304 ; ~ ~ \ . . ~· . . Rll'ISTA POPOL.4.RÉ DI POÌITICA, LETTERE E SCIENZE SOC!Alt Ecco, infatti, le conclusioni, genuine di Carlo Marx: « Allo scopo di evitare ogni malinteso, noi enun- « ce remo di nuovo due principi già messi in evidenza « a parecchie riprese. « PR1Mo. li medèsimo processo, che nel corso dello << sviluppo della produzione capi~alista determina lo « abbassamento del pI"ezzo delle merci, trascina la « modificazione della composizione organica del ca- " pitale produttivo della società e, per con3eguenrn « la diminuzi,me del tasso del profìtt.') ... « S1sco:--1no. D.. li fatto che il htvoro vivente conte_- "nuto nelle differenti merci diminuisce sempre di « più in rapporto a.Ile çnaterie pr,me ed ai mezzi di « produzione che vi sono incorporati, non ris1:1fta,af"- « fatto che il lavoro non pagato che esse contengono di- « minuisca relativame11te al lavoro p1gato Il contrario « è yero; la parte non pagataaumentaper rapportoallaparte « pagata,in virtù delladiminuzioneassoluta o relativadi que- « st'ultima,ossia dell'aumentodel plusvaloreassolutoo relativo. « Alla tendenzaalla decrescenzadel tasso del profittosi col- « lega una tendenzaall'aumentodel tassodelplusvalorec,ioèdel « gradodi sfruttamen10del lavoto (1). Quindi, nulla di più « assurdo della spiega;i;ione de1l'abbassarneu to del « tasso del profitto cn) rialzo del tassQ dei salari, « benchè ciò possa verificarS\ èccezionalmente. La « staqstica non giungerà ad analiz-zare in modo in- « telligente i safari alle differenti epoche e nei dif- << forenti paesi, se non- p~rtqndo ·c1a una '·sana com- « preòsione dei rapporti 6he-determinano il tasso del « profjlto. Questo dim_inuisce, non percbè. il lavoro « divenga meno produttivo, ma pei:chè la sua pro- « duttività aument~; il rialzo del tasso del plusva- « !ore e l'abbassamento del tasso ciel profitto sono « soltanto delle espressioni capitalistiche clell'accre- « sci mento della proclu ttivi tà del lavoro (2). In conclusione, l'abisso sociale che divide la borghesia dal proletariato tende a farsi più profondo ed incolmabile. · La divisione della ricchezza sociale tra· capitale e lavoro diventa sempre più ineguale, e il capitalista guadagna un posto sempre più dominante. La supremazia borghese é basata sul peggioramento della condizione.sociale del lavoratore (3). (i) Contro la ~onc!J'.:'ione1netctflsica ùi uo salario costante. che il Prof, Graziadei graziosamente regala all'autore della concezione materialisti_ca, ricordo ciò che scriveva il Nforx contro Weston, che voleva far dipendere il prezzo delle merci dall'altezza del salario : « Paragonando articolo per articolo in uno stesso paese, e le • merci fra loro in clifforenti paesi, io potrei tlimostrare cbe, a « parte alcune eccezioni più apparenti che reali, iu media il la- « voro di prezzo elevato produce le merci di basso prezzo, e che • reciprocamente il lavoro di basse> pre-1,~opl'OJuce le merci di • prez20 elevato». (Deoenir Soeictl - 1898, N. 3. pag. 40>). Vedi pure il Capitolo XXII del volume I. del Capitale - Edizfone francese - pagg.243-244-245. (2) Capita[ III. Edizione francese - Parte I. pagg. 260-Gl. L'aumento della cifra totale e della media dei salari, la dùninuzione dellct quantità propor;;ionctlc clcl prodotto netto att1•ib1tito al lcu:ioro e del costo di prvduzione sono stati prodotti principalmente dalla introduzione delle macchine e dei processi tecnici atti a risparmiare il lavoro umano. (C. Wright, pag. '197 e seguenti). (3) La sproporzione. sociale aumenta ancora ove si pai-agoni la proprieta della classe lavoratrice colla proprietà della classe borghe;e. Infatti, nel 1890 la classe operaia formava il 52 0t0 della popolazivne totale degli Stati Uniti, e non possedeva che il 4 112 per cento della ricc,hezza nazionale, mentre l'alta borghesia formante'""soltanto il 9 0t0 della popolazione, possedeva il 71 112 per e ento della