho veduta. Credevo cli morire e pensavo a te. Anche oggi tu mi stai dinanzi bella, amorosa, - ì\Iaeslà, esisle v.iramente .... l'oro .. - Sta bene I Bisognerà allora eh 'io lo escluda da Ife... concessioni ! (Fischietto di Torino). I ,a schiavitì1 n«'lle Colonie inglesi. - Al principio della guerra contro il Transwaal i filantropi inglesi mossero un'accusa grave ai Boeri: quella di manLenere la schiavitù degli indigeni. Si sapeva da tutti che l'accusa era ben fondata, ma che gli accusatori erano in mala Cede, dappoicbè essi facevano nella loro Colonia africana ciò che rimproveravano ai loro nemici. A suo tempo noi portBmmo diverse testimonianze che stabilivano in modo irrefragabile l'esistenza della schiavitù nelle Colonie inglesi dell'Africa. Adesso siamo lieti di potere ribadire l'esattezza dell'accusa colla testimonianza di due memb1·i autorevoli dello stesso parlamento inglese: Sir Charles W. Dilkc e J. A. Pease. Essi, in due articoletti pubblicati dalla Reoue (15 giugno), denunziano formalmente la esistenza d'illegaliLà sociali e della schiavitù nei paesi inglesi. Risulta anche dall'articolo di Dilke che i capitalisti sostenitori della schiavitù erano più contenti del governo inglese del Capo anziché di quello del Transwaal. Il Pcase ricorda eziandio che nel Zanzibar gli arabi che l'anno il com-
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