Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 12 - 30 giugno 1902

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 311 di previsione della spesa del Ministero dell'Interno per l'anno '190:2-HJ03. Vi furono in tutto 1844 scioperi; dei quali 889 industriali, 660 agrari e 295 commerciali. Milano è alla tesla degli scioperi industriali e commerciali rispettivamente con 134 e 36; Pavia, Rovigo, Fer1·ara, Novara, Como, Cremona dettero in ordine decrescente il maggior contingente di scioperi agrari. Altre provincie essenzialmente agricole, come Sassari, Avellino, Cuneo, Potenza, Reggio Calabria ecc. ecc., sino al 31 marzo non avevauo dato alcuno sciopero agrario. In talune di queste provincie nei tre mesi successivi avvenne qualche altro sciopero; e quella di Bari, che sino al 31 marzo figura a 'luell'epoca con due scii scioperi, dopo ne ha visti almeno una cinquantina. E' da nota1·si che la provincia di Reggio Emilia, ciltadella del socialismo, nei quindici mesi di cui la relazione Mazza ci dà la statistica non ebbe un solo sciopero. La mancanza di scioperi in talune provincie, come Anni Italia (1) GermaniaAustria GranBrettagna Francia 1894 109 130 172 929 391 95 126 201- 209 745 405 96 210 483 305 926 476 97 217 578 246 864 356 98 256 985 255 711 368 99 25U 1298 311 7'19 740 1900 648 902 In quanto all'esito degli scioperi si deve rilevare che le proporzioni di quelli terminati con esito favorevole ai lavoratori, dal 1879 al 1899 in !Lalia furono minori di quelli degli ultimi quindici mesi, con un massimo negativo del 50 0(0 nel 1892 ed un minimo negativo del 34 nel 1893. In Germania, nel 1899, su 2101 scioperi, 772 ebbero esito completamente negativo per i lavoratori. In Austria dal 1894 al 1899 le proporzioni degli esiti negativi si avvicinarono a lJUelli italiani dianzi accennati, con un massimo di 48,33 010 nel 1895 ed un minimo di 39,55 nel 1899. In Inghilterra le proporzioni deLe Grandi Arpie .--,; \? .. 7;,;(:':.,'-, . . ·>¼_;j;\, ~ ' .,, . :'. ·1 \•1 Il/ j t ·:,.· I Coraggio e persev~ranza !. .. :-ìon indarno scorre nelle nostre vene il medesimo sangue. quelle delle Calabr-ic, degli Abruzzi e della Sardegna, non deve trai-re in inganno: gli scioperi vi mancaro110, non perché vi fossero buone le condizioni economicLe dei lavoratori, ma perché manca in cs:si la coscienza dei propri diritti e la organizzazione. Ciò che maggio1wenle imporla rilevare, e clic conferma per altra via ciò che da noi è slalo rilevato precedentemente sull'attitudine pl'Udente dei proprietari, viene confermato dal risultalo degli scioperi; inl'alti 1098 terminarono vittoriosamente, e solamente 732 termina1·ono senza beneficio degli scioperanti. La cifra degli scioperi terminati favorevolmente ai lavorato~i certamente aumenterà quando si avranno le statistiche dei mesi di Aprile, Maggio e Giugno Hl02. Per apprezzare più convenientemente l'altissima cifra degli scioperi italiani nei quindici mesi in discorso, noi crediamo opportuno riprodurre, togliendola da uno studio comparativo diligentissimo del Prof. Berlolini, la seguente tavola sugli seioperi avvenuti dal 1894, al 1900 in !Lalia, Germania, Austria, Gran Brettagna e Francia, (Fischietto di Torino) gli esiti favorevoli ai lavoratori dal 1896 al 1900 sono alquanto superiori, con un massimo del 37 010 come esilo negativo nel 1897, ed un minimo di 33 nel 1896 e 98, In Francia infine è slato osservato un decremento quasi continuo degli scioperi falliti, con un massimo di 52,44 nel 1890 ed un minimo di 37,36 nel 1900. Il Berlolini nota, a questo proposi lo, che in Francia il numero degli scioperi terminali con un compromesso, fu quello che realmente moslrò il maggiore incremenlo; infatti gli scioperi parzialmente riusciti in favore degli operai crebbero costantemenlc da 20,85 010 nel 1890 a 39,91 nel rnoo. 11Berlolini rileva che que3ti esiti parziali rappresentano quel temperamento medio, forse meno decisivo nel senso di classe, ma economicamente più importante e sopra tutto più significante. Avverte altresi il fenomeno della diminuzione costante degli scioperi nella Gran Brettagna (1) Il Bertolini avverte che in questi dati non sono compresi gli sciop~ri agricoli e le chiusure; ma è bene avvertire che pel passato gli scioperi agricoli in Italia furono po~o numerosi, o a meno non raggiunsero le proporzioni attuali.

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