RIVISTA. POPOLA.RE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCIAU dipendente da essi. L'unione monetaria, inoltre, dovrebbe esser promossa per quanto é possibile, e l' importante argomento, ad ogni modo, dovrebbe studiarsi in comune. Un altro passo che potrebbe farsi sarebbe la negoziazione cc,mune di tutti i tr~ltati commerciali, di guisa che non potesse farsi alcun trattato il quale non legasse tutto l'Impero, da un lato, e ciascun governo straniero, dall'altro, a tutto l'Impero. La condizione necessaria per mandare ad eITetto la maggior p&rte di queste misure, occorre appena indicarla: sarebbe la formazione di un Consiglio dell'Impero, che dovrebbe considerare, fra le altre cose, l'inlera ,1uP.- slione delle comunicazioni imperiali, dell'unione monetaria, dell'assimilazione della legge commerciale, ed infine, della negoziazione dei traltati di commercio per l'Impero nel suo insieme. A questo punto Locèhiamo il lato prevalentemente politico della fede1·azione. Un Consiglio dell'lmpe1·0 non è meno necessario per la difesa comune, e per p1·omuovere il benessere gene1·alc di tutta la comunità. (Nineteeinth Centur!J.) .. Sidne!I 81'oohs: La situazione in Spagna. - Non vi è alcuna sperctnza pei· la Spagna in un governo costituzionale e nessun cambiamento di partiti può giova1·e al popolo. Il governo costituzionale, nel modo in cui è praticato nella penisola, non è altro che un attacco organizzato contro le Lasche del popolo. Lo spagnuolo medio raramente si reca a votare. Se appartiene 'alla classe colta, egli considera gli uomini politici come un Mugwump di New-York considera un consigliere affiglialo alla Tamman!I, mentre se è un contadino o un piccolo commerciante, ritiene il sulfragio un tranello della polizia per procurargli fastidi. Il hisogno attuale della Spagna è quello del decentramento, e questo bisogno ha un lalo pratico, assieme a quello sentimentale, perché la popolazione industriale della Catalogna, ,,uantunque non rappresenti che un decimo del lolale, paga uu quarto delle imposte. Paragonato al movimento catalano, quello car!ista 0 trascurabile. Il movimento carlista, abbandonato dalla nobiltà è caduto negli artigli di speculatori religiosi e fìnanziari. Il governo è t1·oppo forte pe1·ché una insurrezione cal'lista abbia alcuna probabilità di riuscita, mentre la Spagna sopporta ora la diuastia regnante. lì solo elemento di foria del Carlismo è oggi il fatto che esso compl'ende nel s1,o prog1·amma il decentramento e la Home Rute provinciale. N(' i repubblicani possono esser presi sul :;erio. L' idea di attuare una riforma per mezzo della persuasione c:dell'agitazione popolare è stata uccisa da un' amara .<'sperienza. Il pel'icolo per la Spagna sta principalmenle nel malcontento economico che mena alla rivolta. La dinastia non ha una base molto forte. La regina reggente non:è m&i giunta a cattivarsi iJ cuori degli spagnuoli, e del nuovo re poco si sa, oltre il fallo che egli (• studioso e malati,:cio. La dinastia ha commesso un errore nell'allears(con _la Chiesa. La sorte della Spagna sta nelle mani dei suoi generali. L'esercito è il fattore decisivo. E l'esercito si riassume oggi nel generale \Veyler, suo capo effettivo, non meno che nominale. Non è troppo dire che egli è il padrone della situazione, come non lo è stato alcun uomo nella Spagna, dai giorni del Ma1·esciallo Prim. Egli è ricco ed energico; a differenza della maggior par-le degli spagnuoli, egli pai-la poco e lavorn molto. E' un µomo enigma~ico e astuto. Molte cose sarebbero più sorprendenti di qualche scarica di mitraglia nelle vie di Madrid, una seconda fuga dei Borboni, e l'apparizione del generale Vleyler come dittatore. L'uomo a cavallo, si dice, non è che una soluzione temporanea, ma l'assioma non è universale. Se, come risultalo del pronunciamento, potesse svilupparsi una repubblica quasi militare, abbastanza fo1-te per mantenere l'ordine, e pe1· impedire il ripetersi delle rivolte che seguirono la proclamazione della Repubblica nel 1875, e che si impegnasse di attual'e il decentramento provinciale e curasse lo svilui:ipo ma te ria le del paese, la Spagna .potrebbe trovare in ciò il principio di un vero e durevole risorgimento. In lutti i modi, è difficile scorgere per quale altra via la rigenerazione potrà spuntare. (North Amcrican Review - Maggio). o@, li vegetarismoe la vita a buonmercato. - Si è ape1·to a New- York un ,·estaaranl u un soldo che ottiene uu g,·ande successo. Per un cent. si ha una scodella di zuppa coi piselli. del g1·ano o dell'avena les,ati, e con un prezzo che Ya1·ia da 3 a 5 cents si può ave1·e una quantità di cose come caffè, pane, burro, budini, ecc. Una porzione di carne a dieci cents è sLala messa i 11 vendila, ma con poco successo. Le porzioni a un cent contengono i principii alimentari d'un pasto completo. Due o tre di queste porzioni, secondo l'appetito di ciascuno, bastano a mantenere il peso, le forze e la salute d'un uomo ordinario per un tempo indefìnito se la nC'cessità lo condanna a questa estrema eco11omia. (.Wedicinc J\llocleme). E?ECENSIO~I I.e ~o\·elle della l'esca1·a e Cant-o di Festa per t.:alcndimaggio cli Gabriele d'Annunzio. (Milano - Frat. Treves). Ecco a11co1'adue nuove pubb!ica;,.io11idi Gabriele D'Au · nuniio. le ~Vovctle detta Pescara che l'Autore ha chiamalo cosi dal fiume del suo Abruzzo - poichè sono novelle nbruzze:si - fo~mano un bel Yolume di circa cinquecento pagine. Furono sc,·itte dal D'Annunzio nei primi anni della sua giovinezza, e ora egli l'ha 1·ivedule c rifalle; alcune sono nuove ed inedite. Queste novelle. scritte quando l'arte del D'Annunzio 1101e1ra a11cora abbagliata da alcun preconcetto estelico, sono ve1·amenle l'espressione schietta e spontanea della sua anima giovanissima. Si risentono in es;;e perciò le incertezze stilistiche di chi non ha trovalo ancora la sua propria forma, l'inlluenza di qualche maesLro prediletto, e, conviene dido, si risente tutta la ~enialità dell'Aulo1·e, che sin d'allora si manifestò fortis:suna. A coloro, e son molti, cui piace il D'Annunzio dei primi rf\manzi - li piacere, L•iunocente, ecc. - piacer-anno cci Lo moltissimo queste novelle. Contrasta con la pubblicazione di esse. qu Ila conte111pora11ca del Canto di Festa per Calenclimaggio. In questo ca11lo c'è l'autorn, come è of!gi, tutto, pienamente. - Egli 11011canta l'antico Ca lcndimaggio toscano dei fìori e dell'amore, ma il Calendimaggio dei nuovi tempi, la festa che affratella i la-voratori di tutte le nazioni. 4 Questo canto inaugu1·a una nuova bellissima rivista mensile, della r1uale i Fratelli Trcves hanno ora com nciaLa la 'lubblicazione: essa è intitolata cc Il Secolo XX» e Achille Tedeschi la dirige con amore e cui·a veramenle eccezionali. C1No Acc.\scr~A. Doll. NapoleoneColajanni,proprietario, direttore-responsabile. Roma - Tipografia, Piazza S. Apollinare, 46 (
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