intiera., ricchezza .na.zionale I Coll'aurnenLo del capitale e collo sviluppo capitalista aumenta l'entrata, il salario del lavoratore, ma si allarga insieme il baratro sociale ~ra l'operaio ed il capitalista. si consolida il poter;.e della· borghesia e.'la dipendenza economica e sociale della classe operaia (astrazione fatta dalla lotta politica). La condizione materiale del lavdratore si è mi gliorata, ma a spese della sua condizione sociale ('I). La concezione di Carlo M~rx riceve, ,1uindi, dalle stesse statistiche ufflciali la cresima definitiva, non solo, ma le cifre dimostrano sino all'evidenza quan · -to sja utopistica e strana la conqezione cli coloro che nella evoluzione capitalistica vogliono scorgere un avviamento alla supremazia economie 1. del proletariato, od, in altre paTole, alla graduale elisione ciel profitto capitalistico. È questa una nuova prova del valoi·e scientifico problematico od insussistente di .certe teorie borghesi - socialistoidi, alle quali pure s'inchinano ròverenti anche certi pezzi-,grossi del partito socialista (2). Castellazzo B0rmicla. LUIGI NEGRO. (li Il Dott. Petrocchi - io· un suo curioso tentativo d'interprf,ltazione della teoria. della miseria crescente - mi regala leggermente l'idea di voler rentlere, pc,· cecità, oolontctrici, eterna. Ja questione dell'aumento più o menq p,·oporziouale del salario di fronte al profitto (Critica Sor;ialc - anno 1902. pag. 42/. Alla sua rvatailu affermay,ione serva <li risposta questo mio studio. Inoltre, al Dott. P~trocchi che a questo qt1estione economica non vuole dare importanza al0cuna, ricorderò semplicemente che la diminu,io:1e del salario prvporzionale non é che una faccia di un import.ante e decisive> f,momeno economico. non é che l'indice del p1·ogressivo accentramP,nto deUa forza lavoro e, delle industrie e quindi delle traslèmnazioui sociali che sole possouo sviluppare la organizzazione del proletariato e la sua elevazione in•ellettuale, e far matural"O le condizioni soci-1.liche realizzeranuo l'ideale socialista. Del resto lo stu,lio petroccbiano, se ontiene qualche osservazione acuta, in sostanza nou è cl1e una curiosa mistura di marxismo, di edonismo e di metafisica: perché, non fa nascere lo squilibrio sociale e il malcontento dalla crescente dipendenza economica del proletariato e dalla sempre più disuguale ripartizione dei prodotti del lavoro, né dalla condizione sem{lre più incerta dei proletari (riserva inrlustriale votata alla disoccupazione od alla miseria), ma fa nascere lo sc1uilibrio sociale ed il malcontento dal fatto • che il regilll,e capitalistico non c.-,tingae clil'ettwncnlc e sujJkiGn/enwnt,: col ,;cilario i dolori eletta cla,ssc la0010atricc •· Ma lo squilib,·io tra salari e bisogni, il malcontento sociale; non si verifica,·ono forse auche in altri regimi, quello feudale, ad esempio 1 O perché la bot·ghesia ne confisc6 la successione, invece ciel proletariato~ Siamo quindi di fronte semplicemente a,l una nuova incaruazione del socialismo volgare ed utopistico, ed il partito socialista perderebbe del suo valore scientif,co e positivo, allorcM si lasciasse traijcinare sopra una via cosi falsa e sdrucciolevole, in urto completo colla concezione realistica che ne forma il vero metodo, la vera bussola orientatrice. (2) Per mezzo" del Soldi, infatti, non si tenta forse di innestare la metafisica dei lil,ero -scambisti ad oltrania nel corpo della concezione. socialista, la quale, pe1· essere orientata fondamentalmente dalla teoria materiawsiica, le è naturalm.ente in sostanza contraria 1 · ARTURO CA. TELANI ~ ANTONIO FRATTI (Note biografiche) SommaI'io: I. L'eterno giovane! - II. Frani·studente - lll. :--l'cl Tirolo - A Mcntana - Dai suoi Ricordi di G-iovi11ezza - IV. Aurelio Saffi e Antonio Fratti - :--i'cll'.Alleanza Repubblicana U11-iversale - V. La campagna dei Vosgi_
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